tsuMani wrote:Ne parliamo? Se l'obiettivo è il suono, credo ne valga la pena!

stefano wrote:La cosa utile di un pre valvolare potrebbe essere il calore e la qualita del suono stesso che deve uscire, e usando delle valvole il suono risulterebbe meno freddo.
Ribatto sul tema, perchè secondo me, intruppati nell'elettronica, spesso si perde di vista la direzione.
Non è questione di volume: ragazzi, se siamo ancora convinti che sentire bene significa avere un volume alto, se siamo convinti che un buon impianto si misura sulla base della potenza, allora è meglio che ricominciamo ad ascoltare un po' di dischi e a fare qualche giretto per studi di registrazione professionali (quelli veri).
E' una questione di suono: il tastierista si rifugia troppo spesso nell'elettronica, nel digitale, nel "tutto compreso dentro la workstation" e finisce col sottovalutare dei punti fondamentali. 1- Un suono generato da un computer non potrà mai equiparare processi fisici (perchè ci sono ancora l'Hammond, lo Steinway & Sons, il Rhodes?). 2- Non ci si dovrebbe rifugiare dietro al "tanto il suono perfetto nel locale non si sente"... si deve suonare al meglio, col meglio del suono, in ogni contesto, e ognuno deve fare il proprio lavoro per fare si che al pubblico arrivi tutto. 3- La preamplificazione è il cuore del suono! Non la si dovrebbe usare per dare potenza, ma per dare colore!
Mi piacerebbe sentire una discussione sul suono.
Ripeto, il problema è che i Pre non te li danno da provare a casa... soprattutto quelli a valvole... se avete esperienze, se ne avete provati, se avete avuto delle esperienze di SUONO, condividetele e facciamone patrimonio comune!