by Boniz » Thu Oct 07, 2010 8:38 pm
Parlerò quest'oggi di confronto tra modellazione fisica e campioni.
Quali differenze abbiamo?
I samples son i nostri soliti file, campionati anche nota per nota a un numero indecente di dinamiche diverse, che occupano un sacco di spazio nelle nostre tastiere. Vengono riprodotti in maniera fedele al campione, ovvero noi schiacciamo un tasto, ed ecco che il nostro campione assegnato a questo tasto suona, uguale al suono che noi abbiamo detto di suonare.
(le uniche differenze, se il segnale non è processato da fx, le abbiamo dai convertitori).
I samples, pianin pianino abbandoneranno la scena nel giro di tot anni (sta gia accadendo ora, pianin pianin pianin pianino).
Perchè?
Phisical modeling.
Cos'è la modellazione fisica?
La modellazione fisica è ricreare un suono attraverso un algoritmo, e non piu un sample.
Questo algoritmo (gli algoritmi P.M. sono una cosa veramente inguardabile a livello di compessità)
produrrà un suono, o "riprodurrà" un suono (sempre se è ben fatto).
Il sound designer dovrà calcolare alla perfezione come si comporta uno strumento per poterlo ricreare,
Spendendo veramente nulla a livello di uso della nostra DAW.
Nonostante, per ora, fare un algoritmo p.m. sia ben piu complesso di campionare, porterà a frutti enormi in futuro, quali la ricreazione perfetta di ogni singolo strumento.
Vi siete mai posti la domanda "perchè non si riesce ad emulare alla perfezione un pianoforte con i samples?"
Lasciando stare effetti di ambiente e EQ (solo per questo topic)
Per ricreare alla perfezione un pianoforte bisognerebbe avere campionate, tutte le possibili combinazioni di dinamica, note e tempi che si possan creare, perchè ogni nota, suonata mentre altre note stanno suonando, crea armoniche diverse in base a queste.
Il calcolo che avevo fatto, riporta che ci vorrebbero piu o meno 80 milioni degli attuali piu potenti computer messi in serie (se in serie potessero funzionare) per fare tutto cio.
Con la modellazione fisica invece noi abbiamo la possibilita di avere in toh, esagerando, 2 megabyte di algoritmo, un pianoforte.
E non credo passerà molto tempo prima che uscirà un qualsiasi tipo di aggeggio che riuscirà da solo, facendo suonare uno strumento, a creare gli algoritmi.
Fantascienza? Non credo proprio.
Saluti, Boniz