Re: IL BLUES: tonalità, scale, tecniche

TheGreyMaster wrote:Eheh la mia era una battuta naturalmnete, però in effetti anche i grandi professionisti hanno cose che non riescono a fare in maniera naturale...e l' attitudine al blues a Rudess manca completamente nel DNA probabilmente!Resta il fatto che è comunque uno dei personaggi più versatili che girino oggi giorno con le tastiere.
vero...
mi piacerebbe che avesse un paio d'anni per programmarsi un po' di suoni per conto suo.. ha inventato un lead formidabile e saprebbe farlo ancora

altro che WHAAAAWHAAA
che poi in un'intervista di Keyboard Magazine, a un certo punto tira fuori un arpeggio al piano che mi stavo mettendo a piangere e poi dice "questo a mike non piacerebbe", e cambia l'ultimo accordo splendido col solito accordo "dream theater"...
poi dicono che non mi devo incazzare coi DT...
che poi il blues non e' per lui.. è l'ultimo dei problemi, non è che uno deve per forza saper far tutto...