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Synthonia • Analog rack, parliamone

Analog rack, parliamone

Tutto quello che non ha tastiera.....

Re: Analog rack, parliamone

Postby Paga » Thu Jun 14, 2012 9:30 am

Caligari wrote:Sul rack non sono molto d'accordo: alla fine anche col JP ho notato che non intervengo tantissimo sui pot quando suono dal vivo: tendo a smanettare per dei mesi a casa, poi salvo tutto sul ribbon e via! Diciamo che quando posso controllare LFO, cutoff, resonance, eventualmente l'intonazione del secondo osc in sync sono contento (e posso fare tutto ciò dalla master).
Altra cosa, se volessi buttarmi in una live session di smanettamento penso che lo collegherei alla meravigliosa interfaccia hardware del JP usando quest'ultimo come master, dato che mi pare di aver capito che il Pulse è già 100% midi : Yahooo :
E... no, un migliaio di euri per un altro VA proprio non li voglio spendere : Chessygrin :


Attenzione! Controllare un analogico da una master vuol dire convertire in MIDI i valori di controllo con il risultato di avere il filtro che chiude a "scalini", che poi sono i 127 valori midi. Quindi occhio! Il filtro nell'analogico va smanettato SUL POTENZIOMETRO, proprio per avere un'escursione continua e non quantizzata!
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Re: Analog rack, parliamone

Postby Caligari » Thu Jun 14, 2012 10:10 am

Paga wrote:
Caligari wrote:Sul rack non sono molto d'accordo: alla fine anche col JP ho notato che non intervengo tantissimo sui pot quando suono dal vivo: tendo a smanettare per dei mesi a casa, poi salvo tutto sul ribbon e via! Diciamo che quando posso controllare LFO, cutoff, resonance, eventualmente l'intonazione del secondo osc in sync sono contento (e posso fare tutto ciò dalla master).
Altra cosa, se volessi buttarmi in una live session di smanettamento penso che lo collegherei alla meravigliosa interfaccia hardware del JP usando quest'ultimo come master, dato che mi pare di aver capito che il Pulse è già 100% midi : Yahooo :
E... no, un migliaio di euri per un altro VA proprio non li voglio spendere : Chessygrin :


Attenzione! Controllare un analogico da una master vuol dire convertire in MIDI i valori di controllo con il risultato di avere il filtro che chiude a "scalini", che poi sono i 127 valori midi. Quindi occhio! Il filtro nell'analogico va smanettato SUL POTENZIOMETRO, proprio per avere un'escursione continua e non quantizzata!


Lo sapevo, è un compromesso che devo accettare se voglio i preset, se ci fai caso non ho mai espresso la necessità di avere l'escursione autentica di un analogico (anche perché non mi risulta sia possibile, eccezion fatta -correggetemi se sbaglio- per il Phatty) : Thumbup :
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Re: Analog rack, parliamone

Postby Leonardo » Thu Jun 14, 2012 10:12 am

Ago wrote:Io ho notato che il mio LP non ha tutta l'estensione delle note accordata alla perfezione, si sente qualcosa che non va solo se sali o scendi di ottave con i pulsanti: più la nota è bassa più cala, più è alta più è crescente.
Ripeto, lo senti solo quando usi i pulsanti di ottava, perchè nelle 3 ottave "centrali" (pulsanti spenti, per capirci) all'orecchio umano è tutto accordato (anche se il mio accordatore non è d'accordo...)

Riguardo il risentire della temperatura e dell'umidità, io penso "bella menata!!"... guarda te se nel 2012 dei circuiti elettrici devono essere tanto instabili : WallBash :
Ho già detto che dopo un mese che è arrivato in casa mia, il secondo oscillatore si è alzato di quasi un semitono, e non vuole sentirne di tornare a posto con ogni tipo di calibrazione?
Ciò significa che per tenerlo accordato devo tenerlo sul led a sx del centrale, e passi questa cosa... ma mi ha rovinato tutti i presets : Andry :

Insomma, non essendo un Martin Gore che ogni giorno vende e compra camionate di sintetizzatori, penso che la mia avventura nell'analogico si fermerà per un po'...

