by Starscream » Mon May 20, 2013 4:51 pm
Premetto che io non ho mai usato una workstation live, quindi il mio giudizio sarà giocoforza parziale.
Suono attualmente in un gruppo in cui cerchiamo di fare musica di indirizzo elettronico e io mi occupo della parte propriamente elettronica.
Suono tranquillamente con i vst live, caricati all'interno di una DAW e usando dei controller midi per comandarli.
Non mi trovo male però devi considerare che mentre una workstation è un po' più "chiavi in mano" e hai molti preset per più o meno ogni tipo di suono (archi, lead, chitarre, pianoforti e chi più ne ha più ne metta) i vst sono, di solito, più specialisti. In più devi organizzarti bene i controller midi, e anche quello porta via un bel po' di tempo. Se suoni live devi considerare che se, per esempio, ti organizzi con un file diverso per canzone, i caricamenti possono essere lunghetti, mentre nelle workstation il passaggio tra un suono ed un altro se non è immediato poco ci manca. Io sto cercando di ovviare tenendo tutto quello che mi serve in un unico file.
Altro problema che devi prendere in considerazione è che devi tenere il setup più possibile leggero, nel senso che non puoi caricare tutti i vst che vuoi, il processore ha un limite, e spesso è bene mantenersi bassi per evitare che si sovraccarichi all'improvviso. Di solito cerco di tenermi sotto il 50 % di carico sul processore, ma più basso è meglio è. Inoltre cerco di campionare i suoni che so non avrò bisogno di modificare dal vivo.
Spesso si dice che i vst live non escono, non si sentono bene, non bucano il mix.
Devo ammettere che purtroppo un po' è vero, però ci si può porre rimedio operando con compressori, filtri ed equalizzatori all'interno della DAW. Così facendo io riesco a farmi sentire bene da tutti.
Detta così sembra che ci siano sono problemi da affrontare e certo come setup è più complesso da gestire che con una singola tastiera., :D
Però d'altro canto sul versante vst trovi moltissime cose che non trovi nelle workstation. Lo Zebra 2 da te citato, per esempio, è secondo me uno dei sintetizzatori più interessanti e versatili degli ultimi anni, con caratteristiche che non ritroverai su nessuna workstation. Per certi suoni per esempio, massive è d'obbligo.
Diciamo che in generale se le tue necessità sonore sono "standard" il passaggio ai vst non ti porta niente di eclatantemente vantaggioso.
Se invece sei più sul versante elettronico/sperimentale (qualunque cosa voglia dire) l'utilizzo di vst è una cosa sensata.
P.S.
non scordiamoci: anche i vst costano, e alcuni costano veramente tanto. Però, se per una workstation top della gamma vado a spendere 3000€ in soluzione unica per avere cose che magari neanche userò, con i vst potrò scegliere più accuratamente e dilazionare l'acquisto nel tempo.
P.P.S.
va da sè che bisognerà avere un computer che sopporti tutto questo, quindi, anche se non un MAC, un pc pulito, tenuto bene (niente robba crackata) e sufficientemente potente (orientativamente direi i5 con >= 4gb di RAM).
Set up:
Korg R3 - Korg Kaossillator - Korg Electribe-R mk II - Akai MPC 500 - Boss RC-2 - Ibanez S320 - Boss ME-50 - Proco Rat - Roland Micro Cube
Mi scuso anticipatamente se nei miei post possa essere presente un surplus non necessario di faccine.
:D