Paolino Manetti wrote:Concordo sul discorso suono, ma non mi preoccupo di codesto
Nemmeno io, è che mi sono trovato un paio di volte a dire: questo pad in sintesi vettoriale, con altri campioni e/o altri filtri, sarebbe persino migliore. Il modo di ovviare c'è: prendo l'uscita di un altro generatore - non so: qualcosa di golosamente analogico? - e sfrutto gli ingressi.
più che altro andrebbe messo su un tutorial per spiegare a tutti come funziona
Chissà che non ci sia modo di imbastire qualcosa, al Sacher
tipo le wavesequenze, a parte girare il minijoystick, cosa sono??
Una sequenza di forme d'onda... letteralmente. Il generatore, opportunamente triggerato (= pressione del tasto), quale sorgente del timbro legge una prima forma d'onda, poi una seconda, poi una terza, ecc. ecc. ecc. Quali forme d'onda vengano lette, e con quali tempi, dipende da come si è programma la wavesequence. Di fatto si possono ottenere risultati piuttosto vari: dalla sfumatura più o meno marcata all'effetto sonoro, passando per dei veri e propri disegni ritmici.
volte il Sounddiver mi avvertiva della modifica di una o più wavesequenze, perchè?
Perché l'operatività della macchina è un po' più complessa dello standard. Abbiamo wavesequences, patches e perfomances distribuite su 1+3 banchi. Ipotizziamo di creare una performance sul banco 4, attingendo a una patches del banco 3, ad un'altra del banco 1, a una wavesequences del banco 2: fila tutto liscio, finché non ti viene in mente di caricare per intero un nuovo banco trovato in rete...
Ciao!
Jacopo