Così preso un po' dalla noia ho deciso di rimettermi un po' in gioco sul forum e se Dio vuole magari sarà la volta buona che mi metto a partecipare un po' più attivamente. Bando alle ciance; ecco il mio setup che userò in live con la mia band (http://www.myspace.com/haabcycle... scusate la piccola self promotion...). Mi scuso fin da subito per la lunghezza del post

Prima di tutto devo dire di aver abbandonato totalmente il virtuosismo a favore della ricerca del suono, per cui ho cercato di integrare nel mio setup sintetizzatori dal suono e dalle caratteristiche più differenti, ma che non cozzassero tra loro (com'è successo in passato con un Clavia NL2X che per quanto sia un ottimo synth non trovava assolutamente uno spazio adeguato nelle sonorità che ricercavo; o il Blofeld che stava diventando un tappabuchi spara pad o arpeggiatori; o ancora il DSI Evolver che per quanto suonasse bene nel mix e mi fornisse uno step sequencer, non veniva utilizzato in più di un paio di pezzi...).
Sono così approdato a questa soluzione:

K2661 che uso sia da master (assegnando ai vari setup le sequenze con i relativi tempi delle canzoni per triggerare arpeggiatori e delay degli altri synth) che da motore sonoro per suoni disparati ma non molto studiati: pianoforti con riverberi particolari, piani elettrici, ma sopratutto per i lead (di solito messi in layer con leads di altri synth che suonano all'unisono).

Segue il rack (vista la scarsa profondità dei suoi "abitanti" ho deciso per l'utilizzo poco ortodosso in verticale, sulle rotaie dedicate al mixer: il risultato è un rack da 6 unità dove ci son montati synth e altro che avrebbero richiesto molte unità in più).
I synth installati sono due: un Virus B che svolge gran parte del lavoro, gran parte dei pad arriva da lui, ma non lo risparmio nemmeno su lead e synth (a volte con arpeggiatore)... e chi più ne ha più ne metta. Se il K2661 costituisce l'ossatura, direi che il Virus può essere paragonato ai muscoli del sistema...
Il V-Synth XT copre invece tutte le sonorità non riproducibili dal Virus, suoni dal carattere più moderno e freddo, e chi ce l'ha sa bene di cosa parlo... per sperimentare e giocare con i suoni non c'è niente di meglio di questo giocattolo. Dai lead agli arpeggiatori più acidi, a campioni stravolti di cui è rimasto veramente poco del suono originale... in più il touch screen mi fornisce la possibilità di staccarmi un po' dal K2661 come controller, così almeno la mente si svaga un po' dal dover pensare quale slider è stato assegnato a quale controllo...
Nel rack figurano anche una patch audio per portare sul frontale tutte le connessioni ai due synth, una ciabatta per la loro alimentazione e l'alimentazione del K2661, e un mixerino behringer che NON uso se non a prove in modo da non dovermi portare il secondo rack con Mixer e Compressore di cui parlerò più avanti.

Fuori dal rack è arrivato il nuovo M3 Modulo che ancora non ha trovato il suo vero posto (fisicamente parlando) finchè non mi decido ad acquistare un cavalletto come si deve.
Ha trovato un posto nel setup per quanto riguarda il suono però... e la facilità e rapidità di utilizzo lo rendono un po' un secondo centro del mio setup. La versatilità del modulo è ben conosciuta, per cui non starò a dilungarmi troppo. Le sonorità che copre nel mio setup variano dai Pad a strumenti etnici, passando per lead, sessioni di violini e percussivi (Dio Benedica La Drum Track di cui odiavo lo stesso concetto fino a qualche anno fa). Il karma che reputavo del tutto inutile ha subito trovato posto per creare dei suoni sempre in evoluzione, utilissimi alla nuova piega sonora presa dalla band... Presto arriverà anche la piccola espansione Radias che dovrebbe regalarmi belle soddisfazioni per creare pad ancora più complessi e suoni che possano integrare quelli del V-Synth XT, ma non avendola non posso ancora dire niente a riguardo...

Da ultimo c'è un secondo Rack da due unità in cui ci sono installati un mixer di linea (un vecchio ma ottimo Roland) e un piccolo compressore DBX che in live mi permette di schiacciare la dinamica eccessiva data dal setup permettendomi di esser sempre presente ma mai fastidioso nel mix finale della band. Per quanto sia certosina la programmazione di tutti i volumi e dei vari suoni infatti, vuoi per i volumi del chitarrista che variano tantissimo in dinamica (anche lui è alla costante ricerca di sonorità particolari che a volte andrebbero ad interferire totalmente con le mie) vuoi per il cambio d'ambiente da sala prove a live, il compressore aiuta a limare ogni eventuale problema di mix finale, una vera manna che consiglio a chiunque utilizzi molte patches nel suo repertorio.
chiedo umilmente scusa per le foto di qualità infima scattate con il cellulare... ma è sempre bello colorare un po' i post lunghi e noiosi :-P
Detto questo... sono felicissimo di poter rispondere a qualsiasi domanda, anzi fatene così son sicuro di non scomparire di nuovo nell'ombra (anche se vi seguo sempre...
Saluti, Lorenzo