Daniele wrote:Ma tutta sta roba l'hai imparata ON THE ROAD?
O hai studiato di tuo in modo approfondito?
E' da quando avevo 7 anni che frequento ambienti musicali...
Inoltre tieni anche conto che è da 10 anni che lavoro nel settore e sono
tutti i giorni a contatto con synth, tastiere ed effetti di ogni genere...
Non avrei potuto fare un lavoro del genere (e soprattutto per un periodo così lungo) se non avessi avuto tanta passione per gli strumenti musicali.
All'inizio è stata dura ed ho imparato principalmente leggendo manuali, ascoltando professionisti, colleghi, clienti e cercando di mettere tutto in pratica con le cose che avevo a disposizione.
Comunque il requisito fondamentale per diventare bravi è la curiosità, la passione per lo strumento e l'amore per la musica.
Daniele wrote:Differenza dal voceder del V-synth e quello del Vp550?
Il Vp550 della ROLAND ha molto altro che non è proprio di un vocoder?
La caratteristica che accomuna entrambe e che li rende "speciali" è il Variphrase™.
Il suono di base (carrier) viene trattato utilizzando questa tecnologia che permette di rendere indipendenti il pitch dal tempo di riproduzione. Puoi "vocoderizzare" qualsiasi campione suonandolo in tempo reale con cambiamenti di pitch (con tempo inalterato) gestiti istantaneamente dai tasti dello strumento.
Nel VP-550 hai dei preset con vari tipi di cori preimpostati e praticamente non puoi modificare nulla, se non i livelli.
Il V-Synth invece è completamente programmabile, può usare suoni campionati, VA, wavetable, e puoi addirittura importare i tuoi campioni.
Probabilmente lo vedrete e lo capirete meglio appena Gilles farà la Demo sul vocoder del V-Synth.