Synthonia

Ciao a tutti,

ho pensato di segnalarvi che, tramite http://www.sacherstudio.splinder.com, ho reso disponibile una manciata fra patches, performances e wavesequences - in formato SYX - realizzate da me con la Wavestation A/D.

Con l'occasione ho steso un paio di considerazioni informali sulla macchina: un capolavoro... che però, per quanto possa sembrare banale specificarlo, non è la panacea di tutti i mali tastieristici. Ergo: ha senso cercare di tirare fuori il sangue dalle rape? Tradotto: ha senso chiedere alla Wavestation di suonare analogica? Di mettere a disposizione di default dei timbri attuali? Di dissimulare i limiti invalicabili dell'architettura?

Qui il link diretto... se proprio puntate ai SYX e a quelli soltanto :

http://drop.io/hidden/rdol5icyuqvqj4/asset/d2F2ZXN0YXRpb24tc3l4LTI2LTA5LTEwLXppcA%3D%3D

Ciao!
Jacopo

Ahah mi piace il confronto, rende bene l'idea... effettivamente dalle varie demo che ho sentito di questa macchina, i timbri sembrano pesantemente digitali. Ottime recensioni, sarei curioso di sentire i suoni che hai creato

stefaneto wrote:effettivamente dalle varie demo che ho sentito di questa macchina, i timbri sembrano pesantemente digitali

Wavestation, ovvero: non è che per suonare bene devi essere per forza analogico

Ottime recensioni, sarei curioso di sentire i suoni che hai creato

Trovano posto in questa demo:

- 1 wavesequence agganciata al clock (che sale da 50 a 90 bpm), in layer con un pad (1)
- 1 pad (2)
- 1 lead
- 1 hit

Il motore vettoriale la fa da padrone. Gli effetti sono anch'essi programmati direttamente all'interno della macchina. In fase di mixaggio mi sono limitato a un minimo di equalizzazione.

Ciao!
Jacopo

Grazie Jacopo, metto nell'are free queste patches e faccio un rimando alla Sorgente ;)

Wavestation, ovvero: non è che per suonare bene devi essere per forza analogico

Infatti. La WS è indiscutibilmente uno dei synth più longevi nel mondo delle OST, in primis proprio in quelle "evocative". Ergo, ci sono tappeti digitali talmente belli da essere persino più caldi ed onirici di quelli analogici, e la mitica Wavestation ne è l'esempio. Ma altri synth lo sono: la sintesi FM ne ha di bellissimi, e quella additiva ancor di più. Passando al software, ad esempio, il Cameleon e l'Alchemy sono forti proprio nei pads e nelle texture ambientali. Io ricordo ancora perché nel 1990 mi innamorai della Wavestation ascoltandola su un cd allegato ad una rivista: scopersi che il digitale, se ben programmato e supportato da un'alta tecnologia, poteva scaldare il cuore come l'analogico. E se pensiamo che i più famosi tappeti di badalamenti, quelli profondi, bassi, cupi, tetri ma caldissimi, sono stati prodotti con questa macchina (parimenti a molti di Zimmer), non possiamo che pensare che forse la programmazione conta più di altri fattori.

Un plauso al grande Jacopo... e da domani, grato e devoto, attingerò a piene mani dal suo pozzo