Synthonia

ciao a tutti i floydiani e complimenti in particolare a Fabio nell'accurata ricerca dei suoni originali dei nostri Pink.
Vorrei però farvi una domanda, ovviamente e solo una mia e personale considerazione quindi spero che nessuno ci rimanga male. Io possiedo una Mox6
voi direte "capirai", lo sò ma mi posso permettere attualmente questa ed è da circa 1 anno che io insieme ad altri 3 miei musicisti che stiamo lavorando per mettere su una cover band floydiana, non vi posso dire le fatiche (ovviamente lo sapete già ) per trovare i suoni con i loro effetti avendo solo una tastiera ed essendo l'unico tastierista. Ad un certo punto mi sono chiesto ma io sono un musicista ed ho studiato musica quindi tutto ciò che riguarda l'armonia ecc. e capisco che una cover deve essere una cover, ma allora la mia vena artistica dove và a finire se debbo copiare tutto ( parlando dei suoni) se poi non posso arrangiarli secondo i miei gusti? Ed è così che sto facendo e mi sono accorto che il risultato almeno per me e buono. Certo capisco che per i Floydiani questa mia scelta non sarà gradita, ma allora mi chiedo dove và a finire l'artista che ci può essere in ognuno di noi se poi dobbiamo copiare? Premetto che la musica dei Pink Floyd e degli anni '70 fà parte della mia generazione quindi la conosco molto bene. Grazie anticipatamente a tutti e sempre complimenti

Beh, il discorso è un po complesso.
Se si mette insieme una tribute è obbligatorio "copiare". A chi va ad ascoltare una tribute non interessa nulla della preparazione musicale, dell'inventiva etc. etc. Vuole solo ed unicamente ascoltare la riproduzione, il più fedele possibile, dei brani dei propri beniamini.
Non a caso esistono tribute (Queen, Vasco Rossi, Kiss, etc. etc.) i cui musicisti copiano gli artisti anche negli atteggiamenti, nell'abbigliamento. Perchè chi va ad ascoltarli vuole questo.
Ci sono poi, come te ed il tuo gruppo, persone che decidono di rivisitare, riarrangare pezzi di artisti e gruppi famosi. E' un bel lavoro e può portare anche a bei risultati. A Roma ci sono, ad esempio, gli "acoustic floyd" che rifanno il repertorio dei Pink Flosc completamente in acustico, e riscuotono un buon successo.
Coverizzare i brani di un gruppo, come dicevo, può portare a bei risultati, ma spesso e volentieri i fan del gruppo originale dirà: "Si .. beh .. carini ... bravi, ahò .... che arrangiamenti ... ma i pezzi originali sono tutta un'altra cosa".
Questo quando ti va bene.

Boh, sarà come dici tu però rimango del parere che un artista ( in questo caso un musicista) deve metterci del suo, non dico che deve riarmonizzare il brano ma deve trasmettere la suo saper fare trasmettendo il suo messaggio e non copiare tutto, e dico questo propio perchè in passato mi è capitato di andare a vedere cover band che facevano le stesse identiche cose. Be bravissimi nulla da dire, ma mi aspettavo qualcosa di personale, ed invece niente, erano spiccicati, e da li ho maturato questa idea che può piacere o no

Beh, per definizione la tribute band cerca di assomigliare all'originale e tutto il suo impegno sta proprio nell'imitarlo quanto più possibile.
Quindi la scelta di creare una tribute band è a senso unico: o imiti alla perfezione (o quasi) oppure fai ed ottieni un prodotto diverso che è la cover.
La cover infatti è una riproduzione più o meno fedele dei brani altrui, possibilmente famosi, che vengono riarrangiati (quindi modificate le strumentazioni) ed eventualmente riarmonizzati con sostituzione di accordi.
Il fatto poi che tu conosca bene la musica non farà altro che semplificarti il lavoro e ti permetterà di restituire delle cover con quell'apporto creativo che intendi inserire.

