Salve a tutti cari colleghi, sono da poco entrato nel forum :) quello che oggi vengo a chiedervi è un consiglio su come allargare il mio setup. Dunque…io ho attualmente una Roland E-70 - workstation, 61 tasti, vintage oserei dire, in quanto mi è stata tramandata da mio padre - che, ahimé, all’epoca poteva anche essere una buona tastiera, ma ora le sonorità non mi convincono più e perciò da tempo sto pensando di sostituirla con un’altra tastiera; Roland SH-201 - 49 tasti, un synth acquistato circa 4 o 5 anni fa, mi è stato consigliato da un mio amico per la facilità d’uso visto che a quei tempi ero un completo noob a riguardo - di cui sono rimasto molto soddisfatto, certo non ha la potenzialità di altri synth, ma mi ci trovo molto bene; una Roland A-800 PRO - controller MIDI acquistato l’estate scorsa, 61 tasti, bello strumento - che uso tramite un portatile (che ora è un miserrimo netbook Packard Bell, ma fra qualche tempo conto di sostituirlo con un portatile molto più serio, da utilizzare solo e esclusivamente per suonare

) con vari e svariati VSTi…ora che vi ho esposto il mio attuale setup, vorrei introdurvi una domanda:
tempo fa mi stavo facendo venire in mente la pazzissima idea di fare un pensierino su tastiere del calibro di Motif, Kronos, Jupiter 80 o Clavia Nord Stage…tutte insomma sui 2000-3000€

io sono innamorato della Motif, vista usare da tastieristi fusion giapponesi che stimo moltissimo e, soprattutto, da Chick Corea (chapeau). Mi ha sempre intrigato però anche la Clavia, che mentalmente (e direi anche soggetivamente) tendo sempre a inserire in ambito jazz-fusion (vista usare da Hiromi Uehara, o anche in diverse situazioni nei concerti di Pino Daniele). Per quanto riguarda la Roland, la Jupiter 80 mi ha colpito subito per il modo in cui si presenta, potrei dire per estetica, anche se sembra molto stupida come cosa oppure la RD-700 GX (o NX) che anche mi piace molto e forse è quello che mi potrebbe servire di più, un semplice modulo a 88 tasti che non funga da “tutto-fare” come, ad esempio, la Kronos (che ormai associo involontariamente a Rudess, vedendolo sempre usare UNA singola tastierona per tutto il concerto :D ). Quindi ho le idee molto confuse, ma veramente tanto, l’indecisione regna sovrana in testa. Qualche giorno fa, però, mi è venuto in mente: se comprassi un semplice controller MIDI da 88 tasti e lo usassi con il portatile che comprerò a breve?? Avrei così 3 moduli: un synth da 49 tasti, una MIDI di media grandezza da 61 tasti e una MIDI grande da 88 tasti per pianoforti, piani elettrici e qualsivoglia altro VSTi…purtroppo sono ancora abbastanza giovane d’età (Agosto ’94), quindi i soldi ancora provengono dai miei :) e quindi, io sarei molto più intenzionato a indirizzarmi sulla MIDI da 88 tasti…so che cosa mi perdo non acquistando una Motif o una Clavia Nord Stage, però sono dell’idea che se configurata e preparata bene, una MIDI accompagnata da OTTIMI VSTi può essere comunque un buonissimo modulo da usare…parlo comunque di VSTi molto realistici e fedeli agli originali, quindi per la resa del suono non avrei da lamentarmi

e ecco, questa è la domanda…secondo voi è una buona scelta prendere la MIDI a 88 tasti? O dirigersi subito verso uno di quei “mostri”?
Perdonate il polpettone che non finiva più :D ma ecco, l’ho fatto solo per cercare di esporvi bene bene la situazione e evitare poi di dover riempire in seguito il post con nozioni aggiuntive complementari :) ah dimenticavo, il Clavinova CVP-301 menzionato nella firma lo uso come pianoforte “casalingo”, quindi non contatelo nel setup

grazie mille in anticipo a tutti coloro che cercheranno di darmi una mano, apprezzo molto il lavoro di voi colleghi musicisti
