Mi ricordo che qualche anno fa fu aperto un topic simile circa i conservatori e si era creata una discussione abbastanza accesa a riguardo, che a questo punto vorrei riproporre tenendo conto della nuova realtà che abbiamo di fronte.
Il conservatorio italiano, come avete giustamente scritto, è ora basato sui trienni di laurea dopo i quali si ha la possibilità di accedere ai bienni per conseguire la cosiddetta "laurea specialistica". Di trienni ne esistono un'enormità!!!! Quelli pappabili in ambito tastieristico e pianistico sono:
Clavicembalo e tastiere antiche
Maestro collaboratore
Organo e composizione organistica
Organo a indirizzo liturgico
Pianoforte
Pianoforte Jazz
Tastiere Elettroniche Jazz
Musica Elettronica
Musica Elettronica Applicata.
Potete trovare informazioni su ognuno dei corsi sopracitati nei siti dei vari conservatori....Vi posto il P.O.F. del conservatorio di bologna in cui ci sono tutti:
http://www.conservatorio-bologna.com/context.jsp?ID_LINK=86&area=7Per quanto riguarda il corso di musica pop al conservatorio di Parma non sono informato, ma vorrei proprio vedere il programma.
A livello di programmi sulla carta le offerte non sono malvagie, ma c'è un "però"!!! Come diceva il buon Leo molti di questi conservatori effettuano esami d'ammissione "discutibili" soprattutto per quanto riguarda le classi di Jazz e tutto ciò di inerente alla musica moderna. Insomma gli esami sono facili, infatti gli ammessi il più delle volte sono strumentisti tecnicamente non ben preparati, diciamo che non ammettono degli incompetenti (questo è ovvio) però per non rischiare di far saltare una classe e quindi un corso vengono ammessi pianisti sicuramente non preparati come un pianista diplomato o prossimo al diploma medio di pianoforte (VIII anno).
Ora non posso approfondire ulteriormente la questione perchè non sono più aggiornato in tempo reale sulle dinamiche del conservatorio, ma posso dire che sicuramente non sono corsi campati per aria e perciò sono validi. Sicuramente fa incazzare il fatto che tra i laureati ci siano grosse differenze a livello di preparazione tecnica, di conoscenza dello strumento e quindi di capacità espressiva!!!! Per lo meno la preparazione a livello armonico e quindi di conoscenza degli stili jazzistici e dell'improvvisazione è richiesta a tutti ed allo stesso livello.
Chiaramente per avvicinarsi ad un fraseggio di alto livello jazzistico come può essere quello di O. Peterson, K. Jarret, C. Corea, T. Monk, McCoy Tyner...etc...serve anche un'eccelsa preparazione tecnica!!! Voglio sottolineare il fatto che non sto dicendo che per studiare jazz serva studiare prima tutto l'ambito classico approfonditamente, ergo, non serve saper interpretare alla perfezione chissà quale concerto per pianoforte dell'800 o una sonata di Beethoven ed altre mille mila composizioni classiche!!! Bisogna avere un bagaglio tecnico adeguato... tutto qua. Il metodo più consueto è quello di prepararsi tecnicamente studiando classica, ma vanno bene tutti!!! L'importante, almeno per quanto mi riguarda, è sapere come mettere le mani sullo strumento senza paura di farlo, essere sicuri tecnicamente in modo tale che l'improvvisazione e quindi il fraseggio jazzistico siano le uniche cose di cui un pianista debba veramente preoccuparsi di sviluppare durante il triennio.
Per quanto riguarda le accademie private esiste davvero di tutto....passiamo dal pop, al metal come dal funk al jazz....La cosa più importante secondo me è e rimarrà sempre solo l'insegnante!!!! Un buon insegnante può cambiarti la visione della musica e l'approccio che hai allo studio, ergo il modo di suonare.
Per quanto riguarda il riconoscimento di diploma di laurea nelle accademie private molte si rifanno allo standard europeo, il cosiddetto BA "Bachelor of Arts": qua trovi tutto spiegato
http://www.ma2000.it/index.php?option=com_content&view=article&id=123&lang=it e ancora
http://www.centroprofessionemusica.it/chi-siamo/faq.phpL'unica cosa su cui mi sento di dissentire da quanto detto finora è il fatto che studiare pop music non serva a nulla. Approfondire lo studio di un genere è una pratica complessa in ogni caso, perchè qualunque stile musicale ha delle caratteristiche specifiche che ogni musicista deve conoscere e saper quindi gestire per far risaltare al meglio le sue capacità di interpretazione stilistica. (ovviamente si parla anche dello studio dei timbri, che inficia in modo considerevole sull'analisi di un genere, basti pensare come suona una 4a Perf. su un piano a differenza di un clavi!!! Non suonereste mai su un piano come su un clavi, quindi perchè non può esistere un corso per imparare a gestire queste piccole ma enormi differenze?)
Leonardo wrote:Già che si chiama LAUREA in POP music fa ridere ahah
Cosa ti insegnano a fare? la "canzone del sole"??
é solo un modo per fare soldi e prendere iscrizioni. (dato che chiuderanno i conservatori con meno iscrizioni, si inventano di tutto pur di prendere iscrizioni quindi 1200 euro a allievo!!). Già la denominazione "popular" ovvero popolare presuppone che è musica per tutti, quindi non colta, non studiabile...
Ora non conosco il corso in questione..e non voglio quindi parlare di quello, ma piuttosto del concetto alla base del tuo discorso.....Io nella popular music ci vedo ben altro che la "canzone del sole", ci sono artisti di fama internazionale di cui puoi fare uno studio approfondito e molto complesso. Basti pensare allo stile di Stewie Wonder, Elton John, Bruce Hornsby, Dave Grusin, Keith Emerson, Rick Wakeman, il nostro amico pelatone JR o alle correnti che hanno caratterizzato il pop negli anni 70/80/90 il funk di Motown, l'acid jazz, il rock, la beat generation (studiare gli arrangiamenti orchestrali di G. Martin sui pezzi dei beatles è tutt'altro che banale), il rock'n'roll, l'R'n'B!!! E ce ne sono molti altri degni di nota!! Il pop non è fare 4 accordi e basta... gli arrangiamenti, la gestione dei voicing, delle dinamiche, del groove, della timbrica...etc... sono tutti punti fondamentali che distinguono il musicista pop dal chitarrista da spiaggia!!!!! perchè non ci dev'essere uno studio dedicato a questa parte della musica?