Anche a me era successo, ma poi riusandolo e risuonandolo spesso è passato. Soffriva un pò di solitudine poverello : Lol : : Lol :
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Re: Analog rack, parliamone

Postby fabio » Thu Jun 14, 2012 10:14 am

il mio comunque non si scorda, ha solo bisogno di riscaldarsi un po' sopratutto in inverno ma dopo 10 minuti è perfetto.
Il problema è che se la corrente non è continua i valori del potenziomento impazziscono...roba da poco proprio eh : Fuck You :
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Re: Analog rack, parliamone

Postby Leonardo » Thu Jun 14, 2012 10:17 am

fabio wrote:il mio comunque non si scorda, ha solo bisogno di riscaldarsi un po' sopratutto in inverno ma dopo 10 minuti è perfetto.
Il problema è che se la corrente non è continua i valori del potenziomento impazziscono...roba da poco proprio eh : Fuck You :

motivo per cui ho comprato uno stabilizzatore/UPS : Thumbup :
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Re: Analog rack, parliamone

Postby JM! » Thu Jun 14, 2012 10:46 am

Caligari wrote:non ho mai espresso la necessità di avere l'escursione autentica di un analogico (anche perché non mi risulta sia possibile, eccezion fatta -correggetemi se sbaglio- per il Phatty) : Thumbup :


Esiste una versione del Pulse - la Plus - interfacciabile CV/Gate. Al di là delle difficoltà di reperimento e del costo maggiore, si tratta poi di attrezzarsi per inviare i voltaggi del caso; se è vero che Akai - mi pare - ha messo in commercio una master CV/Gate, è anche vero che complessivamente il gioco non mi sembra valere la candela.

Ciao!
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Re: Analog rack, parliamone

Postby LuciusDeRais » Thu Jun 14, 2012 12:34 pm

Sarò abituato bene, ma i VA che ho provato andavano tutti in autooscillazione, e in funzione del filtro che usi ti da anche gli altri comportamenti, ovvero, ad esempio, la riduzione molto evidente del segnale in ingresso nel caso del quattro poli. In ogni caso mi sembra un po' eccessivo parlare di problemi di quantizzazione sui potenziometri, alla fine sono 127 "quanti" e credo che siano più che sufficienti per faticare molto se si vuole apprezzare il singolo scalino.
Per quanto riguarda l'editabilità, alla fine quello che è importante più che la differenza tra analogico e digitale è il numero di controlli che si hanno sotto mano. Se sai cosa fare e hai una master buona e settata bene, in venti secondi fai quello che vuoi anche sui sintetizzatori freeware che trovi in rete.
"Chi dice che l'arte non deve propagandare dottrine si riferisce di solito a dottrine contrarie alle sue."
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Re: Analog rack, parliamone

Postby JM! » Thu Jun 14, 2012 2:26 pm

LuciusDeRais wrote:in funzione del filtro che usi ti da anche gli altri comportamenti, ovvero, ad esempio, la riduzione molto evidente del segnale in ingresso nel caso del quattro poli


Attenzione, però: la riduzione del segnale quale fenomeno correlato alla risonanza non dipende necessariamente dalla pendenza del filtro, ma dall'architettura complessiva di esso. Alla base dell'equivoco c'è, sostanzialmente, l'affermazione commerciale del filtro passabasso ladder di Moog, IL filtro LPF a 4 poli (24 db/oct)... il quale annovera fra le sue caratteristiche, appunto, la relazione inversa fra ampiezza e risonanza. Altri filtri, pure a parità di pendenza, manifestano comportamenti più o meno diversi: così, alla spicciolata, penso a quello del mio Bassman, di derivazione MFB : Walkman :

(A latere, una considerazione sull'Ultranova: non male l'idea di dotare il filtro non solo dei canonici cutoff e Q, ma anche - di fatto - della relazione Q/ampiezza : book : ).

In ogni caso mi sembra un po' eccessivo parlare di problemi di quantizzazione sui potenziometri, alla fine sono 127 "quanti" e credo che siano più che sufficienti per faticare molto se si vuole apprezzare il singolo scalino


Se non si modula il filtro nessun problema, evidentemente. Se lo si modula veloce... nessun problema. Se lo si modula moooolto lentamente... con un po' di attenzione ci si può pure fare caso.

Ciao!
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Re: Analog rack, parliamone

Postby LuciusDeRais » Thu Jun 14, 2012 3:25 pm

Ovviamente dipende da come viene realizzata la resonance, anche se, che io sappia, l'abbattimento delle frequenze lontane da quella di taglio se aumenta il q è inevitabile, ed è dovuta allo sfasamento di queste dato proprio dal filtro.

Questa sera provo a modulare lentissimamente e ti dico con che facilità riesco ad apprezzare i salti.
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Re: Analog rack, parliamone

Postby JM! » Thu Jun 14, 2012 3:41 pm

LuciusDeRais wrote:Ovviamente dipende da come viene realizzata la resonance, anche se, che io sappia, l'abbattimento delle frequenze lontane da quella di taglio se aumenta il q è inevitabile, ed è dovuta allo sfasamento di queste dato proprio dal filtro.


Il fenomeno è fisiologico, sì: la progettazione del filtro aiuta a contenerlo o meno, rispondendo a scelte non soltanto progettuali ma anche estetiche. Penso al filtro Steiner-Parker implementato nel Minibrute di Arturia, per esempio.

Questa sera provo a modulare lentissimamente e ti dico con che facilità riesco ad apprezzare i salti.


Ottimo : Wink :

Ciao!
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