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Synthonia • Progredire

Progredire

Tecnica allo stato puro, esercizi, metodi,....

Progredire

Postby Hobbit » Sat Jul 16, 2011 5:32 pm

Dunque, nello studio del pianoforte classico per progredire si studiano pezzi di sempre maggiore difficoltà per affinare le varie capacità (indipendenza delle mani, espressività, lettura a prima vista e così via direi) affiancando una serie di esercizi di tecnica (scale, arpeggi, hanon). Quindi, applicandosi con costanza, si continua a migliorare.

Un tastierista invece? Se da una parte gli esercizi di tecnica vanno bene ugualmente, lo studio di pezzi è un po' differente. Suonando in varie cover band capita spesso di dover studiare determinati pezzi per soddisfare le esigenze del gruppo, ritrovandosi quindi anche a suonare 4 accordi nel vero senso della parola. In questo modo non si progredisce affatto, al massimo (e tante volte neanche quello) si mantiene l'agilità delle dita con esercizi di tecnica.

Voi come fate? Qualche consiglio?
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Re: Progredire

Postby gilles » Sun Jul 17, 2011 1:04 am

bhè ferma tutto.
stai facendo 2 paragoni non molto sensati.
cioè....hai messo a paragone lo studio vero e proprio del pianoforte con lo studio di pezzi di cover band come tastierista.

cioè...anche un pianista che ha studiato per 20 anni pianoforte poi si trova in concerti a suonare la solita "per elisa".

lo studio "tecnico" della tastiera va a pari passo dello studio tecnico del piano.
ditteggiature...lettura...indipendenza ecc.
i "movimenti" delle dita son sempre quelli.

come il pianista che sa suonare rackmaninov...si trova a suonare il notturno di chopin....
anche il tastierista può trovarsi dal suonare la canzone del sole....a..the dance of eternity.

diciamo che parlando prettamente di logica...si può progredire di più in ambito tastieristico che pianistico.
il mondo pianistico è un mondo "chiuso".
nel senso....l'unica cosa che puoi velocizzare e rendere sempre più perfetta è la ditteggiatura..la lettura...e l'espressività.
ma una volta arrivato al tuo limite fisico massimo...ci si ferma.

il tastierista va oltre. oltre ad arrivare al limite massimo fisico....deve anche aver la mente aperta per tutto il discorso suoni ecc.

vedo sempre più tastieristi che se ne fregano altamente della ipertecnica...e danno giustamente sempre più spazio alla creazione di suoni.
e lì il tastierista progredisce.
imparando le nuove tastiere...i nuovi vst...i metodi per suonare le varie tastiere...hammond...moog ecc....la programmazione ecc.
è un mondo infinito e puoi progredire sempre di più.

il tastierista non deve fermarsi solo all'aspetto tecnico ed espressivo...ma deve avere tutto il background enorme della creazione di suoni...che è una cosa infinita visto le miliardi di possibilità che si hanno tra tastiere e vst.

consigli?oltre all'aspetto puramente tecnico...consiglio sempre di studiarsi le tastiere che si hanno...i vst...e tutto il mondo "sonoro" che possiamo gestire
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Re: Progredire

Postby Support Synthonia » Sun Jul 17, 2011 1:27 am

100% Gilles..

concordo a pieno.
Aggiungo solo una cosa, cosa ti piace fare? che genere ascolti? cosa ti fa sentire veramente "soddisfatto" quando suoni?

secondo me la prima cosa che devi fare quando studi e cercare di capire cosa vuoi essere..

alla fine potresti diventare supert Tecnico o super Programmatore o super Figo...dipende solo da te e da quello che ti piace fare.

