Ragazzi, io vi parlo (come sempre) della mia esperienza e del mio modo di pensare: a me non piace molto fare cover; anzi, in verità la maggior parte delle volte detesto fare cover. Ci sono però alcuni pezzi (quelli dei Pink Floyd, ad esempio, di cui sono malato) che ADORO suonare anche se scritti da qualcun altro. E mi trasmette sempre e comunque una grande emozione suonare quei pezzi, anche se descrivere queste cose a parole è sempre un po' complicato.
Insomma, per fare un esempio: fare l'intro di Shine on you crazy diamond con suoni abbastanza fedeli (non avrò mai la pretesa di avere suoni uguali agli originali), ricreando un minimo di quell'atmosfera stupenda, ogni volta mi appaga. L'ho suonata centinaia di volte, eppure non smetto mai di emozionarmi suonandola. E la suono identica all'originale, non mi permetterei mai di suonare quell'intro anche con una sola nota diversa.
La morale della favola dopo tutto questo discorso mieloso è: secondo me ci sono cover e cover. Quando comunque un pezzo ti entra così dentro che lo senti "tuo", secondo me anche le cover hanno senso di esistere, e anche quelle fatte "letteralmente".
Spero di essere riuscito a spiegare il mio contorto punto di vista
