Peccato essermi iscritto solo ora, che l'argomento è già... sepolto
Korg, Poly 800 e DW6000.
Poi si è parlato (o anche accennato) di: Korg Poly 61, Yamaha DX7 (I e II), Korg DW 8000, Korg EX 8000 e Roland D50.
Spero di non aver dimenticato nessuno
Sostanzialmente sulle differenze tra Poly 800 e DW6000 si è già scritto abbastanza.
Attualmente (ed ahimè con l'intenzione di metterlo in vendita per problemi di spazio) sto utilizzando il DW6000,
come sintetizzatore principale per una tribute band dei Toto.
Come tastiera secondaria sto utilizzando un campionatore Roland S10 (per il pianoforte e fiati/ottoni).
Oltre alla patchlist originale ne ho sviluppata un'altra del tutto nuova (64 nuove patch) che salvo sul portatile usando un cavetto stereo,
collegato tra la presa TAPE del DW6000 e l'IN/OUT del PC, su quest'ultimo inoltre basta utilizzare un normale programma per registrare WAV.
Il mix delle patch lo effettuo via MIDI e più di quello non riesco a fare, perchè l'interfaccia del DW6000 non permette di fare proprio tutto... ma va beh,
in realtà le incompatibilità MIDI tra sintetizzatore e software potrebbero esser risolte creando una nuova mappatura MIDI, seguendo le istruzioni del manuale
Attualmente invece non sto utilizzando il Poly 800, che per ora sta chiuso nella sua scatola (originale) di cartone, bell'imballata.
Per farla breve ho parlato della mia esperienza perchè può rappresentare una testimonianza pratica dell'uso della DW6000 in una situazione live.
Però il post non è finito qui
Riguardo la Poly 800, io ho la prima versione, il sequencer, ok, c'è, però non è ancora evoluto come lo sarà a partire dalla M1, perfezionato in seguito nella T3.
E' anche più limitato di quello della sua pseudo-rivale e contemporanea Roland D20, ma sempre meglio rispetto a Yamaha che in quegli anni non proponeva neppure l'ombra di un sequencer nei sintetizzatori della stessa fascia (quindi piuttosto che DX7 direi DX9, DX21 e DX27, nonchè DX100 e relativi rack).
Per avere un buon sequencer in Yamaha si dovrà attendere l'era delle SY (soprattutto la 77) oppure la sua prima workstation: V50 (concorrente della succitata Korg T3).
Tornando alla Roland D50, una volta capito bene il concetto di sintesi lineare e di parti (la D50 ne ha 4 mixabili), non è difficile da programmare,
ma ammetto che io l'ho fatto via software, per suonarci coi Sad Lovers And Giants (perdonatemi la citazione nostalgica)
Accanto al Poly 800 sta riposando tranquilla anche una DX7 primo tipo, questa volta per questioni di peso, ma prima o poi dovrò farla tornare sul palco.
Ancora un rewind e termino questo post, prometto!
E' per tornare alla D20 che ho citato prima: in questo momento sta ferma perchè devo revisionarla, in realtà la revisionerò fino a renderla perfettamente operativa con l'unico scopo (ahimè anche per lei) di rivenderla.
Il problema è che il floppy drive non mi legge i dischi, sebbene abbia sostituito la cinghia (allentata) con un oring idraulico, di pari sezione ma forse troppo rigido.
Spero che il problema dipenda solo da quello, perchè è praticamente impossibile trovare a poco un altro drive.
Ma questa è un'altra storia, forse meritava l'apertura di un topic ad hoc, quindi questo post lo chiudo qui e scusate se sono stato logorroico... lo sono sempre...
Ciao!
