A volte credo che non ci sia fine al peggio:
Questa sarebbe Breathe???????????????????????????????? A parte il fatto che sbaglia pure due accordi... un mi al posto di un si minore e un re maggiore al posto di un re 6/9 (che tra l'altro ha tutta una storia dietro, fu infatti notato da wright su "all blues" da kind of blue di miles davis e fu usato brillantemente per risolvere il passaggio dal sol 7 al mi minore...ricordo che rick wright è autodidatta)
Ma sopratutto il testo!!!!!!!!!! Dice letteralmente "Respira, prendi fiato........." il paradosso.... e non sa nemmeno che la canzone è Breathe!! Scusate ma siamo oggettivi. Vi sembra veramente un bel modo di interpretare una canzone?
Questa Rudess ce la poteva proprio risparmiare..
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Re: Questa Rudess ce la poteva proprio risparmiare..
by Paga » Thu Mar 17, 2011 3:50 am
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Re: Questa Rudess ce la poteva proprio risparmiare..
by Support Synthonia » Thu Mar 17, 2011 9:14 am
sicuramente avrà fatto tutto al volo senza pensarci su..il bello di rudess è che ormai puoi fare tutto, a volte anche schifezze ... :) si tratta sempre di interpretazioni personali alla fine..
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Re: Questa Rudess ce la poteva proprio risparmiare..
by gilles » Thu Mar 17, 2011 9:44 am
a mio avviso poteva chiamarla ciccio panza sta song. scusate ma breathe dov'è???
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Re: Questa Rudess ce la poteva proprio risparmiare..
by Leonardo » Thu Mar 17, 2011 9:47 am
OT: Ma come fa a suonare col polso così basso? 

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Re: Questa Rudess ce la poteva proprio risparmiare..
by Niki » Sun Mar 27, 2011 12:22 pm
Leon@rdo wrote:OT: Ma come fa a suonare col polso così basso?
Il perchè è elementare: suona in playback!

Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. (w.s.)
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Re: Questa Rudess ce la poteva proprio risparmiare..
by Yaderik » Fri Jan 13, 2012 3:53 pm
Vorrei dare una mia interpretazione personale al suo modo di suonare.
Penso dipoterne parlare perchè anche io "soffro di questo difetto" (ovviamente senza avvicinarmi lontanamente al suo talento).
Quando ci si trova a dover suonare da soli, al pianoforte, alcuni brani pensati per un gruppo ci si trova in difficoltà perchè si sente la necessità di mantenere il ritmo e il groove del pezzo originale.
Avete presente Jarrett? Lui oltre a canticchiare (diciamo gracchiare) tutte le melodie mentre suona, si dimena, si alza in piedi e si muove a ritmo sullo sgabello.
Alcune persone, come me invece trasferiscono questa "componente ritmica" direttamente sulle mani. Quello che succede a me e posso assicurarvi che in Rudess noto lo stesso "difetto" è che in ogni pausa tendo a riempire il vuoto con arpeggi e svisate che hanno un significato prettamente riempitivo. Non è il virtuosismo in sè, ma l'incapacità stessa di tenere ferme le mani e una sorta di "orror vacui" (non ricordo se si scrive così) che porta a riempire per dare un senso ritmico al pezzo.
Ritengo inoltre che si una specie di vizio tastieristico dei pianisti. Mi spiego: il pianista è abituato a sentire le vibrazioni sotto le dita. Quando fa un accordo basso sente le vibrazione e un suono che riempie tutto. Con le tastiere, soprattutto quelle di qualche anno fa, il pianista non è mai rimasto soddisfatto e ogni volta che fa un bell'accordo, non sente quella sensazione di riempimento e vibrazione. Compensa così con arpeggi e scale per dare un senso armonico e "tenere il tempo" fino all'accordo successivo.
Credo che lo stile di Rudess in parte derivi anche da questi elementi. Bisogna però dare atto al fatto che in questi anni ha tentato di esplorare nuove soluzioni e a mio avviso, con il passare degli anni è migliorato moltissimo, non come tecnica ma come stile! Lo so che verrò attaccato ferocemente per questa mia affermazione
ma secondo me il Rudess di oggi è più capace rispetto al Rudess di Metropolis pt 2 di adattarsi ed interpretare diversi stili e generi.
Ricordatevi che non ci sono solo i DT, c'è anche Steven Wilson ad esempio.
Riguardo ai PinkFLoyd, ricordo di aver visto un DVD: The Dream Side of the Moon. I DT riproponevano live tutto l'album dei PF e, a mia memoria, la performance di Rudess non era assolutamente fuori luogo, anzi.
Penso dipoterne parlare perchè anche io "soffro di questo difetto" (ovviamente senza avvicinarmi lontanamente al suo talento).
Quando ci si trova a dover suonare da soli, al pianoforte, alcuni brani pensati per un gruppo ci si trova in difficoltà perchè si sente la necessità di mantenere il ritmo e il groove del pezzo originale.
Avete presente Jarrett? Lui oltre a canticchiare (diciamo gracchiare) tutte le melodie mentre suona, si dimena, si alza in piedi e si muove a ritmo sullo sgabello.
Alcune persone, come me invece trasferiscono questa "componente ritmica" direttamente sulle mani. Quello che succede a me e posso assicurarvi che in Rudess noto lo stesso "difetto" è che in ogni pausa tendo a riempire il vuoto con arpeggi e svisate che hanno un significato prettamente riempitivo. Non è il virtuosismo in sè, ma l'incapacità stessa di tenere ferme le mani e una sorta di "orror vacui" (non ricordo se si scrive così) che porta a riempire per dare un senso ritmico al pezzo.
Ritengo inoltre che si una specie di vizio tastieristico dei pianisti. Mi spiego: il pianista è abituato a sentire le vibrazioni sotto le dita. Quando fa un accordo basso sente le vibrazione e un suono che riempie tutto. Con le tastiere, soprattutto quelle di qualche anno fa, il pianista non è mai rimasto soddisfatto e ogni volta che fa un bell'accordo, non sente quella sensazione di riempimento e vibrazione. Compensa così con arpeggi e scale per dare un senso armonico e "tenere il tempo" fino all'accordo successivo.
Credo che lo stile di Rudess in parte derivi anche da questi elementi. Bisogna però dare atto al fatto che in questi anni ha tentato di esplorare nuove soluzioni e a mio avviso, con il passare degli anni è migliorato moltissimo, non come tecnica ma come stile! Lo so che verrò attaccato ferocemente per questa mia affermazione

