Viviamo in un paese nel quale la stragrande maggioranza delle persone manca di senso critico. Strumentalizzare un testo e gettarlo in pasto alla 'morale' è piuttosto semplice: basta leggere SOLO quello che interessa per tirare acqua al proprio mulino, in tutti i settori. Ricordo saggi letterari sul Tasso, scritti da persone che definire critici è un'offesa ai professionisti.
Io non ho parole.
Ho trovato parte del testo.
Aveva gli occhi come un pettirosso
era una donna di undici anni e mezzo
si alzò la gonna per saltare il fosso
aveva addosso un vestitino rosso.
Mentre passava in mezzo a quel giardino
di settant'anni incontrò un bambino
voleva ancora afferrare tutto
e non sapeva cos'é bello e cos'é brutto
e l'afferrò con cattiveria
lei si trovò le gambe in aria
lui che cercava cosa fare
c'era paura e c'era male.
E il male lo afferrò proprio nel cuore
come succede con il primo amore
e lei allora lo prese tra le braccia
con le manine gli accarezzò la faccia
così per sempre si addormentò per riposare
come un bambino stanco di giocare.
DOVE è il GIUDIZIO? Ma dov'è scritto che il comportamento dell'anziano SIA o NON SIA giusto? L'ambiguità non è una sentenza...