Posso dirti che io ho sempre curato l'aspetto tecnico e poco il resto, ma come dice Gilles ad un certo punto ci si ferma, anzi si può addirittura andare indietro.
Quindi cerca di curare di più l'aspetto puramente musicale, tanto alla gente nn interessa se sei più o meno virtuoso, la gente vuole soltanto "ascoltare" ;)
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Re: Progredire

Postby Hobbit » Sun Jul 17, 2011 9:03 am

Ecco, a me non interessa diventare un super programmatore, non sono uno di quelli che ascoltano il suono e capiscono tutti i parametri, la forma d'onda e gli effetti vari... mi limito molto spesso a combinare i suoni che già ho sotto forma di program in combi a vari layer per evitare di dover cambiare timbro mentre suono.

Come generi diciamo che ho sempre ammirato moltissimo a livello tastieristico i pezzi dei Nightwish con tutte le orchestrazioni, ma sono ben consapevole che per suonare dal vivo in quel caso è necessario l'uso delle basi (cosa che io evito per vari motivi, soprattutto per l'attrezzatura che richiederebbe).

Il paragone con il pianista classico era questo: uno che studio pianoforte bene o male ha un programma articolato in 10 anni con pezzi di difficoltà sempre crescenti, studia ore al giorno e migliora. Io invece nei periodi in cui non ho un gruppo con cui suonare mi ritrovo a non far niente, se non qualche esecizio di tecnica (spesso e volentieri neanche quelli).
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Re: Progredire

Postby Leonardo » Sun Jul 17, 2011 9:12 am

Premesso che la maggior parte di quelli che esclono diplomati dal conservatorio dopo 10 anni di fatiche sono arrivati si e no al 30% della maturità pianistica. è per questo che infatti la maggior parte lascia perdere lo strumento, o perchè è stufo dopo 10 anni o perchè non vede sbocchi ecc... La musica purtroppo come diceva gilles non è solo tecnica e saper riprodurre uno spartito. Bene o male ora con i nuovi ordinamenti fortunatamente stanno cambiando molto le cose, e le vedute.
Se a te ti piace la tastiera, per tenerti in allenamento anche quando stai senza gruppo, suona sul pianoforte la tecnica (tanto è uguale) e poi divertiti a riprodurre suoni, a provare setup differenti, vst ecc ecc...
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Re: Progredire

Postby Hobbit » Sun Jul 17, 2011 11:34 am

Leonardo wrote:Bene o male ora con i nuovi ordinamenti fortunatamente stanno cambiando molto le cose, e le vedute.

Apro una piccola parentesi. Io ho lasciato il conservatorio proprio per la chiusura mentale di quell'ambiente. Ho sentito anch'io questa storia dei nuovi ordinamenti, ma siamo ancora lontani penso. Il conservatorio della mia città di nuovo a solo inserito l'insegnamento dell'eufonio (wow! addirittura!), indirizzi jazz ma solo dopo un corso preaccademico (che vuol dire che se io voglio intraprendere lo studio del basso elettrico mi devo fare 5 o più anni di uno strumento che non ha niente a che vedere con esso) e un corso di musica elettronica anch'esso avanti negli anni mi sembra. Gli strumenti moderni sono completamente ignorati e gli unici generi presi in considerazione sono musica classica, jazz e, guarda un po', musica elettronica! (Il che mi da proprio fastidio, perché la maggior parte delle volte la musica elettronica è musica commerciale, realizzata per far soldi, e quindi è come se il conservatorio prediligesse solo i generi che permettono un sicuro sbocco commerciale. Questa è almeno una mia idea, poi magari sarà completamente sbagliata e son sicuro che Gilles mi dirà che quello che dico sulla musica elettronica è completamente sbagliato... : Razz : "

PS: Sion non sono abilitato ha ricevere i messaggi privati...

