The Rick Wright Tone - Meddle
Tecnica allo stato puro, esercizi, metodi,....
The Rick Wright Tone - Meddle
by Paga » Mon Sep 20, 2010 1:37 pm
Eccoci tornati a grande richiesta!
MEDDLE - 1971
Con questo album facciamo un passo indietro rispetto a Dark Side. I temi affrontati sono quelli che poi verranno ripresi in maniera più evidente nei dischi successivi. Musicalmente siamo di fronte a un incrocio fra psichedelia e progressive; questo disco più che mai rappresenta la musica dei Floyd, in particolare One of these days e Echoes. Proprio quest’ultima è considerata dai fan (e da me naturalmente) il capolavoro assoluto del gruppo. Potente, buia, malinconica e onirica è in assoluto il pezzo più evocativo. Il disco è stato inciso agli Air Studios poiché erano gli unici ad avere i registratori multi traccia a 16 piste. Parte del lavoro è stato svolto ad Abbey Road e ai Morgan Studios.
Strumenti utilizzati:
Hammond M102 + Leslie 147
Piano Stanway Baby Grand
Farfisa Compact Duo + Binson Echorec 2
Mellotron
Nota. Il binson anche se non utilizzato come eco, ma solo come riverbero in modalità “Alo” è comunque parte imprescindibile del suono farfisa dato che all’interno possiede un preamplificatore a sei valvole (tutte 12AX7) che tratta il segnale in maniera unica.
ONE OF THESE DAYS
Rick registrò un crescendo di Hammond con leslie veloce su un nastro del mellotron. Stessa cosa con la nota percussiva. Il mio consiglio è quello di sfruttare i livelli di dinamica per ottenere i due suoni distinti. Dal vivo usava il farfisa e faceva i crescendo con il pedale del volume. La voce è ottenuta recitando in falsetto la frase “one of these days I’m going to cut you into little pieces” e riproducendola lentamente. La voce sul disco è di nick mason.
Hammond: 888 800 000 leslie fast no scanner (perc 4’ sulla parte dopo il crescendo)
Farfisa: flute 16’ e 8’ con vibrato leggero e veloce (perc 4’ sulla parte dopo il crescendo)
A PILLOW OF WINDS
Hammond su tutta la canzone 888 844 000 leslie no scanner
FEARLESS
Piano Stanway Baby Grand e hammond 888 844 000 leslie no scanner. Sul finale si sente “you never walk alone”, strano considerando che sia gilmour che waters erano fan dell’arsenal….
SAN TROPEZ e SEAMUS
Piano Stanway Baby Grand
ECHOES
Intitolata inizialmente Nothing, poi Nothing 1- 24, poi Return of the Son of the Nothing e infine Echoes, è costituita da 36 pezzi di musica uniti poi a formare la sinuosa struttura della canzone che ben conosciamo. La prima impressione che si ha ascoltando il pezzo è quella di essere sott’acqua e navigare in un mondo sommerso e alieno. Tutto ciò è dovuto ai suoni eterei delle tastiere e dalla potenza delle chitarre di gilmour. E qui salta fuori il suono più rognoso e difficile da ottenere bene: il piano nel leslie. Sembrerà una stupidata ma ottenere quel suono come nel disco è un’esperienza estenuante. Prima di tutto se avete il leslie vero è meglio, attaccate la vostra tastiera e campionate nota per nota (niente interpolazione altrimenti avrete le velocità del leslie basse nelle note basse e sparate nelle note alte). Solo le kurzweil e i nord electro riescono a simulare decentemente il rotary col piano. Il rotosphere è più che indicato e io stesso ho ottenuto risultati ottimi. Anche il Boss RT20 non è male. Il suono deve essere molto spinto sugli alti, il decadimento delle note è lungo e leggermente riverberato.
INTRO
Piano con leslie (la prima nota è un si, ho sentito gente che faceva dei do# con risultati raccapriccianti)
Quando inizia la parte in fa#m entra un leggero hammond 888 800 000.
CANTATO E ASSOLO DI GILMOUR
Nella versione originale sono preseti sia il piano con rotary che l’hammond 888 800 000 con percussione 4’ a volume normale e decay corto, leslie e no scanner. In live Rick suonava solo l’hammond (prendete come riferimento Live at Pompei). Il “violino” è gilmour che suona con lo slide quindi giù le mani da strings&co.
FUNKY PART
Hammond in overdrive (e qui si sfata il mito che rick usasse il leslie 122) sempre 888 800 000 con perc 4’ vol norm e decay corto. Le percussioni devono “cioccare” bene. Si suona in controtempo, sempre seguendo le ritmiche di gilmour, come il piano elettrico in dark side, ma con più grinta e decisione.
PARTE CENTRALE
Sbizzarritevi a fare il vento, i gabbiani li dovrebbe fare il vostro chitarrista usando una stratocaster, un wah wah collegato al contrario e l’eco a 310ms).
RIPRESA e ARPEGGIO
Farfisa Flute 16’ e 8’, suono molto delicato, dal vivo usava anche un leggerissimo vibrato. Per il manuale inferiore flute 8’ e 4’ ma con più volume del manuale upper (è quello con cui si suona l’assolo). Farò un post in cui metterò i settaggi per NI B4. Ci sono anche delle note di rotary piano.
