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Synthonia • Triennio Popular Music

Triennio Popular Music

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Re: Triennio Popular Music

Postby Riven » Tue Nov 29, 2011 10:37 pm

Per il corso di laurea triennale jazz c'è una prima selezione che consiste in una sorta di esame di solfeggio. Se hai il diploma naturalmente salti questa prova e passi direttamente alla prova di ammissione. La prova di ammissione consiste in un colloquio generale di storia della musica jazz, in una prova di ear training (riconoscimento degli intervalli più diffusi) e nell'esecuzione di due pezzi presi dal repertorio degli standard. Di tecnica non se ne fa assolutamente. Sono d'accordo con Leonardo. La base di studi classici è fondamentale. E' un po come dire: "mi sono iscritto ad un corso di scrittura creativa, però non ho ancora ben capito che differenza passa tra soggetto, predicato verbale e complemento oggetto."
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Re: Triennio Popular Music

Postby Jah » Tue Nov 29, 2011 11:24 pm

Riven wrote:Per il corso di laurea triennale jazz c'è una prima selezione che consiste in una sorta di esame di solfeggio. Se hai il diploma naturalmente salti questa prova e passi direttamente alla prova di ammissione. La prova di ammissione consiste in un colloquio generale di storia della musica jazz, in una prova di ear training (riconoscimento degli intervalli più diffusi) e nell'esecuzione di due pezzi presi dal repertorio degli standard. Di tecnica non se ne fa assolutamente. Sono d'accordo con Leonardo. La base di studi classici è fondamentale. E' un po come dire: "mi sono iscritto ad un corso di scrittura creativa, però non ho ancora ben capito che differenza passa tra soggetto, predicato verbale e complemento oggetto."

Chiarissimo :) afferrato grazie :)
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Re: Triennio Popular Music

Postby vaivavalo » Tue Nov 29, 2011 11:35 pm

Se posso aggiungere, ho sentito che anche la Saint Louis di Roma diventerà a breve Università, quindi con corsi di Laurea!
Almeno per batteria (ci va il mio batterista) fanno davvero miracoli, e cominciano (almeno cominciavano, ora non so) da 0, e mamma mia che risultati!
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Re: Triennio Popular Music

Postby Jah » Tue Nov 29, 2011 11:59 pm

Le scuole di musica private all'americana sono il futuro secondo me. :)
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Re: Triennio Popular Music

Postby Leonardo » Wed Nov 30, 2011 8:17 am

vaivavalo wrote:Se posso aggiungere, ho sentito che anche la Saint Louis di Roma diventerà a breve Università, quindi con corsi di Laurea!
Almeno per batteria (ci va il mio batterista) fanno davvero miracoli, e cominciano (almeno cominciavano, ora non so) da 0, e mamma mia che risultati!

Mi sembra strano, visto che per ora gli unici che possono rilasciare laurea sono i conservatori. Quindi o diventa sede distaccata di santa cecilia oppure boh... mi informerò... : Thumbup :
Hammond C3, Leslie122, Rhodes MkI, FenderTwinAmp, Wurlitzer 200a, Minimoog voyager pe, Nord Stage2 HA76, M-audio Axiom 61, MacBookPro 13' Mainstage3, Custom Zen Riffer, GSI Burn
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Re: Triennio Popular Music

Postby Lord Xeddy » Wed Nov 30, 2011 5:20 pm

Mi ricordo che qualche anno fa fu aperto un topic simile circa i conservatori e si era creata una discussione abbastanza accesa a riguardo, che a questo punto vorrei riproporre tenendo conto della nuova realtà che abbiamo di fronte.
Il conservatorio italiano, come avete giustamente scritto, è ora basato sui trienni di laurea dopo i quali si ha la possibilità di accedere ai bienni per conseguire la cosiddetta "laurea specialistica". Di trienni ne esistono un'enormità!!!! Quelli pappabili in ambito tastieristico e pianistico sono:

Clavicembalo e tastiere antiche
Maestro collaboratore
Organo e composizione organistica
Organo a indirizzo liturgico
Pianoforte
Pianoforte Jazz
Tastiere Elettroniche Jazz
Musica Elettronica
Musica Elettronica Applicata.