Relativamente alle timbriche usate dai PF, queste al 99% provengono da sintetizzatori Kurzweil opportunamente programmati. Certo, anch'io con una fatica infernale ero riuscito ad ottenere con una Wavestation A/D le timbriche per Time e Shine on You Crazy Diamond, ma poi ho lasciato perdere per l'eccessivo impegno richiesto (e per il fatto che la mia band di allora aveva cambiato repertorio )

A parer mio se ti senti limitato nella tua vena artistica, sviluppa si il tuo progetto riguardo la cover band, però tieni presente che lo puoi fare in due modi:
1) Ripetere (copiare) tutto identicamente. (e sarebbe comunque impossibile anche se potresti arrivare ad avvicinarti tanto)
2) Affronta i brandi impersonandoli in ciò che sei tu, rivisitali, modifica qualcosa come meglio rispecchia il tuo stile, sempre rispettando le "regole, non-regole" del rock psichedelico dei Pink Floyd.
Io la vedo così

wave wrote:Relativamente alle timbriche usate dai PF, queste al 99% provengono da sintetizzatori Kurzweil opportunamente programmati. Certo, anch'io con una fatica infernale ero riuscito ad ottenere con una Wavestation A/D le timbriche per Time e Shine on You Crazy Diamond, ma poi ho lasciato perdere per l'eccessivo impegno richiesto (e per il fatto che la mia band di allora aveva cambiato repertorio )

Mi permetto di dissentire nella maniera più assoluta :)

La Kurzweil è stata usata in A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell, poi l'ha utilizzata dal vivo perché era l'unica tastiera che, all'epoca, gli permetteva di sostituire gran parte del setup analogico con un'unica macchina (per quanto riguarda i piani, piani elettrici, synth pad, synth lead)... Ma dire che i suoni dei Pink Floyd siano al 99% provenienti da Kurz non è proprio vero, anche perché ha usato il Kurzweil K250 dal 1987, prima non esisteva...

Per quanto riguarda l'argomento del topic invece, mi sento di consigliare a Massimo di suonare ciò che più ti piace, nel modo in cui ti piace! Te lo dice un altro tastierista di una tribute dei Pink Floyd che cerca di fare tutto con una sola tastiera, Korg m50, con l'intento di replicare, fin dove la macchina riesce a spingersi, le timbriche dei PF

Mi avete chiamato?
Io cerco, nel limite dei miei strumenti, di imitarli al 100%.

Non sono per le vie di mezzo in questi casi, o si fanno cercando di ottenere la perfezione o si cerca di cambiarli proprio, vedi il progetto acustico di cui si è parlato. In modo tale che la gente o ti ami o ti odi, il resto potrebbe essere interpretato come mediocrità.
Il problema dei pink floyd è che il timbro, la sperimentazione e gli arrangiamenti erano forse il 70%, se non di più, del loro successo. Shine on y c d senza il pad e il lead, non è shine!
Ho conosciuto un gruppo, anche molto bravo, che sosteneva che non dovevano ricopiare i DT ma dovevano fare le loro cover personalizzate...non esiste!!
Cambiare i timbri dei PF è come cambiare il testo delle canzoni di de andrè...
Parere del tutto personale, ci mancherebbe..

fabio wrote:Cambiare i timbri dei PF è come cambiare il testo delle canzoni di de andrè...
Parere del tutto personale, ci mancherebbe..

Cuoricini a profusione

Suono pure io in una cover band dei pink floyd e sono di quest'idea: fare un tributo puro ai pink floyd è la cosa meno pinkfloydiana che esista. Suonare i pink floyd, per quanto mi riguarda, è analizzare i loro brani e poi insieme al gruppo trovare un modo per farli propri, senza stravolgerli ma non togliendo del tutto lo spazio alla reinterpretazione. Certo, alcuni suoni troppo famosi devono essere fatti così, cercando di trovare un suono simile... shine on you crazy diamond non sarebbe la stessa canzone senza quell'intro con quei suoni!Questo è il mio modesto e personale punto di vista...