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Synthonia • Analog rack, parliamone

Analog rack, parliamone

Tutto quello che non ha tastiera.....

Re: Analog rack, parliamone

Postby Caligari » Tue Jun 12, 2012 3:05 pm

alexandros wrote:non saprei...sinceramente vedo troppo limitante avere un analogico via rack, ovvero scentrato rispetto a dove si suona e non immediatamente accessibile per metterci sopra le mani in tempo reale... ok, si memorizzano tutti i settaggi, ma lo vedo come un po' storpiato.
Io ti direi il Virus...legna che è una favola!!! (seppur ami spassionatamente il JP8000, e d'istinto ti direi "non ti basta già quel mostriciattolo???" : Love : )


Eheh il JP è veramente una bestia... Però è comunque digitale, e purtroppo su certi lead molto puliti e cremosi l'aliasing emerge, e non si vive di sola Supersaw : Lol :
Sul rack non sono molto d'accordo: alla fine anche col JP ho notato che non intervengo tantissimo sui pot quando suono dal vivo: tendo a smanettare per dei mesi a casa, poi salvo tutto sul ribbon e via! Diciamo che quando posso controllare LFO, cutoff, resonance, eventualmente l'intonazione del secondo osc in sync sono contento (e posso fare tutto ciò dalla master).
Altra cosa, se volessi buttarmi in una live session di smanettamento penso che lo collegherei alla meravigliosa interfaccia hardware del JP usando quest'ultimo come master, dato che mi pare di aver capito che il Pulse è già 100% midi : Yahooo :
E... no, un migliaio di euri per un altro VA proprio non li voglio spendere : Chessygrin :
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Re: Analog rack, parliamone

Postby Ago » Wed Jun 13, 2012 9:15 am

I Depeche Mode da quando è uscito il Virus dal vivo praticamente non utilizzano altro (e sai che in studio hanno sempre usato il meglio del meglio degli analogici, dal Minimoog all'ARP 2600 al Jupiter-8 ai modulari), probabilmente è il miglior sintetizzatore digitale con il John Bowen Solaris, e il costo è giustificatissimo.
Fidati, il naso si storce per natura, ma da bendato la differenza tra un analogico e il Virus non la senti!! : Walkman :

Io da quando ho provato un Access Virus e ho sentito delle demo del John Bowen Solaris (che chissà se vedrò mai : Hurted : ), ho deciso che non comprerò più sintetizzatori analogici, se non modulari... con un accurato synth digitale hai mille vantaggi in più, ogni pezzo ha svariati modelli (un esempio: solo per la curva del portamento l'Alesis A6 Andromeda ha, se non sbaglio, 13 modelli) e la qualità del suono si salvaguarda, dandomi insieme calore e precisione!
Se ci sono palesi differenze, io non le sento... se non nell'instabilità, nella precarietà degli oscillatori, nella tastiera che si scorda (e sto parlando di un Little Phatty del 2010, non di un ARP Soloist...)
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Re: Analog rack, parliamone

Postby Caligari » Wed Jun 13, 2012 10:08 am

Ago wrote:I Depeche Mode da quando è uscito il Virus dal vivo praticamente non utilizzano altro (e sai che in studio hanno sempre usato il meglio del meglio degli analogici, dal Minimoog all'ARP 2600 al Jupiter-8 ai modulari), probabilmente è il miglior sintetizzatore digitale con il John Bowen Solaris, e il costo è giustificatissimo.
Fidati, il naso si storce per natura, ma da bendato la differenza tra un analogico e il Virus non la senti!! : Walkman :

Io da quando ho provato un Access Virus e ho sentito delle demo del John Bowen Solaris (che chissà se vedrò mai : Hurted : ), ho deciso che non comprerò più sintetizzatori analogici, se non modulari... con un accurato synth digitale hai mille vantaggi in più, ogni pezzo ha svariati modelli (un esempio: solo per la curva del portamento l'Alesis A6 Andromeda ha, se non sbaglio, 13 modelli) e la qualità del suono si salvaguarda, dandomi insieme calore e precisione!
Se ci sono palesi differenze, io non le sento... se non nell'instabilità, nella precarietà degli oscillatori, nella tastiera che si scorda (e sto parlando di un Little Phatty del 2010, non di un ARP Soloist...)


Quello che dici è vero e condivisibile al 100%, dalla mia però mi sento di dire che un analogico non l'ho mai avuto e 300 euro di pulse mi sembrano un ottimo investimento piuttosto che >1000 per un moog che si scorda comunque (davvero si scorda?!).
Una lancia da spezzare a favore della real thing, anche se forse è applicabile solo al vintage, è la longevità. Oggi si trovano e suonano ancora bene delle macchine che hanno 40 anni, e sono ancora riparabili "senza troppo sforzo". Non credo che lo stesso si possa applicare, esempio, a un nord lead «che non ti garantisce neanche il pitchbend» : Lol :
Poi lungi da me passare per il maniaco dell'analog, anzi, per quasi tutto il resto sono un fiero difensore del digitale (a partire dagli effetti). Però, però, il mix di prezzo favorevole, curiosità e necessità mi hanno fatto propendere insindacabilmente per questa decisione!
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Re: Analog rack, parliamone

Postby carlitos » Wed Jun 13, 2012 10:40 am

Caligari wrote:Quello che dici è vero e condivisibile al 100%, dalla mia però mi sento di dire che un analogico non l'ho mai avuto e 300 euro di pulse mi sembrano un ottimo investimento piuttosto che >1000 per un moog che si scorda comunque (davvero si scorda?!).


