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Synthonia • DCO, Digitally Controlled Oscillator

DCO, Digitally Controlled Oscillator

Termini e sigle di cui vorremmo saperne di più
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Credo che piano piano arriveremo a poter creare una sorta di enciclopedia per l'utente del nostro forum.

DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby Support Synthonia » Mon Dec 15, 2008 11:37 am

DCO, Digitally Controlled Oscillator, nodo intorno al quale si è aperta la discussione sul confine tra Analogico e Digitale. I DCO sono normali oscillatori analogici, dove una parte del circuito risuona tramite dei condensatori o induttori, e un'altra parte attiva(Che fornisce energia) gli da il gas per far si che questa oscillazione non si smorzi. Al contrario dei VCO però qui la frequenza di oscillazione non è controllata da un voltaggio continuo, che va ad influire sul valore della capacità di un condensatore, ma da una tensione "digitale", cioè da un valore numerico tradotto in voltaggio.(Sei vedano tutte le discussioni fatte in merito a "Segnale Analogico, Segnale Digitale" qui)
Questo, come il grand Gattobus ci spiegava nell'altro post, rende il controllo delle frequenze di oscllazione molto più preciso, rendendo il nostro suono quindi più tagliente, e nel caso dei DCO del Bit One a parere mio anche un po' plasticoso. Se non ricordo male in un altro Synth Crumar a DCO questi erano progettati in maniera diversa e avevano una sonorità più vintage. Qui mi serve Daniele per capire cosa sono i parametri di ADSR dell'oscillatore, ma ad occhio direi che sono dei parametri che mi permettono di impostare un "transiente" di frequenza.


SI RINGRAZIA U-GUM per la spiegazione
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby ClaviKorg » Wed Dec 17, 2008 9:28 pm

Vorrei spiegare meglio alcuni concetti che sono stati detti qui sul DCO, perchè certe cose non si capiscono bene, ma purtroppo ora non ho il tempo e lo farò prossimamente..
Una cosa però la voglio dire e riguarda quello che è stato detto sul suono dei DCO che sia "più tagliente".. da possessore di synth a DCO e da appassionato dell'argomento vorrei dire che questa non può essere considerata una caratteristica distintiva dei synth a dco, perchè anche in questa categoria ci sono synth dal suono morbido, come anche tra i vco ci sono synth col suono "tagliente". :wave:
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby Support Synthonia » Wed Dec 17, 2008 9:38 pm

ClaviKorg wrote:Vorrei spiegare meglio alcuni concetti che sono stati detti qui sul DCO, perchè certe cose non si capiscono bene, ma purtroppo ora non ho il tempo e lo farò prossimamente..
Una cosa però la voglio dire e riguarda quello che è stato detto sul suono dei DCO che sia "più tagliente".. da possessore di synth a DCO e da appassionato dell'argomento vorrei dire che questa non può essere considerata una caratteristica distintiva dei synth a dco, perchè anche in questa categoria ci sono synth dal suono morbido, come anche tra i vco ci sono synth col suono "tagliente". :wave:

Ci fai degli esempi?
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby ClaviKorg » Wed Dec 17, 2008 10:00 pm

Il mio Evolver sa cacciare fuori suoni morbidi ;) dipende da come lo imposto!
Se voglio suoni taglienti lo imposto in maniera differente! I suoni che posso ricreare con l'evolver sono assolutamente paragonabili a molte macchine a VCO, io parlo di questo perchè è la mia esperienza diretta. Una volta ho provato anche un'altro synth a dco, il roland JX-8P anche quello gran macchina capace di tirar fuori suoni sia taglienti sia morbidi.

Poi non è un caso che molti mettano a confronto il Moog Little Phatty con il DSI EVOLVER MONO (la versione a tastiera del mio)! Evidentemente se uno strumento a VCO viene messo a confronto con un DCO come possibili alternative di acquisto, vuol dire che le differenze non sono poi cosi nette in maniera eccessiva. :wave:
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby ClaviKorg » Wed Dec 17, 2008 10:04 pm

Non ho un'esperienza diretta con i vco (esclusa una volta tanti anni fa che provai il moog prodigy), ma se non sbaglio un synth famosissimo come il Korg MS20 aveva un suono tagliente.....

Poi ora che ci penso, dovremmo metterci daccordo su cosa ogniuno di noi intende per "tagliente" :D
Io qundo penso a un suono "tagliente" penso per esempio al Clavia Nord Lead 2
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby U-Gum » Wed Dec 17, 2008 10:16 pm

Clavi ha perfettamente ragione, In effetti i DCO di nuova generazione sono progettati in maniera diversa, perchè le tecnologie si sono evolute. E come dicevo anche nel post su "VCO e DCO" molto dipende dal tipo di circuito nello specifico.

Comunque se vogliamo essere "fortemente teorici" le variazioni istantane di fase che di fatto ingrossano il suono e danno la classica caratteristica "vintage" nei VCO vengono causati dalle tolleranze della circuiteria dell'oscillatore e dalla propagazione delle incertezze sulla tensione di controllo analogica della parte di controllo. Nei DCO questa parte di incertezza non c'è in quanto entro la sensibilità della quantizzazione che viene effettuata sul segnale di controllo, non c'è possibilità d'errore. Quindi i DCO sono certamente meno soggetti al problema/caratteristica delle variazioni istantanee di fase. Ma comunque ripeto. E' difficile ad orecchio distinguere alcuni synth a DCO da quelli a VCO...
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby ClaviKorg » Wed Dec 17, 2008 10:24 pm

U-Gum wrote: Ma comunque ripeto. E' difficile ad orecchio distinguere alcuni synth a DCO da quelli a VCO...

Si, è questo il concetto che penso anche io :thumbup:
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby ClaviKorg » Wed Dec 17, 2008 10:29 pm

U-Gum wrote:Comunque se vogliamo essere "fortemente teorici" le variazioni istantane di fase che di fatto ingrossano il suono e danno la classica caratteristica "vintage" nei VCO vengono causati dalle tolleranze della circuiteria dell'oscillatore e dalla propagazione delle incertezze sulla tensione di controllo analogica della parte di controllo. Nei DCO questa parte di incertezza non c'è in quanto entro la sensibilità della quantizzazione che viene effettuata sul segnale di controllo, non c'è possibilità d'errore. Quindi i DCO sono certamente meno soggetti al problema/caratteristica delle variazioni istantanee di fase. Ma comunque ripeto


Anche questo lo so bene perchè sono cose che ho studiato di recente, però dalla mia esperienza noto che questa caratteristica dei VCO non è tutto, per dare al suono la grassezza tipica. Prendendo due onde, detunandole un po, e con qualche altro trucco (per esempio usando opporunamente gli LFO) si riesce ad ottenere sonorita paragonabili. Spesso non serve neanche l'LFO, basta detunare, :wave:
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby Support Synthonia » Wed Dec 17, 2008 10:43 pm

visto che sieme molto esperti causa studi universitari, potremmo in futuro parlare in modo un pò più TECNICO, mettendo di mezzo anche TEOREMI e LEGGI matematiche, che ne dite?
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Re: DCO, Digitally Controlled Oscillator

Postby U-Gum » Wed Dec 17, 2008 11:01 pm

Math is not a problem! ! ! :thumbup: :thumbup: :thumbup:
Ma non so quanto possa essere utile alla maggior parte dell'utenza, ma nel caso ci sia bisogno e volontà di farlo...io ci sono!
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