TERZA STROFA CANTATA E ULTIMA PARTE
Hammond 888 800 000 con perc 4’ vol norm e decay corto, senza overdrive
In studio sulla parte “And no one sings me lullabies” rientra il rotary piano.
FINALE
Rotary piano e hammond senza percussione, verso la fine cori con pitch sempre in leggera crescita.
MEDDLE - 1971
Con questo album facciamo un passo indietro rispetto a Dark Side. I temi affrontati sono quelli che poi verranno ripresi in maniera più evidente nei dischi successivi. Musicalmente siamo di fronte a un incrocio fra psichedelia e progressive; questo disco più che mai rappresenta la musica dei Floyd, in particolare One of these days e Echoes. Proprio quest’ultima è considerata dai fan (e da me naturalmente) il capolavoro assoluto del gruppo. Potente, buia, malinconica e onirica è in assoluto il pezzo più evocativo. Il disco è stato inciso agli Air Studios poiché erano gli unici ad avere i registratori multi traccia a 16 piste. Parte del lavoro è stato svolto ad Abbey Road e ai Morgan Studios.
Strumenti utilizzati:
Hammond M102 + Leslie 147
Piano Stanway Baby Grand
Farfisa Compact Duo + Binson Echorec 2
Mellotron
Nota. Il binson anche se non utilizzato come eco, ma solo come riverbero in modalità “Alo” è comunque parte imprescindibile del suono farfisa dato che all’interno possiede un preamplificatore a sei valvole (tutte 12AX7) che tratta il segnale in maniera unica.
ONE OF THESE DAYS
Rick registrò un crescendo di Hammond con leslie veloce su un nastro del mellotron. Stessa cosa con la nota percussiva. Il mio consiglio è quello di sfruttare i livelli di dinamica per ottenere i due suoni distinti. Dal vivo usava il farfisa e faceva i crescendo con il pedale del volume. La voce è ottenuta recitando in falsetto la frase “one of these days I’m going to cut you into little pieces” e riproducendola lentamente. La voce sul disco è di nick mason.
Hammond: 888 800 000 leslie fast no scanner (perc 4’ sulla parte dopo il crescendo)
Farfisa: flute 16’ e 8’ con vibrato leggero e veloce (perc 4’ sulla parte dopo il crescendo)
A PILLOW OF WINDS
Hammond su tutta la canzone 888 844 000 leslie no scanner
FEARLESS
Piano Stanway Baby Grand e hammond 888 844 000 leslie no scanner. Sul finale si sente “you never walk alone”, strano considerando che sia gilmour che waters erano fan dell’arsenal….
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ECHOES
Intitolata inizialmente Nothing, poi Nothing 1- 24, poi Return of the Son of the Nothing e infine Echoes, è costituita da 36 pezzi di musica uniti poi a formare la sinuosa struttura della canzone che ben conosciamo. La prima impressione che si ha ascoltando il pezzo è quella di essere sott’acqua e navigare in un mondo sommerso e alieno. Tutto ciò è dovuto ai suoni eterei delle tastiere e dalla potenza delle chitarre di gilmour. E qui salta fuori il suono più rognoso e difficile da ottenere bene: il piano nel leslie. Sembrerà una stupidata ma ottenere quel suono come nel disco è un’esperienza estenuante. Prima di tutto se avete il leslie vero è meglio, attaccate la vostra tastiera e campionate nota per nota (niente interpolazione altrimenti avrete le velocità del leslie basse nelle note basse e sparate nelle note alte). Solo le kurzweil e i nord electro riescono a simulare decentemente il rotary col piano. Il rotosphere è più che indicato e io stesso ho ottenuto risultati ottimi. Anche il Boss RT20 non è male. Il suono deve essere molto spinto sugli alti, il decadimento delle note è lungo e leggermente riverberato.
INTRO
Piano con leslie (la prima nota è un si, ho sentito gente che faceva dei do# con risultati raccapriccianti)
Quando inizia la parte in fa#m entra un leggero hammond 888 800 000.
CANTATO E ASSOLO DI GILMOUR
Nella versione originale sono preseti sia il piano con rotary che l’hammond 888 800 000 con percussione 4’ a volume normale e decay corto, leslie e no scanner. In live Rick suonava solo l’hammond (prendete come riferimento Live at Pompei). Il “violino” è gilmour che suona con lo slide quindi giù le mani da strings&co.
FUNKY PART
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Re: The Rick Wright Tone - Meddle
by Paga » Mon Sep 20, 2010 1:45 pm
Mi sono dimenticato di scrivere che il leslie col piano deve essere naturalmente veloce
Quando parlo della difficoltà a riprodurre quel suono guardate i video di JM alle prese col Baby Grad e il leslie.... nonostante gli ingredienti siano giusti capirete quanto la "ricetta" invece sia complessa...
Una nota curiosa. Le note sembrano molto lunghe perché il microfono del piano riprendeva leggermente quello del rotary e quindi va in leggerissimo feedback

