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Synthonia • Registrare in studio

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Il "prima" e il "dopo" dell' essere tastieristi

Re: Registrare in studio

Postby gilles » Mon Aug 23, 2010 12:33 pm

JM! wrote:
Gilles, nessuna saccenza da parte mia, ma... posso dissentire? Utilizzo il DDX3216 di Behringer da qualche tempo, ormai... e zero problemi.

di solito i filtri dei mixer beheringher fan cagare...quindi meno roba ci si mette tra tastiere e scheda audio meglio è.

Ecco, questo mi sfugge. Voglio dire: se assumiamo che il banco e/o l'outboard dello studio concorrono al suono delle tastiere, perché presentarsi con il file audio delle nostre parti registrato a casa, piuttosto che con il MIDI? Con l'audio ci troviamo nella condizione di dover fare i conti con: A) la qualità delle nostre registrazioni (il che chiama in causa la nostra attrezzatura, la nostra competenza, ecc.) e B) un altro giro sulla giostra della conversione (a casa: A/D. in studio: D/A e di nuovo A/D). Con il MIDI pronto da importare nella DAW dello studio (e al seguito il nostro generatore hardware di turno) questi due possibili problemi si azzerano, senza che sul piano del tempo si vada incontro a un bagno di sangue.[/uquote]

perchè se so gia io di principio i suoni che servono in studio...so gia come sarà il mix...e so cosa serve...lo posso fare a casa. delle mie tastiere che porto in studio il 99% è quello che ho registrato a casa.
lì va l'esperienza che si ha. l'altro 1% son cose che si aggiungono dopo per "inciccionire" il suono





Condivido l'invito alla semplicità, almeno in partenza... e personalmente trovo che questo sia una ragione in più per portarsi in studio MIDI + generatore: se proprio necessario si potrà mettere mano alla propria patch, piuttosto che caricare un virtual instrument su cui non si sono mai messe le mani.


anche qui..sempre dipende dall'esperienza in studio che uno ha.ad esempio io utilizzo gli stessi vst che si useranno poi nello studio dove andiamo.quindi nell'ipotetico caso che un suono mio di vst non vada...carico la mia patch lì e la sistemiamo

Ma perché due giorni? Per carità: magari parliamo di un album bello ricco, in termini di tracce e di parti di tastiera... ma così su due piedi escluderei il doversi accampare in studio, con tutto ciò che - sigh - questo comporta sul piano economico. Ricordo quando registrai un EP in studio, a Bologna, qualche anno fa: una manciata di pezzi, due/tre parti a pezzo, file MIDI e tre generatori al seguito... questione di un mezzo pomeriggio.


per il motivo che io vado avanti mediamente 2/3 giorni per costruirmi un suono ahah.e non per lentezza ma perchè il suono alla fine...è perfetto.
Che economicamente lo studio sia spesso insostenibile è vero. Io per primo tendo a muovermi perlopiù fra le mura domestiche, non fosse altro per abitudine generazionale. Questo però non mi fa escludere a priori il ricorso allo studio, che in determinate situazioni ha un senso, un'opportunità... e purtroppo un costo.


si bhè dipende dal genere che uno fa. se devo registrare un cd che abbia 3 suoni vado diretto con lo spartito senza mai averlo letto eheh
con gli ashent purtroppo o per fortuna non è così. la quantità di suoni che ho creato da zero è impressionante.
molto sta anche al genere/stile che uno fa
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gilles
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Re: Registrare in studio

Postby JM! » Mon Aug 23, 2010 1:35 pm

gilles wrote:di solito i filtri dei mixer beheringher fan cagare...quindi meno roba ci si mette tra tastiere e scheda audio meglio è.


Sono anch'io dell'opinione che meno è meglio, volevo solo invitare a non demonizzare una marca aprioristicamente. I filtri del DDX3216 - la cui quotazione sull'usato è piuttosto ragionevole - sono dei dignitosi, flessibili e in definitiva utilissimi filtri digitali.

so gia come sarà il mix...


