Sion Aries wrote:Fate una prova.
Al prossimo live REGISTRATE CON UNA TELECAMERA la VOSTRA PERFORMACE e prendete l'audio non dal MIXER ma dalla TELECAMERA PROPRIO.
Quello che sentite è GROSSOMODO quello che sente la GENTE.
Se vi piace come si sente la tastiera allora vuol dire che siete a buon punto, ma sono certo che non vi piacerà per nulla.
Se il vostro chitarrista suona con una DUAL RECTIFIER MESA BOOGIE non potrete mai competere con delle cassettine !!!!!!!!!!!!
A casa le cuffie possono anche bastare ma live vi chiedo di non dargliela vinta a sti bastardi

Non sono molto colto in materia di amplificazione ma onestamente questa mi sembra una mezza castroneria...
Facciamo un riassunto: da un lato ci dici di fare attenzione all'amplificazione (cosa tra l'altro che condivido a pieno) di noi poveri tastieristi... dall'altro ci dici che l'effetto stereo ti sembra un po una fesseria (???!!!)... e dall'altro ancora ci dici che quello che viene fuori da una registrazione fatta con un microfono penoso di una videocamera qualsiasi approssima quello che sente l'orecchio umano (????!!!###***)...
Io credo che si stia sottovalutando quello che più servirebbe: L'ORECCHIO!!!!
Provo a sottoporre alcune esigenze degli albori della musica d'insieme: le orchestre classiche... e non storcete il naso, non ci fossero stati loro, non ci saremmo nemmeno noi, soprattutto noi poveri tastieristi!
1) fare sentire un suono! non 5 scalmanati che fanno a gara a chi sovrasta l'altro in volume... mi pare un delitto che la frase più intelligente postata all'inizio di questa discussione, che parlava di suono del gruppo, sia stata così sottovalutata... se si è in 5 a suonare il pubblico che va via contento (e che ovviamente si spera ci capisca qualcosa) è quello che sente il 6° suono, quello del gruppo... se vorreste andare a sentire un'orchestra per vedere il terzo violino della seconda fila vi prego di non comperare il biglietto!
2) l'effetto stereo è quanto di più naturale esista... abbiamo due padiglioni auricolari... il "trucco-non trucco" è ovviamente non fare la solita cavolata del mettere a destra i bassi e asinistra gli acuti... se si regola bene il suono di tutto il gruppo allora c'è la possibilità che anche il pubblico riesca ad usare tutte due i padiglioni... ma spesso ci dimentichiamo che amplificare una situazione di palco significa dare più volume a quello che già in natura accadrebbe... se voglio riprodurre su tutte le casse lo stesso suono, come se avessi una cuffia, allora metterei su un CD... temo che tutti noi abbiamo bisogno di una full immersion di suoni senza corrente elettrica, poi se ne riparlerà...
3) l'orecchio è in grado di accordare un pianoforte (e spero abbiate prima o poi l'esperienza di vedere un accordatore serio all'opera, così da capire quanto infinitesimale è la sensibilità di questo sconosciuto organo) e qui si va a scrivere che ha la percezione di un microfono di una videocamera digitale unito alle casse di un Pc???????? Beh... se la pensiamo tutti così non stupiamoci poi del fatto che quello figo nel gruppo sia il chitarrista che spara a manetta il prorpio amplificatore...
Condivido l'idea di fare arrivare al pubblico quello che si è tanto studiato e sudato a casa... ma stiamo attenti a quello che diciamo e soprattutto non semplifichiamo tutto ad una mera questione di amplificazione.
Pensate a chi studia a casa su un pianoforte verticale in mansarda, per poi suonare in un teatro con uno Stanway & Sons gran coda... meditate gente, meditate...