oh, finalmente trovo un po' di tempo per questo post....
dunque...musica ed emozioni per me van di pari passo...le emozioni che uno ha dentro per forza di cose lo influenzano mentre suona, altrimenti sarebbe un robot! siccome la musica è emozione trasportata in note, per me, è un processo matematico.
Sta poi all'esperienza governare questo flusso per non farsi sopraffare e quindi sbagliare per l'emozione o la tensione, per fare un esempio.
io personalmente suono molto meglio quando son "nervoso", in tensione o son giù di morale...perchè è come se mi sfogassi sui tasti (mi ricordo che nel periodo in cui avevo dei casini assurdi con delle ragazze, e mi facevan cristonare come pochi, suonavo da dio in concerto). Poi nei periodi bui ero molto più ispirato nel comporre e scrivere... invece quando son rilassato e felice, mi impigrisco un po' (sarà anche perchè ho scritto e registrato 7 album in 9 anni???)...mentre invece sto notando che in questo stato d'animo lavoro molto meglio in fase di arrangiamento.
A summa di tutto, ogni volta che mi capita qualcosa, bella o terribile che sia, io suono, suono e suono...è come se non potessi esprimere a parole quello che ho dentro, e allora mi affido alle dita.
Ah, un ottimo sistema per allentare la tensione prima di suonare è praticare la respirazione al contrario (quella che usano i cantanti), ovvero dilatare l'addome in inspirazione, e contrarlo in espirazione..me l'aveva insegnata il mio vecchio maestro di musica delle medie!
