Inserisco questa bella recensione su questi 2 microfoni del mio amico Francesco Cotardo.
E' un grande esperto di Studio e Home recording che presto collaborerà con noi sul prossimo portale.
Questi 2 microfoni hanno già qualche anno ma potrebbe essere comunque interessante leggere questa recensione
Behringer C1CARATTERISTICHE TECNICHEChissà quante volte spulciando tra i vari listini dei negozi on line ci siamo imbattuti in questi piccoli campioni da pochi spiccioli e la tentazione di comprarli per “farsi” un parco microfoni con pochi euro è tanta. Esattamente quello che è successo a me; infatti li ho presi entrambi. In particolare il C1
nonostante sia un prodotto economico, è un microfono a condensatore a largo diaframma con un diagramma cardiode, in grado di offrire una risposta in frequenza piatta, con una buona ( inaspettatamente buona direi) trasparenza audio con circuito d'ingresso FET senza trasformatore a basso rumore. L'uscita XLR con contatti dorati inoltre garantisce una trasmissione priva di disturbi. Infine il trasduttore è dotato di un indicatore a LED per la phantom, supporto per asta e valigetta.
Scheda Tecnica C1• Principio di conversione: condensatore, membrana 16 mm
• Caratteristica direzionale: cardioide
• Connettore: rivestito in oro,
• connessione XLR bilanciata
• Fattore di trasmissione a vuoto: -33 ± 2 dBV (0 dBV = 1 V/Pa)
• Risposta in frequenza: 40 Hz - 20 kHz
• Livello limite di pressione sonora
• (1% THD @ 1 kHz): 136 dB
• Impedenza nominale: 100
• Impedenza terminale nom.: >1 k
• Alimentazione: +36 a +52 V
• Assorbimento di corrente: 2,5 mA
• Misure : cassa: 54 mm, lungh.: 169 mm
• Peso: circa 0,45 kg
IMPRESSIONI D’USOPerfetto arrivo in studio e collego il C1 sulla console (una vecchia PEAVEY 2400 24 canali in-line con meter bridge del 1990) che entra in una ECHO Layla 24 per la prova di rito. Al primo ascolto mi sembra che il behringer sia leggermente medioso… regolo il canale e faccio delle prove di posizionamento e subito noto un miglioramento; il suono prende presenza e aria (assolutamente non male per appena 50 euro) faccio registrare al chitarrista di turno un paio di brani semplici chitarra e voce il tutto ripreso dal solo C1. Il risultato è sin da subito buono soprattutto per la buona dinamica ottenuta senza particolari sforzi. Naturalmente va tenuto in mente che la caratteristica reniforme del trasduttore (ossia che il suono viene registrato soprattutto frontalmente) ci “obbliga” a posizionare con criterio il nostro C1 e quindi una sua non corretta collocazione può portare a risultati sgradevoli. (Regola base per ogni microfono e in particolare per questo). Questa nota non è assolutamente da prendere come un difetto ma come una caratteristica intrinseca del microfono stesso… Quindi no problem.
La prova è andata avanti microfonando voce, chitarra acustica e una chitarra elettrica direttamente dall’amplificatore; utilizzando oltre al peavey anche uno yamaha mg12/04 e uno chanel strip Joemeek Six Q. La Scheda audio utilizzata è sempre stata la mia fida Layla.
Senza dilungarmi troppo sulle varie prove effettuate posso sicuramente affermare che l’accoppiata vincente è stata con lo Yamaha mg. Joemeek è scuretto di impostazione mentre il peavey è molto hi fi come sonorità, forse i pre dello yamaha che sono abbastanza neutri hanno messo in luce le buone doti di questo microfono low cost senza farne uscire troppo i suoi piccoli difetti.
In conclusione posso affermare che lavora bene sulle voci (soprattutto femminili) e sulle chitarre acustiche. Soprattutto su queste ultime i risultati sono stati davvero buoni allineandosi con micro che costano anche un pelino in più. Anche con la voce il risultato è stato gradevole è soprattutto l’opposto rispetto alle prime impressioni di mediosità con una leggera enfatizzazione sulle alte e un pelo indietro sulle medie; quindi con una sonorità non molto corposa; caratteristica questa che può anche piacere secondo i gusti. (niente che cmq un buon equalizzatore software o hardware non possano risolvere). Inaspettatamente buono anche il risultato ottenuto come microfono per riprese di ambiente e quindi anche per fonti sonore distanti dalla capsula; infatti una caratteristica senz’altro positiva è proprio la sensibilità.
Cosa dirvi di più? Che per il prezzo richiesto non si può che essere favorevoli verso questi prodotti l’importante è valutarli senza preconcetti e nella fascia di prezzo di appartenenza (inutili quindi le affermazioni da “puristi” e soprattutto i paragoni con prodotti superiori …non ha senso…)
C1 rappresenta una buona scelta per un piccolo home studio low budget come unico microfono per registrare voci e/o chitarre, come microfono per riprese in esterno, o ancora per il podcasting. Lo trovate in tutti i negozi con una cifra che si aggira attorno ai 50 euro. Da provare.