Ricordatevi che non ci sono solo i DT, c'è anche Steven Wilson ad esempio.
Riguardo ai PinkFLoyd, ricordo di aver visto un DVD: The Dream Side of the Moon. I DT riproponevano live tutto l'album dei PF e, a mia memoria, la performance di Rudess non era assolutamente fuori luogo, anzi.
Puoi ascoltare il mio nuovo EP qui: http://yariciani.bandcamp.com
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/YariCianiMusic
Pagina Soundcloud: https://soundcloud.com/yariciani
Kurzweil K2600, Oberheim OB12, Korg M3, Moog Prodigy, Slim Phatty
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Re: Questa Rudess ce la poteva proprio risparmiare..
by Jah » Fri Jan 13, 2012 11:29 pm
Jordan Rudess, year 2011. Se questo ha smesso di suonare ditemi chi è che in ambito rock-metal, suona ancora! :) .
Non confondiamo le improvvisazioni con le composizioni. Ha avuto picchi negativi e momenti bui compositivi, come li ha avuti tutta la sua band, questo è indubbio, ma non è che non sappia comporre eh! Quando si improvvisa poi, si applica il proprio stile al pezzo, e il suo è questo, che può piacere o no. Però il discorso "questi sono i pink floyd, non si toccano" è ottuso secondo me. E' questione di gusto, e ci sta che a Paga questa versione dei Pink Floyd abbia fatto cagare, neanche io la ho adorata. Ma non per questo avrebbe dovuto risparmiarsela. Ce ne fossero, anzi. Dal punto di vista compositivo, quel che io penso e ribadisco ogni qualvolta questo argomento (ormai inflazionato) salta fuori, è che Rudess sia un "mercenario". Nel senso che non forza mai le cose nel contesto in cui si trova a lavorare ( in questo è il CONTRARIO di Moore). Se l'andazzo è di fare sboronate ai 1000 all'ora come se non ci fosse un domani, si accoda, ma probabilmente non è lui a volerlo. Se invece gli si chiede qualcosa di diverso, tipo un giro di piano come quello delle due canzoni che ho postato, lo fa, e lo fa da dio, senza velleità virtuosistiche di nessun tipo. Forse gli si può imputare mancanza di personalità o di quel "desiderio" di esprimere la propria arte proprio dei grandi della musica. Ma se vuole sa farti saltare in piedi sulla sedia, anche oggi! :) .
Ah, P.S. Perchè allora non ci scagliamo anche contro questa cover dei PF? anche questa è stravolta nel suono, se non nelle note:
You are the music while the music lasts. ~T.S. Eliot
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