C'è Moog e Moog... Il Model D si scorda abbastanza, i nuovi Voyager e Little Phatty hai bisogno di accordarli all'accensione e poi ti rimangono abbastanza accordati... Essendo strumenti "veri", o almeno più veri dei synth digitali, risentono dell'ambiente circostante (umidità, temperatura), proprio come le corde di una chitarra, o di un basso, ecc...
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Re: Analog rack, parliamone

Postby Ago » Wed Jun 13, 2012 9:26 pm

Io ho notato che il mio LP non ha tutta l'estensione delle note accordata alla perfezione, si sente qualcosa che non va solo se sali o scendi di ottave con i pulsanti: più la nota è bassa più cala, più è alta più è crescente.
Ripeto, lo senti solo quando usi i pulsanti di ottava, perchè nelle 3 ottave "centrali" (pulsanti spenti, per capirci) all'orecchio umano è tutto accordato (anche se il mio accordatore non è d'accordo...)

Riguardo il risentire della temperatura e dell'umidità, io penso "bella menata!!"... guarda te se nel 2012 dei circuiti elettrici devono essere tanto instabili : WallBash :
Ho già detto che dopo un mese che è arrivato in casa mia, il secondo oscillatore si è alzato di quasi un semitono, e non vuole sentirne di tornare a posto con ogni tipo di calibrazione?
Ciò significa che per tenerlo accordato devo tenerlo sul led a sx del centrale, e passi questa cosa... ma mi ha rovinato tutti i presets : Andry :

Insomma, non essendo un Martin Gore che ogni giorno vende e compra camionate di sintetizzatori, penso che la mia avventura nell'analogico si fermerà per un po'...
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Re: Analog rack, parliamone

Postby LuciusDeRais » Wed Jun 13, 2012 10:13 pm

Forse sei stato un po' sfortunato, quello che dici sembra un po' eccessivo per essere nella norma.
In ogni caso la tecnologia per avere delle accordature perfette e degli strumenti stabili c'è, ma c'era anche ai tempi del model D, solo che al tempo veniva usata solo in campo militare per i costi che sarebbero proibitivi tuttora, oggi non viene usata sui sintetizzatori perché altrimenti suonerebbero come dei VA e, oltre a non poter più avere il fascino che risiede proprio nella loro instabilità e nella loro imperfezione, nessuno li comprerebbe.
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Re: Analog rack, parliamone

Postby vaivavalo » Thu Jun 14, 2012 7:39 am

Ago, dovresti regolare tipo una vite dietro la scheda dell LP, lessi da qualche parte una cosa del genere! informati bene, non vorrei dirti cose a caso!!! Però magari può risolverti!
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Re: Analog rack, parliamone

Postby fabio » Thu Jun 14, 2012 9:12 am

ammetto che stavo per vedere il mio LP poi ci ho ripensato.
Perchè? direi perchè è uno strumento "vivo".
Nel digitale o per lo meno nella mia motif ed rd 700 logicamente la wave è quella, e modificando i parametri ho comportamenti più o meno attesi. Nell'analogico non è proprio così, si hanno comportamenti inattesi e se si va oltre alla semplice selezione di una wave e dei suoi inviluppi si possono ottenere cose che sul digitale è difficile o impossibile ottenere, vedi il lead di Gattobus!
Se si prende una saw con filtro aperto e senza decadimento onestamente a mio avviso mi da un risultato apperentemente simile a quello del digitale, al massimo do un po' di spinta con eq e compressore. Se invece si inizia a sfruttare un po' quello che si ha a disposizione la differenza c'è ed è abissale, e con un po' di pratica si passa da un lead cattivo ad un "basso acustico" in 20 secondi di programmazione...
La sezione filtro, ovviamente non agisce solo sul filtro il sè ma anche sui dB. In pratica per esempio, con i giusti valori sul moog viene fuori un onda quadra così potente, sopratutto sui bassi, da far vibrare il pavimento.
Poi si sa il LP è limitatissimo rispetto altri synth e rispetto il suo costo, lo si prende per un discorso di qualità di suono non per la quantità e comunque se si hanno le idee chiare al 100% escono fuori cose lontane dal nostro immaginario.
in questi giorni sto cercando i fare i fianchetti il legno : Walkman :
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Re: Analog rack, parliamone

Postby Caligari » Thu Jun 14, 2012 9:18 am

Per non menzionare l'auto-oscillazione del filtro (anche se alcuni VA mi pare che lo facciano!) ^^
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Re: Analog rack, parliamone

Postby Ago » Thu Jun 14, 2012 9:19 am

...beh, grazie, lo spero bene che sia un problema solo del mio!! : Chessygrin : (...macchesfiga! : WallBash : )
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