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Synthonia • Articolo: P.M. Vs Samples

Articolo: P.M. Vs Samples

Il nostro punto di vista
Forum rules In questo forum verranno inserite tutte le recensioni ufficiali prodotte dal Team di KS italia, alcune riprenderanno anche le VIDEO DEMO presenti sul canale Youtube.
Chi volesse produrre una recensione è liberissimo di farlo, ovviamente nn inserendo link a testi recensioni presenti altrove.

Articolo: P.M. Vs Samples

Postby Boniz » Thu Oct 07, 2010 8:38 pm

Parlerò quest'oggi di confronto tra modellazione fisica e campioni.
Quali differenze abbiamo?
I samples son i nostri soliti file, campionati anche nota per nota a un numero indecente di dinamiche diverse, che occupano un sacco di spazio nelle nostre tastiere. Vengono riprodotti in maniera fedele al campione, ovvero noi schiacciamo un tasto, ed ecco che il nostro campione assegnato a questo tasto suona, uguale al suono che noi abbiamo detto di suonare.
(le uniche differenze, se il segnale non è processato da fx, le abbiamo dai convertitori).
I samples, pianin pianino abbandoneranno la scena nel giro di tot anni (sta gia accadendo ora, pianin pianin pianin pianino).
Perchè?

Phisical modeling.
Cos'è la modellazione fisica?
La modellazione fisica è ricreare un suono attraverso un algoritmo, e non piu un sample.
Questo algoritmo (gli algoritmi P.M. sono una cosa veramente inguardabile a livello di compessità)
produrrà un suono, o "riprodurrà" un suono (sempre se è ben fatto).
Il sound designer dovrà calcolare alla perfezione come si comporta uno strumento per poterlo ricreare,
Spendendo veramente nulla a livello di uso della nostra DAW.

Nonostante, per ora, fare un algoritmo p.m. sia ben piu complesso di campionare, porterà a frutti enormi in futuro, quali la ricreazione perfetta di ogni singolo strumento.

Vi siete mai posti la domanda "perchè non si riesce ad emulare alla perfezione un pianoforte con i samples?"
Lasciando stare effetti di ambiente e EQ (solo per questo topic)

Per ricreare alla perfezione un pianoforte bisognerebbe avere campionate, tutte le possibili combinazioni di dinamica, note e tempi che si possan creare, perchè ogni nota, suonata mentre altre note stanno suonando, crea armoniche diverse in base a queste.
Il calcolo che avevo fatto, riporta che ci vorrebbero piu o meno 80 milioni degli attuali piu potenti computer messi in serie (se in serie potessero funzionare) per fare tutto cio.

Con la modellazione fisica invece noi abbiamo la possibilita di avere in toh, esagerando, 2 megabyte di algoritmo, un pianoforte.

E non credo passerà molto tempo prima che uscirà un qualsiasi tipo di aggeggio che riuscirà da solo, facendo suonare uno strumento, a creare gli algoritmi.
Fantascienza? Non credo proprio.

Saluti, Boniz
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Re: Articolo: P.M. Vs Samples

Postby Support Synthonia » Thu Oct 07, 2010 9:41 pm

come sempre la sezione giusta per gli articoli è quella RECENSIONI E ARTICOLI S4K TEAM...

in sostanza questa sezione è il redazionale che andrò a fare su KS ;)

ottimo lavoro come sempre caro BONIZ ;)
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Re: Articolo: P.M. Vs Samples

Postby Boniz » Thu Oct 07, 2010 9:59 pm

Sion Aries wrote:come sempre la sezione giusta per gli articoli è quella RECENSIONI E ARTICOLI S4K TEAM...

in sostanza questa sezione è il redazionale che andrò a fare su KS ;)

ottimo lavoro come sempre caro BONIZ ;)


Al momento tra lavoro in studio e questo famigerato DMGS ho veramente poco tempo,
ma quando posso essere d'aiuto e tempo ne ho, qualcosina scrivo xD
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Re: Articolo: P.M. Vs Samples

Postby stefaneto » Fri Oct 08, 2010 8:26 am

Grazie per l'articolo! Io sono sempre stato affascinato dalla sintesi a modelli fisici, riesce a dare un dinamismo che il sample non riesce a dare. L'ho sempre notato sopratutto nella resa degli strumenti a fiato nella scheda plg vl della yamaha. Tra l'altro credo che tutti i VA siano a modelli fisici (infatti penso riproducano tramite formule il comportamento di un sintetizzatore analogico).
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Re: Articolo: P.M. Vs Samples

Postby Abierto » Fri Oct 08, 2010 11:42 am

stefaneto wrote:Grazie per l'articolo! Io sono sempre stato affascinato dalla sintesi a modelli fisici, riesce a dare un dinamismo che il sample non riesce a dare. L'ho sempre notato sopratutto nella resa degli strumenti a fiato nella scheda plg vl della yamaha. Tra l'altro credo che tutti i VA siano a modelli fisici (infatti penso riproducano tramite formule il comportamento di un sintetizzatore analogico).

credo anch'io, infatti si chiamano a modelli analogici :)
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Re: Articolo: P.M. Vs Samples

Postby JM! » Fri Oct 08, 2010 3:24 pm

stefaneto wrote:L'ho sempre notato sopratutto nella resa degli strumenti a fiato nella scheda plg vl della yamaha


Che tra l'altro è capace di mooooooooooooooolto di più che non strumenti a fiato. Provare - via editor, s'intende - per credere : Wink :

Tra l'altro credo che tutti i VA siano a modelli fisici (infatti penso riproducano tramite formule il comportamento di un sintetizzatore analogico).


Credi bene. In effetti un VA si pavona del fatto che idealmente, per mezzo di modelli matematici, date le opportune sollecitazioni (= esecuzione e programmazione) è in grado di restituire lo stesso comportamento - e le stesse interazioni fra componenti - di un sintetizzatore analogico.

Ora, evidentemente: la teoria è una cosa, la pratica è un'altra. Ci sono virtual analog che suonano più spenti di un rompler. La regola, oggi come oggi, è quella di sempre: calcolo preciso delle proprie esigenze + orecchie aperte.

Ciao!
Jacopo
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Re: Articolo: P.M. Vs Samples

Postby stefaneto » Fri Oct 08, 2010 5:14 pm

Eh Jacopo me ne sono reso conto delle potenzialità di quella scheda plg... tramite l'editor si creano delle follie mai sentite, ibridi tra suoni naturali e altre cose inspiegabili ahah!
Il problema della modellazione fisica secondo me è che chi crea la macchina (o il vst) deve avere capacità alquanto superiori a livello di conoscenza di matematica e fisica in confronto a chi crea un rompler. Ecco perchè ancora non è stata sfruttata appieno.
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