gilles wrote:NON passate le tastiere in mixer che non siano makie o cose costose. NON behringher vi prego. lì si che cambia il suono.
Gilles, nessuna saccenza da parte mia, ma... posso dissentire? Utilizzo il DDX3216 di Behringer da qualche tempo, ormai... e zero problemi.
poi in studio si ripassa tutto nel banco...nei pre e negli ampli ( se volete o se il fonico vuole).è lì che si farà il vero suono di tastiera
Ecco, questo mi sfugge. Voglio dire: se assumiamo che il banco e/o l'outboard dello studio concorrono al suono delle tastiere, perché presentarsi con il file audio delle nostre parti registrato a casa, piuttosto che con il MIDI? Con l'audio ci troviamo nella condizione di dover fare i conti con: A) la qualità delle nostre registrazioni (il che chiama in causa la nostra attrezzatura, la nostra competenza, ecc.) e B) un altro giro sulla giostra della conversione (a casa: A/D. in studio: D/A e di nuovo A/D). Con il MIDI pronto da importare nella DAW dello studio (e al seguito il nostro generatore hardware di turno) questi due possibili problemi si azzerano, senza che sul piano del tempo si vada incontro a un bagno di sangue.
Tutto ciò, ovviamente, solo se si parla di hardware.
ricordate una cosa...soprattutto in ambito studio: meno le tastiere si "muovono" meglio è.
Condivido l'invito alla semplicità, almeno in partenza... e personalmente trovo che questo sia una ragione in più per portarsi in studio MIDI + generatore: se proprio necessario si potrà mettere mano alla propria patch, piuttosto che caricare un virtual instrument su cui non si sono mai messe le mani.
oh...se avete soldi..fate pure....ma studi normali...a 200/300 euro al giorno....in cui ci mettete un paio di giorni a registrare...bhè..son soldi risparmiati.
Ma perché due giorni? Per carità: magari parliamo di un album bello ricco, in termini di tracce e di parti di tastiera... ma così su due piedi escluderei il doversi accampare in studio, con tutto ciò che - sigh - questo comporta sul piano economico. Ricordo quando registrai un EP in studio, a Bologna, qualche anno fa: una manciata di pezzi, due/tre parti a pezzo, file MIDI e tre generatori al seguito... questione di un mezzo pomeriggio.
io ad esempio dovrei vendere la casa se dovessi fare in studio ciò che sto facendo a casa.
Che economicamente lo studio sia spesso insostenibile è vero. Io per primo tendo a muovermi perlopiù fra le mura domestiche, non fosse altro per abitudine generazionale. Questo però non mi fa escludere a priori il ricorso allo studio, che in determinate situazioni ha un senso, un'opportunità... e purtroppo un costo.
Bella discussione!
Ciao!
Jacopo