Potremmo Cominciare da sinistra a destra ma direi che questo confonderebbe notevolmente le idee(Ma chi ha disegnato questo Flow Chart?!?!?!


Al centro del disegno troviamo la tabella parametri dei due DCO, Digitally Controlled Oscillator, nodo intorno al quale si è aperta la discussione sul confine tra Analogico e Digitale. I DCO sono normali oscillatori analogici, dove una parte del circuito risuona tramite dei condensatori o induttori, e un'altra parte attiva(Che fornisce energia) gli da il gas per far si che questa oscillazione non si smorzi. Al contrario dei VCO però qui la frequenza di oscillazione non è controllata da un voltaggio continuo, che va ad influire sul valore della capacità di un condensatore, ma da una tensione "digitale", cioè da un valore numerico tradotto in voltaggio.(Sei vedano tutte le discussioni fatte in merito a "Segnale Analogico, Segnale Digitale" qui)
Questo, come il grand Gattobus ci spiegava nell'altro post, rende il controllo delle frequenze di oscllazione molto più preciso, rendendo il nostro suono quindi più tagliente, e nel caso dei DCO del Bit One a parere mio anche un po' plasticoso.

Di seguito nella catena di routing troviamo il nostro VCF, Voltage Controlled Filter che è un classico filtro analogico passa basso, in cui la frequenza che noi scegliamo come frequenza di taglio viene controllata per mezzo di un voltaggio continuo. Il filtro può diventare passa alto con la funzione Invert e possiamo settare i classici parametri di frequenza, risonanza, inviluppo e Keyboard Tracking.
Stessa cosa dicasi per il VCA, Voltage Controlled Amplifier che ci permette di settare l'inviluppo di ampiezza del nostro segnale, non conosco le caratteristiche del circuito in questione ma è sempre un segnale analogico di voltaggio che setta il guadagno istante per istante dell'amplificatore.
A Sinistra troviamo il primo LFO cioè un Low Frequency Oscillator che altro non è che un oscilaltore in cui le frequenze di oscillazione sono solitamente centrate intorno a 1 o 2 Hertz, da cui i vari parametri per settarne la forma d'onda, l'ampiezza dell'oscillazione (Depth), la Frequenza (Rate) e quanto questo LFO dovrà controllare i vari altri blocchi del nostro Synth (Gli oscillatori, il filtro, l'amplificatore). Il parametro Delay dovrebbe fornire il tempo di ritardo che intercorre tra il triggering del tasto all'inizio dell'oscillazione.
Il secondo LFO è identico e lo troviamo nel nostro bizzarro "routing" dalla parte opposta del disegno.
Spero che Daniele sia d'accordo con me nella descrizione dei vari parametri, di non aver scritto troppe boiate e di non avervi annoiato con la mia solita logorrea!


