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Synthonia • All'inizio fu il Moog.....

All'inizio fu il Moog.....

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All'inizio fu il Moog.....

Postby kaiman » Wed Feb 13, 2008 9:05 am

All'inizio fu il Moog, per opera del suo omonimo inventore (Bob Moog).Cosi' si potrebbe cominciare la "bibbia" del sintetizzatore, prendendo in considerazione il primo vero prodotto che e' uscito dal concetto di strumento sperimentale per diffondersi nella musica moderna.

Certamente prima del Moog c'era altro, il concetto di sintetizzatore risale a molti decenni prima, cosi' come e' risaputo che prima dell'uomo c'erano i dinosauri, il Neanderthal eccetera anche se la bibbia non ne parla, ma il Moog per antonomasia e' stato il primo sintetizzatore che ha raggiunto la massima popolarita' nel mondo della musica.

Era talmente popolare che ogni oggetto simile veniva impropriamente chiamato Moog, e quando nei concerti o in tv veniva annunciato il tastierista (prima del synth prevalentemente organista) si diceva "al : Moog ...(segue il nome) .

Una parte di quella storia e' rimasta scolpita nella pietra miliare della musica anche ai giorni nostri, ed e' diventata mito per "quelli degli anni 70" ma anche e soprattutto per i piu' giovani.

Quella storia si chiama Moog Modular : un grosso e meraviglioso armadio fatto di potenziometri, connettori levette e cavi, talmente bello e complesso che e’ come una Ferrari : molti la vorrebbero, ma forse pochi la saprebbero guidare come andrebbe guidata, e pochissimi potrebbero permettersi di averne uno.
Quell'oggetto ha reso celebri personaggi come Keith Emerson (che tutt'oggi lo porta con se) ed e' stato immortalato in Cult movie anni 70 come "il fantasma del palcoscenico" (Phantom of paradise).

Ma il massimo successo in termini storici lo ha avuto il piu' portatile ed abbordabile "minimoog", strumento davvero compatto per l'epoca e particolarmente apprezzato per la sua sonorita' molto "spessa" che ha caretterizzato un intera era musicale, ed ancor oggi risulta molto ricercato in numerose produzioni discografiche, ed e' strumento irrinunciabile per molti musicisti live.


Basta citare il famoso “solo” di “impressioni di settembre” (PFM) per ritrovarsi nella memoria il sound caratteristico del Minimoog.

Racconta lo stesso Franz Di Cioccio (http://www.pfmpfm.it),
"Impressioni di Settembre" venne composto sulla base di una intuizione fantastica di Franco: era la prima canzone che non aveva il classico ritornello. Mi correggo: il ritornello c'era, ma era suonato, non cantato. Quell'inciso era talmente bello che ci sembrava di non avere a disposizione lo strumento adatto per farlo. Provammo con il flauto, ma non aveva la forza evocativa, lo facemmo con la chitarra, ma era troppo normale. Mancava lo strumento ma questo strumento esisteva. Lo avevamo sentito in un disco di Emerson Like & Palmer che si chiamava "Luky man". Era uno strumento dalle sonorità nuove, simili a quelle delle tastiere e dei fiati. Sapeva di terra, di cielo, di mare e di tutte queste cose insieme. Ci informammo e venimmo a sapere che lo importava la ditta Monzino. Si chiamava Moog, dal nome del suo inventore ed era composto da tre oscillatori che creavano delle onde da mescolare insieme. Potevi giocare con delle manopole e creare il tuo suono. Potevi farlo più acuto, più morbido, come volevi: poteva sembrare una sega, un clarino, un ottavino... poteva sembrare tante cose ma era comunque sfacciatamente sintetico e tremendamente bello e affascinante, perché ti scuoteva. Era la prima volta che si sentiva un suono sintetico e ci entusiasmò.
Come nelle migliori fiabe, arrivò un colpo di fortuna. Incontrammo il Signor Monzino quasi per caso, alla "Mostra dello strumento" del 1971. Aveva con se un prototipo di Moog, il secondo, perché fino a quel momento lo possedeva solo Keith Emerson, che lo aveva ricevuto dal signor Moog in persona. Al solo pensarci sospiravamo di sconforto: giocavamo ad armi veramente impari. Così guardavamo estasiati il Moog dei nostri sogni - un modello portatile - convinti che fosse proprio quello che ci serviva. "Quanto costa?" chiedo a Monzino. Costava uno sfracello e mezzo. E noi uno sfracello e mezzo non ce l'avevamo. Ancora una volta riappare l'abruzzese che c'è in me e dico a Monzino: "Guarda, io penso che questo strumento potrebbe veramente dare una svolta alla musica italiana. Dallo a noi e ne venderai almeno dieci". Non so come, ma Monzino ci diede il moog. Con il suo suono incidemmo Impressioni di Settembre. Uscì il disco e fu un botto pazzesco. Era un suono nuovo, una novità per i sensi, una nuova creazione di immagini e suggestioni. Ci diede una marcia in più (oggi si direbbe un vantaggio competitivo) e ci fece conoscere come un gruppo originale, innovativo. Un vero gruppo di pop music. Il primo in Italia. Fu da questo successo che nacque l'idea di fare il primo LP.
Quanti Moog vendette Monzino? Molti più di dieci! "


Stando alla versione di Di Cioccio, “impressioni di settembre” fu il primo brano italiano suonato con il Minimoog.

Oggi il minimoog resta tra i sintetizzatori piu’ popolari della storia, e ne e’ dimostrazione l’enorme quantitativo di emulazioni presente sia nei sintetizzatori a campionamento, che in quelli virtuali (vedi arturia ecc.) VA eccetera, ma la richiesta sul mercato di tale strumento e’ stata tale che ha indotto lo stesso Bob Moog a farne una versione moderna (Voyager ecc.)
Il Voyager, pur conservando molti concetti dello strumento originale, adotta le tecnologie digitali solamente per il controllo del suono (preset ecc.), ma lascia praticamente intatta la struttura storica della generazione del suono Moog.

Forse l’ultima grande eredita’ (assieme a Little Phatty) lasciataci da Bob Moog prima della sua recente scomparsa.

Non importa che i nuovi Moog siano un po’ diversi dall’originale, un Moog e’ sempre un Moog, e basta farlo suonare un po’ per capire quanto sia suggestiva un esecuzione dove l’espressivita’ si articola su tre dimensioni (frequenza del suono, intensita’, morphing in tempo reale), e con l’inconfondibile voce creata dai componenti firmati Moog.

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Re: All'inizio fu il Moog.....

Postby Support Synthonia » Sat Oct 25, 2008 1:27 am

Approfitto di questa bellissima recensione del nostro KAIMAN (spero che un giorni ritorni tra noi), per riprendere qui a parlare di MOOG.

Il nostro MOOGER appunto, avrà il piacere di continuare il lavoro cominciato qui e ci farà una breve descrizione dei synth Moog storici.

Magari possiamo partire proprio da questa foto qui di seguito
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Re: All'inizio fu il Moog.....

Postby iratenax » Wed Nov 19, 2008 7:50 pm

Urka che storia...w il moog
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Re: All'inizio fu il Moog.....

Postby Lorans » Fri Mar 20, 2009 2:18 pm

Davvero ganzissimi Franz di Cioccio e la Pfm! Andai a sentirli con Carlitos e altra gente varia qui vicino a Bitritto, che esibizione! E che sonorità! : Chessygrin : fantastici =)
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