
Il DX7 Yamaha è stato il primo sintetizzatore interamente digitale in commercio, basato sulla Sintesi FM (in realtà una modulazione di fase e non di frequenza), concepito da John Chowning e commercializzato tra il 1982 ed il 1986, con una versione successiva nota come DX7II, dotata in una versione di floppy, tra il 1987 ed il 1989.
Lo strumento possiede:
6 oscillatori (definiti operatori)
1 LFO sinusoidale
6 generatori d'inviluppo ADSHR
È monotimbrico con un DAC a 13 bit BA9221 (nella serie del dicembre 1985)
La tastiera a 61 note ha la sensibilità alla velocità ed aftertouch controllata da un microcontrollore 6305 aggiuntivo
È possibile programmare la sensibilità alla velocità in modo lineare (come gli strumenti acustici) o logaritmico per essere più adatta alla sensibilità uditiva
Piccolo display di 2 linee da 16 caratteri alfanumerici
2 rotelle per la tonalità e per l'effetto
32 patches di memoria per le sonorità preprogrammate, a cui si aggiungono quelle su cartridge contentente una EPROM 27(c)256 programmata dallo strumento stesso
Porta MIDI priva della funzione OMNI, ancora non adottata all'epoca e con risposta alla velocità col livello massino a 99 nonostante il limite MIDI sia 127
I 2 integrati di sintesi,nella serie del Dicembre 1985, sono:YM2128 ed YM2129, il microcontrollore principale è il 6303 e sulla piastra di alimentazione di rete non ci sono protezioni contro le scosse a 220 V
La versione da rack dello strumento è denominata TX7
http://www.thedx7.co.uk/TX7Composite1280.jpg
Con i suoi 14.6 kg lo strumento non brilla certo per portatilità, ed alcuni possessori hanno avuto la sorpresa di rovinare i supporti, specialmente se hanno usato il DX7 come tastiera superiore, mentre i supporti normali e quelli di qualità ondeggiano molto
TUTTO PRESO da WIKI ;)