Alexandros wrote:Quel JD800 sospeso lassù fa paura....soprattutto per quello che pesa!
Lo stand è robusto, non è quello che mi impensierisce. La famigerata colla rossa, piuttosto...
Va a finire che prendo una decisione drastica come quella di Daniele
effetti davvero interessanti, soprattutto per lavori ambient e (come li chiamo io) di "soft elettronica" (lounge e generi simili).
Diciamo che l'obiettivo della demo è quello di far capire che un prodotto
sulla carta smaccatamente chitarristico può all'atto pratico fare comodo anche in altri contesti. Io lo uso un po' con tutto, per dire (peraltro non in via esclusiva: alla bisogna mi rivolgo al software, o ad altro hardware).
Domanda ignorante: ma non son effetti già riproducibili all'interno di una WS? E' vero che sarebbe come mettere a confronto uan scheda audio integrata e una esterna, e con questo penso di essermi risposto da solo! : Chessygrin
Ci sono due considerazioni da fare (del tutto soggettivamente, sulla base delle proprie esigenze e propensioni). La prima è operativa: un'unità del genere, come dicevo, la puoi usare con tutto; se la tua workstation è chiusa... quegli splendidi algoritmi di delay che ti offre potrai usarli solo con i suoi timbri. Sgrunt.
La seconda considerazione è estetica: sì, molti generatori hanno oggi una sezione effetti piuttosto ricca, ma se si scende nei dettagli si scopre spesso che non sono tutte rose & fiori. Non è detto che la resa degli algoritmi sia equivalente o migliore di quella di un'unità dedicata, così come ancora prima non è detto che il numero di algoritmi sia tale da poter davvero spaziare fra colori diversi. Tradotto in soldoni, e tornando al caso concreto: la mia PC3 ha una sezione effetti straordinaria, ma è chiusa; il Matrix 1000 gli effetti non sa nemmeno dove stanno di casa; l'Electribe R offre un delay in sé delizioso, ma pressoché improgrammabile...
Ciao!
Jacopo