Potete trovare informazioni su ognuno dei corsi sopracitati nei siti dei vari conservatori....Vi posto il P.O.F. del conservatorio di bologna in cui ci sono tutti: http://www.conservatorio-bologna.com/context.jsp?ID_LINK=86&area=7

Per quanto riguarda il corso di musica pop al conservatorio di Parma non sono informato, ma vorrei proprio vedere il programma.
A livello di programmi sulla carta le offerte non sono malvagie, ma c'è un "però"!!! Come diceva il buon Leo molti di questi conservatori effettuano esami d'ammissione "discutibili" soprattutto per quanto riguarda le classi di Jazz e tutto ciò di inerente alla musica moderna. Insomma gli esami sono facili, infatti gli ammessi il più delle volte sono strumentisti tecnicamente non ben preparati, diciamo che non ammettono degli incompetenti (questo è ovvio) però per non rischiare di far saltare una classe e quindi un corso vengono ammessi pianisti sicuramente non preparati come un pianista diplomato o prossimo al diploma medio di pianoforte (VIII anno).
Ora non posso approfondire ulteriormente la questione perchè non sono più aggiornato in tempo reale sulle dinamiche del conservatorio, ma posso dire che sicuramente non sono corsi campati per aria e perciò sono validi. Sicuramente fa incazzare il fatto che tra i laureati ci siano grosse differenze a livello di preparazione tecnica, di conoscenza dello strumento e quindi di capacità espressiva!!!! Per lo meno la preparazione a livello armonico e quindi di conoscenza degli stili jazzistici e dell'improvvisazione è richiesta a tutti ed allo stesso livello.
Chiaramente per avvicinarsi ad un fraseggio di alto livello jazzistico come può essere quello di O. Peterson, K. Jarret, C. Corea, T. Monk, McCoy Tyner...etc...serve anche un'eccelsa preparazione tecnica!!! Voglio sottolineare il fatto che non sto dicendo che per studiare jazz serva studiare prima tutto l'ambito classico approfonditamente, ergo, non serve saper interpretare alla perfezione chissà quale concerto per pianoforte dell'800 o una sonata di Beethoven ed altre mille mila composizioni classiche!!! Bisogna avere un bagaglio tecnico adeguato... tutto qua. Il metodo più consueto è quello di prepararsi tecnicamente studiando classica, ma vanno bene tutti!!! L'importante, almeno per quanto mi riguarda, è sapere come mettere le mani sullo strumento senza paura di farlo, essere sicuri tecnicamente in modo tale che l'improvvisazione e quindi il fraseggio jazzistico siano le uniche cose di cui un pianista debba veramente preoccuparsi di sviluppare durante il triennio.

Per quanto riguarda le accademie private esiste davvero di tutto....passiamo dal pop, al metal come dal funk al jazz....La cosa più importante secondo me è e rimarrà sempre solo l'insegnante!!!! Un buon insegnante può cambiarti la visione della musica e l'approccio che hai allo studio, ergo il modo di suonare.
Per quanto riguarda il riconoscimento di diploma di laurea nelle accademie private molte si rifanno allo standard europeo, il cosiddetto BA "Bachelor of Arts": qua trovi tutto spiegato http://www.ma2000.it/index.php?option=com_content&view=article&id=123&lang=it e ancora http://www.centroprofessionemusica.it/chi-siamo/faq.php

L'unica cosa su cui mi sento di dissentire da quanto detto finora è il fatto che studiare pop music non serva a nulla. Approfondire lo studio di un genere è una pratica complessa in ogni caso, perchè qualunque stile musicale ha delle caratteristiche specifiche che ogni musicista deve conoscere e saper quindi gestire per far risaltare al meglio le sue capacità di interpretazione stilistica. (ovviamente si parla anche dello studio dei timbri, che inficia in modo considerevole sull'analisi di un genere, basti pensare come suona una 4a Perf. su un piano a differenza di un clavi!!! Non suonereste mai su un piano come su un clavi, quindi perchè non può esistere un corso per imparare a gestire queste piccole ma enormi differenze?)

Leonardo wrote:Già che si chiama LAUREA in POP music fa ridere ahah : Lol : : Lol :

Cosa ti insegnano a fare? la "canzone del sole"?? : book : : book :

é solo un modo per fare soldi e prendere iscrizioni. (dato che chiuderanno i conservatori con meno iscrizioni, si inventano di tutto pur di prendere iscrizioni quindi 1200 euro a allievo!!). Già la denominazione "popular" ovvero popolare presuppone che è musica per tutti, quindi non colta, non studiabile...


Ora non conosco il corso in questione..e non voglio quindi parlare di quello, ma piuttosto del concetto alla base del tuo discorso.....Io nella popular music ci vedo ben altro che la "canzone del sole", ci sono artisti di fama internazionale di cui puoi fare uno studio approfondito e molto complesso. Basti pensare allo stile di Stewie Wonder, Elton John, Bruce Hornsby, Dave Grusin, Keith Emerson, Rick Wakeman, il nostro amico pelatone JR o alle correnti che hanno caratterizzato il pop negli anni 70/80/90 il funk di Motown, l'acid jazz, il rock, la beat generation (studiare gli arrangiamenti orchestrali di G. Martin sui pezzi dei beatles è tutt'altro che banale), il rock'n'roll, l'R'n'B!!! E ce ne sono molti altri degni di nota!! Il pop non è fare 4 accordi e basta... gli arrangiamenti, la gestione dei voicing, delle dinamiche, del groove, della timbrica...etc... sono tutti punti fondamentali che distinguono il musicista pop dal chitarrista da spiaggia!!!!! perchè non ci dev'essere uno studio dedicato a questa parte della musica?
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Re: Triennio Popular Music

Postby vaivavalo » Wed Nov 30, 2011 5:27 pm

Leonardo wrote:
vaivavalo wrote:Se posso aggiungere, ho sentito che anche la Saint Louis di Roma diventerà a breve Università, quindi con corsi di Laurea!
Almeno per batteria (ci va il mio batterista) fanno davvero miracoli, e cominciano (almeno cominciavano, ora non so) da 0, e mamma mia che risultati!

