snow87 wrote:grazie a tutti per le risposte.
sion cosa intendi precisamente? di farmi dei program x ciascun oscillatore e modificarli in una combi?
Credo intendesse dire di partire da un preset che si avvicina a quello che vuoi ottenere, e da lì intervenire con piccole modifiche dove necessario.
per il campionatore direi che ci penso su a questo punto.non sono molto pratico...come viene collegato poi alla tastiera per poter suonare i campioni salvati?
grazie ancora
Un campionatore a rack è né più né meno che un expander, cioé un generatore sonoro che viene collegato ad una tastiera "master" (nel tuo caso Triton Le) via MIDI: parliamo letteralmente di 1 cavo. A differenza però di un generatore "standard", tipicamente "chiuso", un campionatore è un generatore "aperto", perché suona sulla base dei timbri che gli dai in pasto.
Svantaggi: un campionatore non è "accendi & suona". E' piuttosto "accendi, carica & suona". Ovvero ha dei tempi operativi superiori a quelli di un generatore chiuso, che si vanno a sommare a un tempo "preparatorio" (per il reperimento dei campioni e la loro preparazione in funzione di QUEL campionatore) altrettanto superiore al solito. Questo vale per i campionatori integrati (come l'espansione per Triton Le) come per quelli indipendenti.
Vantaggi: per definizione il campionatore permette all'utente di assemblarsi una tavolozza sonora estremamente personalizzata e funzionale. Benché sul piatto vadano messi anche gli accessori del caso (in primis memorie esterne, solitamente interfacciate via SCSI: vedi i vari Zip, Jaz, CD-Rom, HD, ecc. ecc.), il costo complessivo difficilmente supera le POCHISSIME centinaia di euro, a fronte di macchine che possono suonare maledettamente bene. Qui la strada dei campionatori integrati e quella dei campionatori indipendenti si separano: la qualità della resa dei primi è inevitabilmente subordinata alla macchina che li ospita.
Ciao!
Jacopo