La mia esperienza - che in quanto tale non fa testo: è appunto solo un'esperienza fra tante - mi porta a dire che in studio, nel momento in cui si va "a stringere" e si è in più persone a farlo, qualche assestamento è fisiologico. Ricordo una volta che registrai una parte di hammond, con accelerazione slow > fast: in studio (= quattro teste + fonico) cominciammo a sospettare che un nonnulla più lenta, rispetto a quanto programmato e provato più volte, sarebbe stata perfetta. Detto, fatto: generatore a portata di mano, editing rapido e indolore, conversione definitiva MIDI > audio.

anche qui..sempre dipende dall'esperienza in studio che uno ha.ad esempio io utilizzo gli stessi vst che si useranno poi nello studio dove andiamo.quindi nell'ipotetico caso che un suono mio di vst non vada...carico la mia patch lì e la sistemiamo


E' probabile che il mio punto di vista derivi dal fatto che uso pochissimi virtual instruments. In ogni caso hai ragione: se lo studio disponesse dei miei stessi plugin mi porterei dietro la patch, ad ogni buon conto.

per il motivo che io vado avanti mediamente 2/3 giorni per costruirmi un suono ahah.e non per lentezza ma perchè il suono alla fine...è perfetto.


Siamo in due. Fortunatamente chi suona con me lo fa da talmente tanto tempo che non si stupisce più. Si siede sulla sponda del fiume ed aspetta le parti di tastiera che passano : Lol :

con gli ashent purtroppo o per fortuna non è così. la quantità di suoni che ho creato da zero è impressionante.
molto sta anche al genere/stile che uno fa
[/quote][/quote]

Anch'io tendo a programmare tutto da 0: le eccezioni si contano sulle dita di una mano. Proprio in virtù di questo mi sforzo di limitarmi, nell'arrangiamento di un brano: preferisco poche tracce (3, 4 al massimo) ma ben programmate, piuttosto che un muro di layer fra preset. Ovviamente de gustibus...

Ciao!
Jacopo
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Re: Registrare in studio

Postby gilles » Mon Aug 23, 2010 5:10 pm

sisi ogniuno ha il proprio metodo di fare.
io dalla mia ho la fortuna di saperne un pò...quel che mi basta per dirmi da solo..." questo suono anche se stupendo non verrà mai fuori in mix".
se salto qualcosa...ho sempre il chitarrista/mente del gruppo e colui che insieme a stefanini mixa i cd..che mi dice subito.
noi prima di andare in studio facciamo mille prove di mix a casa....con mille tipologie diverse di volumi ed equalizzazione...così da andare in studio in fase di mix gia pronti e sapendo gia cosa vogliamo.
facendo così si ha un prodotto come lo si vuole...senza perderci l'anima in studio.
fresco fresco ho ricevuto proprio stamattina delle prove di mix di 2 nostre song, da valutare sentire ecc. e siamo gia a quota 7.
ti dico solo che inizieremo le registrazioni a novembre:D e attualmente ho gia delle prove di mix.
fai te il lavoro certosino che facciamo.
tra l'altro in questo prox cd sarà registrato veramente il minimo indispensabile in studio: batteria ( 3 gg) e voce principale. stop.
per le chitarre utilizziamo il metodo del reamp...quindi con una buona scheda audio ( motu in sto caso) registriamo le chitarre pulite a casa e facciamo il reamp in qualche studio figo e fatto apposta per il reamp.
si tratta praticamente di mandare allo studio le traccie di chitarra. loro le mandano in ampli...preamp...cazzi e mazzi loro....e fanno il suono che tu vuoi.
quindi non hai la rottura di star lì a provare e riprovare il suono. la parte ce l'hai gia suonata. basta solo fare il suono.
in studio poi si faranno solo i vari assoli.
basso idem con patate.
tastiere tutte a casa mia.
sax idem.
seconde voci a casa del chitarrista. con un buon preamp per microfono...un buon microfono audiotecnica e una buona stanza senza rumori strani...le seconde voci vengono da dio. poi il gran del lavoro lo si fa in fase di mix.

poi torneremo in studio per il mix finale con tutte le nostre traccie.

ormai al gg d'oggi studi decenti vanno dai 250 euro in su al giorno (!!!!!!!!). quindi riuscire a fare a casa lavori che si possono tranquillamente fare, avendo un pò di accortezza e esperienza...bhè..si risparmiano molti molti molti molti molti soldi.

poi quando saremo famosi andremo agli abbey road per 3 mesi a registrare il cd con alan parson come fonico registrando in analogico ahahaha
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