Synthonia

Ragazzi ho visto che è stato aperto già un topic al riguardo però non avendo riscosso molto successo (neanche una risposta) ho deciso di aprirne un altro per presentare una questione simile ma non identica.
Come alcuni di voi sapranno io suono la chitarra principalmente e da poco ho cominciato con le tastiere. Il punto è che la chitarra da "soddisfazioni" molto più immediate se vogliamo, nel senso che con poche basi teorico-pratiche si può già cominciare a suonicchiare qualcosina mentre per il piano (e più in generale per le tastiere) non mi pare sia proprio così. Oramai suono da 5 settimane e a parte le classiche composizioni iniziali (Inno alla gioia, Morning e qualche celeberrimo riffetto come quello di Impressioni di Settembre) e gli esercizi più orecchiabili del Beyer non faccio tantissimo di stimolante. Certo, l'improvvisazione è una costante ma essendo le basi teoriche scarse si ricade sempre sulle stesse cose all'incirca. Inoltre mi pare di capire che, a differenza della chitarra, gli accordi si imparano più in là (a parte qualche bicordo delle succitate composizioni - almeno delle versioni che ho visionato - e quelli che mi ricavo dalla mia base teorica musicale che ho dalla chitarra ma che diventa anche difficile "applicare" in un'improvvisazione) il che a mio avviso rende ancora più scomodo scrivere qualcosa di proprio.
Vorrei quindi sapere se c'è qualche bella canzone che sia abbastanza facile da imparare e che contenga anche elementi spendibili nel momento in cui si ha voglia di creare qualcosa. Il genere è indifferente: Jazz (anche se la vedo dura), Blues, Rock, e anche più in là.
Scusate il papiro, ringrazio in anticipo tutte le anime pie che si cimenteranno nella lettura e mi daranno una mano!!

prova con i primi bee gees (periodo 67 - 72...) semplici ed istruttivi...

Uno dei primi ricordi di canzoni che imparai è imagine di john Lennon seguita a breve da believe dei miei amati savatage...entrambe canzoni con classici accordi semplici,con giusto qualche variante con accordi di settima e poco altro e senza parti basse su terze,quinte,settime et simili a....

dusk wrote:prova con i primi bee gees (periodo 67 - 72...) semplici ed istruttivi...

Grazie della risposta!! Non li conoscevo, li vado subito a sentire! Ne approfitto per chiedere: c'è un sito particolare dove trovare gli spartiti? (parlo in generale)

kla1666 wrote:Uno dei primi ricordi di canzoni che imparai è imagine di john Lennon seguita a breve da believe dei miei amati savatage...entrambe canzoni con classici accordi semplici,con giusto qualche variante con accordi di settima e poco altro e senza parti basse su terze,quinte,settime et simili a....

Grazie mille dei consigli!! Faccio la stessa domanda anche a te: quando ne hai necessità cerchi gli spartiti su qualche sito in particolare?

io in genere sento ad orecchio le parti di accordi con relativi bassi della mano sx mentre per i fraseggi piu' o meno veloci in genere rallento la riproduzione(anche un semplice vlc ha questa funzione per esempio) e trascrivo le parti in modo da averle sott'occhio senza ogni volta sentirle....invece per le parti multitimbriche tendo a trovare dei giusti compromessi riarrangiando se possibili le parti....spartiti mi sono bastati per 8 anni di violino fatti a suo tempo....:P

http://www.scribd.com/doc/2299607/Imagine-John-Lennon

Qui puoi visionare lo spartito di Imagine, che trovo piuttosto didattica, per comprendere alcune meccaniche dell'accompagnamento pianistico in ambito pop e moderno. In generale gli "Scarafaggi" sono un ottimo gruppo da cui partire per sviscerare l'armonia su cui si basa tutto il pop...

Parallelamente, se il Beyer (come è facile) ti annoia, potresti provare a procurarti il Blues Hanon (che ha poco a che fare sia con il blues che con il celebre compendiario di tecnica pianistica, ma in compenso permette di lavorare su una buona indipendenza delle due mani sfruttando un ambito stilistico ed armonico diverso dai classici propedeutici come Beyer ed affini).

Per quanto riguarda gli accordi...ptoresti iniziare con il ricavare le triadi maggiori, minori e diminuite in tutte le tonalità e in tutti i rivolti, o applicando lo sviluppo armonico ai gradi della scala (se si è neofiti di armonia possono sembrare cose difficili, ma in realtà nella pratica è semplicemente un lavorino di pazienza)...perchè alla fine più accordi e legami armonici si conosce, più si è liberi e sicuri nello strutturare dei brani o comporne di nuovi. Se hai domande specifiche chiedi pure!