Parto quindi non prendetevela se non rispondo per una settimana alla discussione da me iniziata.
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Re: Progredire

Postby Hobbit » Sun Jul 17, 2011 11:35 am

A comunque grazie per i consigli, mi avete chiarito un po' di cose.
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Re: Progredire

Postby Tyler » Sun Jul 17, 2011 12:00 pm

Devo dire che l'argomento mi interessa molto...anche io vengo dal pianoforte classico, anche se fatto da privatista, ho dato un paio di esami al conservatorio. Ho smesso di dare esami per questioni di tempo fondamentalmente, ma ho continuato a studiare seriamente, sono arrivato fino al Concerto Italiano di Bach...cmq non è questo il punto...
Passando da pianoforte classico a tastiere mi sono reso conto di come essi siano due mondi totalmente diversi. Come diceva il buon Gilles, i tastieristi hanno in più tutto uno studio del suono che i pianisti per ovvie ragioni non hanno (però sai che figo sarebbe stato Bach a spippolare sui knob? : CoolGun : )
Ad esempio, la tecnica per i lead monofonici è molto più simile alla tecnica chitarristica che non a quella pianistica, mi sembra. E' un peccato che non esistano (o quasi) resources che ti spieghino come progredire sotto questi aspetti... : Blink :
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Re: Progredire

Postby Riven » Mon Jul 18, 2011 9:49 pm

A mio avviso per progredire tecnicamente non vi è che una strada: esercizio. I grandi pianisti, quelli che fanno concerti di musica classica in giro per il mondo, si esercitano quotidianamente. Questo perchè il repertorio che eseguono richiede una perfezione tale che o ci si esercita di continuo o si abbandona la carriera e ci si da ad altro. Potrà essere un mondo chiuso, noioso, ma quel tipo di musica richiede quella preparazione. Il pianista ha dalla sua che al massimo deve abbassare un paio di pedali. Il tastierista ha davanti a se un mondo diverso. Nessuno gli chiederà mai di suonare il Rach 3, al massimo gli chiederanno di fare qualcosa di Bach al synth, tanto per essere radical chic. Però, se vuol suonare l'hammond, dovrà imparare tutto di quello strumento, comprese le varie tecniche per suonarlo. Analogamente sarà per i synth. Tyler, secondo me, ha centrato perfettamente il nocciolo della questione. L'approccio esecutivo cambia da strumento a strumento. Però, se si vuole suonare bene, indipendentemente dallo strumento che si sceglie, l'unica strada, ripeto, è l'esercizio. Scale, articolazioni, arpeggi e via discorrendo. Poi, magari, invece di fare uno studio di Chopin imparerò un solo di Sherinian. Ma se prima non ho fatto un po di scale e quant'altro sia Chopin che Sherinian per me rimarranno mosche sulla carta.
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Re: Progredire

Postby gilles » Mon Jul 18, 2011 10:35 pm

Gandalf wrote: musica elettronica! (Il che mi da proprio fastidio, perché la maggior parte delle volte la musica elettronica è musica commerciale, realizzata per far soldi, e quindi è come se il conservatorio prediligesse solo i generi che permettono un sicuro sbocco commerciale. Questa è almeno una mia idea, poi magari sarà completamente sbagliata e son sicuro che Gilles mi dirà che quello che dico sulla musica elettronica è completamente sbagliato... : Razz : "



ahaha tranqui capisco il tuo punto di vista...ti dico soltanto che oggi...nel 2011...qualsiasi musica...di qualsiasi cd...di qualsiasi genere...si può definire musica elettronica.
ti spiego anche il perchè.
ormai non esiste più lo studio dove vai...ti mettono il click in cuffia...e registri su nastro.
fai il mix.
master
e via
ora...hd recording...quantizzazione...tuning...sequenze...campionamenti...reamp...microfonazione....effettistica..vst..ecc. son tutti processi "elettronici".

studiare musica elettronica non significa capire come mettere play sul fruity loops:D:D
ma tutta la parte "non musicale" del suonare.
campionamenti....sequencer...arpeggiatori...quantizzazione...e SOPRATTUTTO IL MIDIIII!!!!
se iniziamo a classificare i gruppi per quantità di "elettronica" che si usa...mi sa che ci sono più gruppi metal che usano elettronica che gruppi dance.
guarda i metallica...tra reamp di chitarre...triggherazione di batteria a livelli estremi...quantizzazione di tutto...tuning a livelli di "cher" sulla voce...e non hanno manco il tastierista.
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