Quando parlo della difficoltà a riprodurre quel suono guardate i video di JM alle prese col Baby Grad e il leslie.... nonostante gli ingredienti siano giusti capirete quanto la "ricetta" invece sia complessa...
Una nota curiosa. Le note sembrano molto lunghe perché il microfono del piano riprendeva leggermente quello del rotary e quindi va in leggerissimo feedback

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Re: The Rick Wright Tone - Meddle
by GioMas » Mon Sep 20, 2010 9:51 pm
ottimo come sempre!! 

Strumentazione: Roland G70 - Nord Lead 3 - Roland AX1 - Roland G1000 - Yamaha DX7 - Roland JX8P - Electric Piano Fender Rhodes Mark II - Roland E14 - Korg Wavestation SR - Alesis MultiMix Line 8 - Lexicon MX200
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Re: The Rick Wright Tone - Meddle
by Paga » Tue Sep 21, 2010 5:03 am
La percussione seconda in tecnica organaria viene chiamata 4' perché per ottenerla alla giusta altezza si usa una canna lunga 4 piedi 

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Re: The Rick Wright Tone - Meddle
by JM! » Tue Sep 21, 2010 8:03 am
Paga wrote:Quando parlo della difficoltà a riprodurre quel suono guardate i video di JM alle prese col Baby Grad e il leslie.... nonostante gli ingredienti siano giusti capirete quanto la "ricetta" invece sia complessa...
Premessa: nel suonare quella parte di piano non pensavo a Echoes. Minimamente.
Detto ciò, le variabili in gioco sono talmente tante (= generazione, effetto, ripresa, mixaggio, ecc.) che effettivamente alla ricetta originale ci si può avvicinare, ma niente di più. Post del genere, oltre a essere interessantissimi in se stessi, dovrebbero stimolare la creatività dell'utente e spingerlo a provarle tutte sulla falsariga di Wright. Ergo: grazie Paga

Ciao!
Jacopo
Re: The Rick Wright Tone - Meddle
by Paga » Tue Sep 21, 2010 8:17 am
Bisogna sempre sperimentare! Mai fermarsi!
Se poi pensiamo che a volte i floyd perdevano due ore solo per trovare il miglior posizionamento dei microfoni
.... Ecco magari così è un po' troppo ma sicuramente "spingersi oltre il manuale" secondo il concetto di Ron Geesin (co autore di Atom Heart Mother) può rivelare delle inattese ma piacevolissime sorprese (vedi piano nel leslie che a quei tempi sembrava impossibile, cavi del wah wah al rovescio...).
Poi naturalmente Wright ci ha abituati a suoni estenuanti da ottenere (se penso al tutorial su Wish You Were Here mi viene già male)....
Preferenze per il prossimo disco?
Se poi pensiamo che a volte i floyd perdevano due ore solo per trovare il miglior posizionamento dei microfoni

Poi naturalmente Wright ci ha abituati a suoni estenuanti da ottenere (se penso al tutorial su Wish You Were Here mi viene già male)....
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Re: The Rick Wright Tone - Meddle
by carlitos » Tue Sep 21, 2010 9:22 am
Paga wrote:La percussione seconda in tecnica organaria viene chiamata 4' perché per ottenerla alla giusta altezza si usa una canna lunga 4 piedi
Eggià perché il suono va un'ottava sopra la 8', tutto torna adesso ;)
Paga wrote:Poi naturalmente Wright ci ha abituati a suoni estenuanti da ottenere (se penso al tutorial su Wish You Were Here mi viene già male)....
Preferenze per il prossimo disco?
Facciamo Wish You Where Here?

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Re: The Rick Wright Tone - Meddle
by GioMas » Tue Sep 21, 2010 9:57 am
siiii..Wish sarebbe perfetto
eheh
penso sarà una faticaccia

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Re: The Rick Wright Tone - Meddle
by Paga » Tue Sep 21, 2010 10:23 am
Ok leviamoci sto dente, prossima puntata Wish You Were Here.... Mò lo vado a ripassare 

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