by Jah » Wed Nov 04, 2009 1:41 pm
Bella versione!
Riguardo al discorso qui sopra...sono d'accordo con Dladio che non sia una delle loro migliori ballad, che sia, se vogliamo, anche un po' pop, che l'assolo sia stupendo...
L'unica cosa che non condivido è il vederlo come un "esercizio di maniera". Premettendo che The Count of Tuscany è la mia preferita dell'album, ma è quella ad essere un esercizio di maniera....E' un collage di tutte le "dream theater features", le stesse identiche che ci sono, chessò, in metropolis, però messe insieme senza l'ispirazione che c'era allora. Ne viene fuori un pezzo bello lo stesso perchè come avete detto, di "mestiere" ne hanno tantissimo, ma di idee nuove, zero.
Ora non voglio dire che Wither invece sia innovativa, ma per lo meno è qualcosa di nuovo. E' un tentativo, magari non riuscito, di rinnovarsi un po'. Per esempio, anche in the presence of enemies aveva tanti elementi di "novità" rispetto al loro standard, un sound più cupo, ecc... E quella a me piace moltissimo. Non sempre può andare bene, però ben venga qualcosa di diverso.
Se hai scritto I&W, a Change of seasons, e Scenes from a Memory, ormai hai saturato un genere, a mio modo di vedere. Per esempio il mio gruppo preferito in assoluto sono i PInk Floyd perchè pur mantenendo un sound sempre fedele a se stessi sono passati dalla psichedelia al prog fino a cose quasi pop in the division bell (ma non per questo meno stupende, prendete High Hopes).
Comunque alla fine è una questione di gusti :D
You are the music while the music lasts. ~T.S. Eliot
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Setup: Korg Triton Extreme 88 /Korg M1 Rack/Kurzweil Micropiano