Ciao!!
Io ho cominciato ad insegnare da Settembre, e fra i miei ragazzi c'è anche un quattordicenne.
Quello che ti consiglio di fare (perchè lo hanno fatto con me, e se sono ancora qui

ha funzionato) è non spiombarlo con tecnica, tecnica, solfeggio, tecnica, solfeggio, solfeggio...
Comincia dicendogli proprio DUE cose di teoria, quelle essenziali che lo possano aiutare a muovere i primi passi di fronte alle note. Via via che troverete qualcosa di nuovo glielo spiegherai. E comincia da subito a farlo suonare, cercando di stimolarlo facendogli raggiungere qualche piccolo risultato già dalla seconda\terza lezione. Di aiuto ti può essere il Beyer, che è un metodo davvero valido, magari aggiungendoci qualche piccolo esercizio della Czernyana, che sono molto carini e danno anche diverse soddisfazioni fin da subito. Intanto, naturalmente, qualche piccolo solfeggio, qualche esercizio di scrittura note, ma non troppo, solo per fargli superare le difficoltà inevitabili che può avere alle prime letture. Quando avrà acquistato un pò di dimestichezza in più, comincia col fargli studiare qualche pezzo che piace a lui, magari semplicemente con melodia ed accordi, stile chitarra, oppure qualche pezzo facile del repertorio classico, se guardi su internet ne trovi a vagonate. Solo dopo un pò, quando vedi che comunque si appassiona e gli piace, comincia con la tecnica pura delle scale, arpeggi, solfeggi ecc...ma sempre in modo che non vengano MAI prima della musica...
Può essere un metodo poco ortodosso di insegnare a suonare, e sicuramente molti insegnanti inorridirebbero, ma io ti dico come l'hanno fatto imparare a me, e cioè prima facendomi vedere i lati positivi dell' imparare a suonare (e di conseguenza facendomi innamorare del pianoforte) e poi quelli più negativi. Ora magari una scala la so fare peggio di molti altri, ma ho la passione necessaria per non farmi pesare il suo studio...
Io è questo che cercherei di far passare
