Synthonia • Filtri e/o Operazionali su WORKSTATION KORG
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Re: Filtri e/o Operazionali su WORKSTATION KORG

PostPosted: Tue Oct 27, 2009 2:45 pm
by gattobus
Sion Aries wrote:Tornando all'operazionale, ma fisicamente cosa è? un componente prodotto da aziende TERZE?


Di solito i componenti hardware come le main board o i convertitori e gli operazionali sono progettati e costruiti direttamente dalle case madri, magari utilizzando componenti (processori e integrati) di terze parti.

Non vorrei togliere "la magia" e "il mistero" di ciò che è contenuto dentro i nostri amati strumenti, ma se ci pensiamo bene, tutto il motore di sintesi (oscillatori, filtri, inviluppi e compagnia bella) non è altro che un programma che gira dentro un hardware dedicato, ovvero una specie di computer.
Il suono viene generato da una serie di calcoli numerici e da algoritmi complessi il cui risultato viene convertito in suono solo alla fine del processo attraverso i convertitori DA.
La generazione sonora si basa su campioni PCM ed i PCM non sono altro che campioni già convertiti in formato digitale e quindi nient'altro che una serie di numeri...

Un po' come se i nostri synth non fossero altro che delle complesse calcolatrici giganti i cui risultati vengono alla fine convertiti in suono... (detto così è veramente triste...)

Allora cosa distingue la tastiera vera da un VST?
Allora perchè questo rincoglionito di Gattobus sostiene sempre che le tastiere vere suonano meglio dei VST se poi le tastiere sono in pratica come dei PC?!?

La risposta è: hardware dedicato

Ovvero processori e board progettati specificatamente per eseguire determinati calcoli e convertitori ed operazionali studiati ed ottimizzati ad hoc per far uscire al meglio il suono.

Potrà sembrare semplice ma la differenza è tutta qui.

Un convertitore (con relativo operazionale) di una tastiera, ottimizzato e tarato per far uscire determinati timbri, produrrà un suono migliore (più colorato, dinamico e caldo) di qualsiasi scheda audio professionale per PC pensata per riprodurre un audio fedele, lineare e perfetto.

Ripeto, il segreto è: hardware dedicato, al fine di produrre un risultato ottimale per il suono che si vuole raggiungere...

Scusate il tono un po' alla Marzullo, ma è difficile trattare un argomento così delicato e complesso cercando di usare parole semplici...

Re: Filtri e/o Operazionali su WORKSTATION KORG

PostPosted: Tue Oct 27, 2009 3:02 pm
by Support Synthonia
Mi sà che ho capito : Yahooo :

O meglio, avevo già le idee chiare sul discorso Hardware digitale ecc ecc, il punto è stato capire se quello che fà la differenza è in sostanza un aspetto che dipende da determinate "decisioni aziendali" o semplicemente è frutto del caso.

da quello che ci dice Gianni, direi che di casuale ci stà davvero poco :) : Chessygrin :

Re: Filtri e/o Operazionali su WORKSTATION KORG

PostPosted: Tue Oct 27, 2009 3:16 pm
by gattobus
Sion Aries wrote:Mi sà che ho capito : Yahooo :

O meglio, avevo già le idee chiare sul discorso Hardware digitale ecc ecc, il punto è stato capire se quello che fà la differenza è in sostanza un aspetto che dipende da determinate "decisioni aziendali" o semplicemente è frutto del caso.

da quello che ci dice Gianni, direi che di casuale ci stà davvero poco :) : Chessygrin :


Se ci pensi bene, come fai sennò a riconoscere un timbro dal suono Roland da uno dal suono Korg o Yamaha, ecc...
La differenza di "carattere" non è solo data dai campioni, ma dal tipo di software e di hardware utilizzato per produrre un suono... se fosse tutto casuale non esisterebbe il "carattere" dello strumento...

E' vero poi che possono venire a crearsi delle alchimie sonore particolari (dovute ad una concomitanza di fattori) che caratterizzano alcuni strumenti in particolare (tipo Trinity) e che ne determinano un enorme successo commerciale ed una grande longevità...

Re: Show Strumenti Musicali e Michele Paciulli!

PostPosted: Tue Oct 27, 2009 3:38 pm
by mooger
gattobus wrote:Permettetemi di intervenire per fare un po' di chiarezza su questo discorso del "filtro" della Trinity.

Non è un filtro come intendiamo di solito...
Per correttezza andrebbe chiamato con il nome tecnico "amplificatore operazionale".

