Leon@rdo, sei ancora in cerca di una soluzione?
Scusate se rispondo così tardi, non avevo notato il topic.
Vi espongo il mio punto di vista...
Secondo me non è accettabile costringere un batterista a suonare ciò che non vuole o ciò a cui non è abituato: il ritorno (e il suono) di una batteria elettronica è completamente differente da quello di un'acustica, quindi se si è abituati alle vere pelli e i veri piatti la performance e il benessere del musicista rischiano di cambiare del tutto, specie se il genere da suonare è complesso come il prog o il jazz. Quindi scarterei questa possibilità. Sono d'accordo sul fatto che ci si deve adattare alle esigenze del gruppo, ma non se questo comporta un disagio - e in questo caso il disagio può essere considerevole - durante le prove... ne va della qualità dell'esecuzione.
Gli Hot Rod... avete mai sentito dal vivo il suono di un rullante con gli Hot Rod?

Non è vero che i pads di plastica morbida non modificano il ritorno... Per le esperienze che ho avuto, lo cambiano di parecchio.
Le sordine attutiscono un po' la violenza della sonorità e rendono il suono più ovattato e meno tagliente... però, in fatto di volume, è un cambiamento molto leggero.
Riguardo l'utilizzo delle cuffie da cantiere... la vedo una soluzione scomoda, a me danno fastidio pure le cuffie normali quando suono la batteria elettronica... per suonare devo essere libero. Poi vabbè, questo elemento è molto personale.
Non sono d'accordo con Gilles, secondo cui la soluzione dei pannelli è costosa. E' costosa se si cerca l'elevata qualità del materiale, ma si può optare per tre strati di pannelli di plexiglass... il costo non è elevatissimo, se consideriamo il prezzo per metro quadro nei comuni centri commerciali dedicati al fai da te.
In conclusione, tre strati di plexiglass intorno alla batteria e un adatto amplificatore di fianco al batterista: basso costo, buon risultato
