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Synthonia • Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

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Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby alee » Fri Oct 22, 2010 1:13 pm

Ciao a tutti!!! : Chessygrin :

Uno dei miei difetti è che sono sempre alla ricerca di suoni nuovi, magari anche campionati da me stesso. Da un po' di tempo sto cercando di addentrarmi nell'intricato e per me ancor nebuloso mondo dei vsti...

Essendo però legato ancora alle tastiere "reali", quindi alle workstation rompler che "hanno quel suono, lo richiami, lo editi poi pigi i tasti della tastiera e lo suoni", volevo chiedere questa cosa qui, che credo e spero che sia una roba banale per chi già ne sa:

esiste un programma con cui io possa crearmi i miei campioni, i miei sample, con i punti di loop eccetera, oppure importare i sample dei vsti, e poi possa ordinare tutti i miei suoni creati così da attaccare via midi una qualsiasi master al piccì e "suonare" il piccì? per suonare intendo proprio come faccio con le mie tastiere, ovvero con il pedale switch avanzo di patches, ho le patches tutte ordinate in fila una dopo l'altra, posso richiamarle (chessò, passare live dalla patches 42 alla 128 eccetera) e così via? Posso anche assegnare ai controlli della mia tastiera i corrispondenti controlli del pc, facendo diventare il pc una sorta di rompler virtual analog?

Credo che sia una cosa abbastanza banale, infatti premetto che sono stra-neofita a proposito...

...grazie a tutti : Thumbup :
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby Abierto » Sat Oct 23, 2010 10:39 am

alee wrote:Ciao a tutti!!! : Chessygrin :

Uno dei miei difetti è che sono sempre alla ricerca di suoni nuovi, magari anche campionati da me stesso. Da un po' di tempo sto cercando di addentrarmi nell'intricato e per me ancor nebuloso mondo dei vsti...

Essendo però legato ancora alle tastiere "reali", quindi alle workstation rompler che "hanno quel suono, lo richiami, lo editi poi pigi i tasti della tastiera e lo suoni", volevo chiedere questa cosa qui, che credo e spero che sia una roba banale per chi già ne sa:

esiste un programma con cui io possa crearmi i miei campioni, i miei sample, con i punti di loop eccetera, oppure importare i sample dei vsti, e poi possa ordinare tutti i miei suoni creati così da attaccare via midi una qualsiasi master al piccì e "suonare" il piccì? per suonare intendo proprio come faccio con le mie tastiere, ovvero con il pedale switch avanzo di patches, ho le patches tutte ordinate in fila una dopo l'altra, posso richiamarle (chessò, passare live dalla patches 42 alla 128 eccetera) e così via? Posso anche assegnare ai controlli della mia tastiera i corrispondenti controlli del pc, facendo diventare il pc una sorta di rompler virtual analog?

Credo che sia una cosa abbastanza banale, infatti premetto che sono stra-neofita a proposito...

...grazie a tutti : Thumbup :

allora... per quanto ne so, Forte dovrebbe fare al caso tuo... da quanto ho capito è una "simil" WS, che ti permette di fare layer e split, e ti permette anche un buon utilizzo live... prova ad informarti! ;)
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby gilles » Sat Oct 23, 2010 12:19 pm

sisi quoto il forte.
cmq......c'è un discorso ampio da fare...che te lo faccio:D
hai messo tanta carne al fuoco ehehe

allora prima cosa bisogna distinguere il mondo vst dal mondo tastieristico.
se vuoi una ws ti compri una ws e ti fai i live.

i vst son nati e continuano a venir fuori per un uso in studio...che poi ci sia gente che li utilizza live è affar loro ma l'obbiettivo primario di un vst è lo studio.

esistono delle tipologie di vst.

i vst classici come pro 53, b4, mtron ecc non son altro che trasposizioni di tastiere più o meno famose in formato digitale.
per i puristi sono un abominio...per altri sono una manna dal cielo.lì sta a te.
son tutti editabili al 100% e si sviluppano su campioni creati per quel determinato tipo di vst...quindi non applicabili ad altre macchine ( cioè non son dei wav o mp3)

poi ci sono i sampler o campionatori....che allora ti permettono di caricare librerie di suoni esterne e di qualsiasi formato...e utilizzarle. tipo kontakt..gigastudio ecc.
non son niente altro che delle finestre che ti permettono di importare che campione vuoi e di suonarlo.
campioni tuoi....librerie tipo vienna...east west...akai...e chi più ne ha più ne metta.
ovviamente ogni campione è modificabile.

esistono dei programmi che ti permettono di aprire quanti vst vuoi...metterteli per canale e farti la "tua"ws....ma ripeto....a mio avviso è una cosa insulsa...sia per un fattore di pesantezza ( l'omnisphere son 43 giga di programma) sia per un fattore che un pc in live...finchè non vedrò un pc che lanciato dal terzo piano...appena caduto mi sorride e mi dice..."ok come nuovo....apriamo il prossimo progetto cubase"....IO non lo userò mai.