Praticamente, detto in termini semplici, è la parte finale del convertitore Digitale/Analogico del synth, che porta il segnale a livello di linea e che generalmente viene utilizzato per ottimizzare e "colorare" il suono, al fine di renderlo più caldo e presente.

:

Allora l'operazionale connesso in retroazione con componentistica discreta,che puo' essere un resistore un condensatore o un induttore,costituisce proprio un filtro.Per la precisione si chiamano filtri attivi,a differenza di quelli passivi che in genere sono quelli che conosciamo (configurazioni in serie o parallelo di resistori condensatori e induttori). Visto i costi di un operazionale mi sembra strano che abbiano risparmiato proprio sulla qualita' del suono finale,considerando poi che il triton all'epoca era l'ammiraglia di casa korg.

Re: Filtri e/o Operazionali su WORKSTATION KORG

PostPosted: Tue Oct 27, 2009 4:16 pm
by gattobus
Esatto, bravo Mooger.

Sai, per quanto riguarda i costi, bisognerebbe rapportare tutto su grande scala...
Un costo piccolo si può ripercuotere notevolmente se moltiplicato per centinaia di migliaia di pezzi.

Inoltre gli operazionali si trovano a stretto contatto con i convertitori DA, e magari il circuito integrato che li comprendeva aveva un costo maggiore...
...ma questo noi comuni mortali non potremo mai saperlo.

Rimane il fatto che sulla Trinity hanno utilizzato diversi covertitori e diversi operazionali, qualunque sia il motivo... (costi? errore di progettazione?, svista?...).

Il risultato è sotto gli orecchi di tutti...

Re: Show Strumenti Musicali e Michele Paciulli!

PostPosted: Tue Oct 27, 2009 4:21 pm
by Support Synthonia
mooger wrote:
gattobus wrote:Permettetemi di intervenire per fare un po' di chiarezza su questo discorso del "filtro" della Trinity.

Non è un filtro come intendiamo di solito...
Per correttezza andrebbe chiamato con il nome tecnico "amplificatore operazionale".

Praticamente, detto in termini semplici, è la parte finale del convertitore Digitale/Analogico del synth, che porta il segnale a livello di linea e che generalmente viene utilizzato per ottimizzare e "colorare" il suono, al fine di renderlo più caldo e presente.

:

Allora l'operazionale connesso in retroazione con componentistica discreta,che puo' essere un resistore un condensatore o un induttore,costituisce proprio un filtro.Per la precisione si chiamano filtri attivi,a differenza di quelli passivi che in genere sono quelli che conosciamo (configurazioni in serie o parallelo di resistori condensatori e induttori). Visto i costi di un operazionale mi sembra strano che abbiano risparmiato proprio sulla qualita' del suono finale,considerando poi che il triton all'epoca era l'ammiraglia di casa korg.



Pensavo anche io che fosse come dici tu, ma se davvero fosse un così semplice componente, tutto quello che è stato non sarebbe accaduto, in sostanza TRITON Classic è un trinity depotenziato dal punto di vista sonoro, con 32 mb di suoni al posto di 24 e con più risorse dedicate ad effetti, sampling e gestione interna della generazione sonora.

Penso che invece sia come dice Gattobus, si tratta di quacosa di più ampio e di più di un singolo componente.
Magari è ci stà anche questo "filtro", ma non è quello soltanto che ha fatto alzare i costi e quindi decidere di optare per qualcosa di più semplice e meno costoso.

Re: Show Strumenti Musicali e Michele Paciulli!

PostPosted: Tue Oct 27, 2009 4:41 pm
by dladio
mooger wrote:Visto i costi di un operazionale mi sembra strano che abbiano risparmiato proprio sulla qualita' del suono finale,considerando poi che il triton all'epoca era l'ammiraglia di casa korg.


il maestro disse: se non facevamo 64note di polifonia ci facevano fuori dal mercato : Wink :

Re: Show Strumenti Musicali e Michele Paciulli!

PostPosted: Tue Oct 27, 2009 5:01 pm
by Support Synthonia
Dladio wrote:
mooger wrote:Visto i costi di un operazionale mi sembra strano che abbiano risparmiato proprio sulla qualita' del suono finale,considerando poi che il triton all'epoca era l'ammiraglia di casa korg.


il maestro disse: se non facevamo 64note di polifonia ci facevano fuori dal mercato : Wink :

Conderando che la maggior parte dei tastieristi usa seq e fà delle WS un uso del tutto simile a quello che si fà con una DAW o una console audio, penso che sia un ragionamento che non fà na piega..

Noi cultori del suono ovviamente avremmo preferito altro, però diciamo che M3 e M50 sono tornate a livelli alti da quel punto di vista.