Mi sembra strano, visto che per ora gli unici che possono rilasciare laurea sono i conservatori. Quindi o diventa sede distaccata di santa cecilia oppure boh... mi informerò... : Thumbup :


guarda me lo ha detto il mio batterista, quindi io come fonte ho solo lui : Thumbup :
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Re: Triennio Popular Music

Postby Leonardo » Wed Nov 30, 2011 8:30 pm

Lord Xeddy, rispetto la tua posizione, ma non cambio idea...
Io non lo vedo come un corso di laurea di TRE anni! TRE anni per imparare a suonare JR e compagnia?! Ma stiamo scherzando o studiando musica nella più alta istituzione di formazione musicale? Lo vedo come un corso di ripiego giusto per prendere iscrizioni.
Dopo che ti sei fatto il mazzo a suonare roba molto più complessa nei trienni "seri" JR o Emerson li suoni tranquillamente.

Voglio sottolineare comunque che purtroppo ogni conservatorio fa ancora di testa sua e i programmi e addirittura i tipi di triennio non sono sempre uguali, anzi quasi mai...
Hammond C3, Leslie122, Rhodes MkI, FenderTwinAmp, Wurlitzer 200a, Minimoog voyager pe, Nord Stage2 HA76, M-audio Axiom 61, MacBookPro 13' Mainstage3, Custom Zen Riffer, GSI Burn
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Re: Triennio Popular Music

Postby Leonardo » Wed Nov 30, 2011 8:44 pm

Comunque vi segnalo questo : Walkman : :
http://www.electone.it/default.asp?page ... id_news=85

Per chi è amante dell' Hammond è proprio l' ideale : Love : : Love : . Stesse più vicino : Hurted : ci farei un pensierino dopo aver finito pianoforte.
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Re: Triennio Popular Music

Postby Jah » Wed Nov 30, 2011 9:15 pm

Leonardo wrote:Lord Xeddy, rispetto la tua posizione, ma non cambio idea...
Io non lo vedo come un corso di laurea di TRE anni! TRE anni per imparare a suonare JR e compagnia?! Ma stiamo scherzando o studiando musica nella più alta istituzione di formazione musicale? Lo vedo come un corso di ripiego giusto per prendere iscrizioni.
Dopo che ti sei fatto il mazzo a suonare roba molto più complessa nei trienni "seri" JR o Emerson li suoni tranquillamente.

Voglio sottolineare comunque che purtroppo ogni conservatorio fa ancora di testa sua e i programmi e addirittura i tipi di triennio non sono sempre uguali, anzi quasi mai...

Beh ma ad a una qualunque laurea non arrivi da zero! Mica puoi iscriverti a ingegneria se non sai nemmeno le tabelline. Anzi, il triennio dovrebbe essere più un corso avanzato di interpretazione, conoscenza della musica ecc. Bisognerebbe entrarci già con la tecnica praticamente formata (come infatti succedeva prima, dove l'esame più tecnico era l'8avo, poi il diploma era """""solo""""" un gigantesco programma di concerto da preparare. Ma se dici che le ammissioni sono fatte accazzo per non far saltare le classi, beh si allora girano le palle ad avere lo stesso titolo di uno che la mano sinistra la usa per gli accordi o per grattarsi la testa mentre suona, come molti jazzisti che hanno sempre suonato in trio. Ma se il trienno jazz fosse fatto seriamente, concordo con Lord Xeddy che non sarebbe necessario passare da tutta la classica. Peterson per esempio dice in un'intervista di aver studiato Cramer, Czerny, Hanon, ecc, e da quelli probabilmente non si può prescindere. Però la sonata del barocco che devi portare al 5o anno, se ti frega solo del Jazz ha poco senso che tu la faccia. Molto più senso che inizi a studiarti i preludi di Gerswhin (che io sto studiando adesso, e sono strafighi :D ) . Non trovi? :) Per le scuole private, è vero che non danno un titolo di laurea statale, come non lo dà un istituto privato di fumetto, design o altri tipi di "pseudo-università" che esistono in altri campi. Però credo che se si è in possesso di un diploma alla Berklee o alla Julliard ti prendano ad insegnare in qualunque conservatorio anche in Italia senza troppi problemi. Il problema è che ci vogliono scuole private di blasone, quindi solo nei grandi centri urbani e probabilmente carissime.
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