Jimbo94 wrote:Ciao a tutti,sarei molto indirizzato a prendere questa testiera di cui ne ho sentito parlare bene..ma ora il mio piu grande dubbio è questo: gli organi.Io ho una yamaha psre303,c'è un effettivo salto di qualità oppure sono simili ? solo questo,magari qualcuno di voi ce l'ha,e saprebbe dirmi la qualità degli organi?Grazie in anticipo,perchè purtroppo non la posso provare allora voglio essere ben sicuro prima di fare un acquisto sbagliato,ah inoltre con questa macchina sarebbe possibile importare suoni dal pc?grazie a tutti!
Io ce l'ho.
Ti faccio una premessa: per avere degli organi veramente all'altezza occorre rivolgersi a cloni, strumenti cioè (anche virtuali) che emulano l'organo elettromeccanico con modelli fisici. Tanto per fare qualche nome in ordine sparso, e senza alcuna pretesa di essere completo, Roland VK7/8, Nord Electro, Crumar Mojo e tra i vst il mitico VB3 di Guido Scognamiglio (sul quale lo stesso Mojo è basato). Nord e Crumar sono considerati al top come emulazione (ognuno ha i suoi fans) ma sono anche piuttosto costosi rispetto al budget che avevi indicato in altri thread. Il software VB3 non è nemmeno costoso, ma presuppone l'uso di un PC o Mac collegato via MIDI ad una tastiera che funga da master e quasi sicuramente di una scheda audio a bassa latenza. VK7 e VK8 sono invece considerati in genere più "datati" e meno ben suonanti (anche se a me personalmente piacciono per certi generi) e allora, chiederai, perché li ho citati? Perché nella Juno-Di ci sono alcuni organi basati su forme d'onda campionate proprio dalla serie VK di Roland.
Juno-Di è un synth basato su forme d'onda campionate, appunto, e non puoi aggiungerne altre ma solo lavorare con combinazioni di quelle presenti in memoria, sulle quali puoi operare con filtri ed effetti vari. Con un po' di lavoro in realtà si possono ottenere buoni risultati, ma non puoi aspettarti il miracolo. Nei preset trovi comunque organi di tutti i tipi, da quelli distorti alla Deep Purple a quelli stile pop, a quelli "da chiesa", alcuni sono abbastanza buoni altri meno.
Il problema è sempre lo stesso, purtroppo, chi più spende più ottiene (salvo casi particolari ovviamente). Io ho preso la Juno-Di l'anno scorso per avere uno strumento leggero completo ed economico da scarrozzarmi in sala prove, e da questo punto di vista non mi ha deluso.
Per quanto riguarda gli split (ed i layer), è banalissimo realizzare al volo uno split in due parti o un layer di due suoni (veramente c'è anche il superlayer ma è una cosa a parte) spingendo un paio di tasti, ma è possibile anche mettere in split e/o layer fino a 16 parti (eventualmente pilotandone alcune dalla tastiera interna ed altre da una master collegata via MIDI), anche se per fare questo è necessario usare l'editor per PC o Mac. In sala prove sono arrivato a far uscire tutti i suoni dalla Juno usando lo stage piano della sala solo come master (la polifonia massima della Juno è di 128 note e permette di fare questa cosa senza soffrire eccessivamente).
I limiti più evidenti di questa tastiera sono la meccanica, molto leggera e con corsa e dimensioni dei tasti un po' ridotte (ed è questo il motivo - oltre al fatto che mi serve un'ottava in più - per il quale appena possibile la cambierò, avendo le manacce un po' grandi) e l'esiguo numero di controlli (ad es.: manca l'ingresso per un pedale d'espressione e qualche manopola o slider programmabile) ma per quel prezzo non si trova secondo me molto di meglio in giro, sul nuovo, dovresti aumentare lo stanziamento o rivolgerti ad un usato leggermente datato ma di classe superiore.
Comunque, approvo e sottoscrivo in pieno quanto scritto sopra da g_five: capisco le difficoltà di spostamento ma una tastiera andrebbe sempre provata prima di comprarla: qualità dei suoni a parte (non bisogna fidarsi troppo di youtube, vista la compressione audio utilizzata) potresti scoprire di non avere nessun feeling con la meccanica della tastiera, e anche se questa cosa in parte si supera con l'uso, non è piacevole all'inizio
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