Domenica è stato un giorno orrendo. Veder morire un ragazzo di 24 anni in quel modo è una cosa che mi ha rovinato la settimana. Noi romagnoli siamo fissati con le moto, e infatti molti piloti tra i più grandi sono miei conterranei. Come Marco, che meglio di tutti trasudava le sue origini da tutti i pori: schietto, scherzoso, benvoluto da tutti, a differenza dei soliti finti costruiti quando finiva una corsa invece di lasciarsi a discorsi sul duro lavoro fatto dal team eccetera eccetera, saltava fuori con un bel "Diobò che gara!". Pur non avendolo mai conosciuto di persona è come se avessi perso un amico.
Come si direbbe dalle nostre parti:
At salùt tabacàz.... e anche lassù Dài de Gas!
Ciao Marco.