Behringer C2CARATTERISTICHE TECNICHEI C2 rappresentano ancora di più il concetto esposto nell’introduzione: con 59 euro abbiamo una coppia di microfoni a condensatore per registrazioni stereo… pazzesco cosa si riesce a fare in Cina… Tornando a noi quindi i C2 vengono venduti in coppia e vantano buone caratteristiche tecniche simili al C1 membrana a parte. Nella scheda riportiamo i dati significativi.
Scheda Tecnica C2• Coppia di microfoni a condensatore a singola membrana
• trasduttore del gradiente di pressione con capsula a singola membrana da 0.71" polverizzata d'oro, montata su supporto antiurto
• risposta in frequenza ampia da 20 Hz a 20 KHz con boost di presenza
• capsula omnidirezionale
• alimentazione phantom a +48 V
• attenuazione d'ingresso e roll-off di bassa frequenza commutabile
• circuito d'ingresso FET senza trasformatore a rumore basso
• costruzione robusta con corpo di ottone placcato in nichel satinato consegnato in una robusta valigetta rigida con supporto a sospensione e dispositivo paravento
IMPRESSIONI D’USOIl particolare che mi giunge non appena tirati fuori dalla scatola è la qualità dei materiali che sembra essere più curata rispetto al C1; buona la dotazione oltre alla valigetta di trasporto abbiamo due cuffiette anti vento, un adattatore per collocare entrambi i trasduttori su di un’unica asta e due supporti per asta microfonica orientabili. L’aspetto esterno è gradevole e le dimensioni davvero mini ne fanno un ottimo prodotto da portarsi in giro… L’ultima nota prima di passare alle impressioni d’uso riguarda l’utilizzo pratico; tale consiglio è riportato anche sul manuale che cito testualmente: dopo l’accensione dell’alimentazione phantom i C2 necessitano di alcuni secondi per stabilizzarsi; ciò vuol dire che non saranno immediatamente utilizzabili concedeteli circa 5 sec prima di procedere con il normale uso.
La prova questa volta è stata effettuata in configurazione stereo su due canali del mixer yamaha MG 12 e con un singolo microfono utilizzando il pre joemeek sixq su voci, chitarre acustiche e come over head per batteria acustica.
Questa volta i pre non hanno influito più di tanto nel giudizio finale. Per quanto concerne le voci il risultato è stato contrastante per via della natura dei piccoli C2: la ripresa è risultata molto frizzante, con una spinta eccessiva sulle alte… il risultato migliora sfruttando l’effetto prossimità (ossia minore è la distanza tra la fonte è il trasduttore è maggiore è l’esaltazione delle basse) e inserendo il controllo di riduzione dei picchi (posizione ultima dal basso -10 db); Inoltre se necessario i due microfoni sono dotati di filtro low cut per la riduzione dei disturbi a bassa frequenza.
Ottima la performance con la chitarra acustica che viene riprodotta sempre in maniera ineccepibile per il costo dei due prodotti; regalando una registrazione fresca e molto naturale dell’intero range di frequenze che lo strumento occupa. Inoltre ci siamo divertiti a sperimentare diverse soluzioni registrando ad esempio con un microfono nella classica posizione a 15 cm dalla buca e un altro che riprendeva l’ambiente in posizione arretrata di circa 35 cm verso il manico. Le soluzioni sono infinite…
Con le percussioni e le batterie il comportamento è stato onesto senza infamia e senza lode. La caratteristica direzionale dei due trasduttori sarà apprezzata soprattutto in contesti di registrazione casalinga (di batterie ad esempio in un unico ambiente comune agli altri strumenti). Il risultato è stato comunque positivo soprattutto su alcune congas e come over head di un set yamaha utilizzato per l’occasione.
Concludo affermando che personalmente utilizzerei questi trasduttori sulle chitarre acustiche in particolare. Il suono non mi è dispiaciuto affatto soprattutto per un risultato molto naturale. Sulle voci sinceramente non li utilizzerei… con le percussioni e le batterie risultato ok.
Consigliati davvero come naturale accoppiata al C1 per “farsi” con appena un centinaio di euro un set di microfoni base per avventurarsi nel mondo della registrazione. Quindi sempre per l’home studio casalingo come scenario ideale ma anche come microfoni per riprese esterne in accoppiata anche a video camere digitali. Le dimensioni e la robustezza strizzano l’occhio ad applicazioni Live (anche se personalmente non utilizzerei mai un condensatore in un concerto)… In ultimo da provare, se per esempio registrata una take al volo di chitarra e voce, l’accoppiata C1 per la voce i due C2 per la chitarra.
Francesco Cotardo