per il discorso editabilità midi anche lì...non hai limiti se non quello della tua tastiera master.
con qualsiasi cosa midi (STUDIATELO RAGAZZI.....VI SALVA IL CULO!!!!!!!!!) puoi far quel che vuoi.

anche da un semplice cubase...assegni dei vst a tracce diverse...ad ogni traccia assegni un canale midi
ai canali midi assegni che...che ne so...l'evento 96 è il data inc ( o program up )....e via.
assegni ciò che vuoi a vst...al programma che usi...e alla tua master.
ovvio più scadente hai la master e meno controlli puoi avere sugli eventi midi.
cmq il tuo punto di partenza è la master....dove che ti salvi i tuoi programmi fittizzi senza suoni.
è da lì cmq che lavori.
al programma 1 della master corrisponde quel vst con quelle impostazioni...al programma 2 quell'altro.

io ho dei progetti cubase standard dove ho gia mappato tutto.
apro il cubase e ho che ne so il b4 che...alla modulation c'è il leslie...alla prima rotella il drive...e via così
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby alee » Mon Oct 25, 2010 12:26 pm

gilles wrote:cmq......c'è un discorso ampio da fare...che te lo faccio:D
hai messo tanta carne al fuoco ehehe


grande! : Chessygrin :

gilles wrote:allora prima cosa bisogna distinguere il mondo vst dal mondo tastieristico.
se vuoi una ws ti compri una ws e ti fai i live.

i vst son nati e continuano a venir fuori per un uso in studio...che poi ci sia gente che li utilizza live è affar loro ma l'obbiettivo primario di un vst è lo studio.


Ecco. Il punto è questo qua. Ho capito perfettamente il discorso instabilità/inaffidabilità del piccì dal vivo, però a questo punto come si fa a rendere live tutto quel sound ricercato che uno può riuscire a tirar fuori con vsti in studio? Tu usi Vsti, vero? Dal vivo come fai? Campioni tutto riducendone pesantezza e accuratezza e carichi su tastiera o crei nuove patches su kurz che si avvicinano al sound del vsti?

gilles wrote:esistono delle tipologie di vst.

i vst classici come pro 53, b4, mtron ecc non son altro che trasposizioni di tastiere più o meno famose in formato digitale.
per i puristi sono un abominio...per altri sono una manna dal cielo.lì sta a te.
son tutti editabili al 100% e si sviluppano su campioni creati per quel determinato tipo di vst...quindi non applicabili ad altre macchine ( cioè non son dei wav o mp3)

poi ci sono i sampler o campionatori....che allora ti permettono di caricare librerie di suoni esterne e di qualsiasi formato...e utilizzarle. tipo kontakt..gigastudio ecc.
non son niente altro che delle finestre che ti permettono di importare che campione vuoi e di suonarlo.
campioni tuoi....librerie tipo vienna...east west...akai...e chi più ne ha più ne metta.
ovviamente ogni campione è modificabile.

esistono dei programmi che ti permettono di aprire quanti vst vuoi...metterteli per canale e farti la "tua"ws....ma ripeto....a mio avviso è una cosa insulsa...sia per un fattore di pesantezza ( l'omnisphere son 43 giga di programma) sia per un fattore che un pc in live...finchè non vedrò un pc che lanciato dal terzo piano...appena caduto mi sorride e mi dice..."ok come nuovo....apriamo il prossimo progetto cubase"....IO non lo userò mai.

per il discorso editabilità midi anche lì...non hai limiti se non quello della tua tastiera master.
con qualsiasi cosa midi (STUDIATELO RAGAZZI.....VI SALVA IL CULO!!!!!!!!!) puoi far quel che vuoi.

anche da un semplice cubase...assegni dei vst a tracce diverse...ad ogni traccia assegni un canale midi
ai canali midi assegni che...che ne so...l'evento 96 è il data inc ( o program up )....e via.
assegni ciò che vuoi a vst...al programma che usi...e alla tua master.
ovvio più scadente hai la master e meno controlli puoi avere sugli eventi midi.
cmq il tuo punto di partenza è la master....dove che ti salvi i tuoi programmi fittizzi senza suoni.
è da lì cmq che lavori.
al programma 1 della master corrisponde quel vst con quelle impostazioni...al programma 2 quell'altro.

io ho dei progetti cubase standard dove ho gia mappato tutto.
apro il cubase e ho che ne so il b4 che...alla modulation c'è il leslie...alla prima rotella il drive...e via così


Ok, quindi si parte da vsti classici (ovvero uno strumento per vsti, con tutte le regolazioni del caso), si passa dai campionatori (kontakt, gigastudio, vienna ecc) che caricano librerie (ovvero più suoni con tutte le regolazioni del caso) e si finisce ai sequencer tipo cubase in cui si possono caricare sia vsti sia librerie di vsti, giusto?

Poi c'è quello che intendevo io che mi dite chiamarsi Forte...proverò e vi dirò. : book :

Grazie mille ancora
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby carlitos » Mon Oct 25, 2010 12:39 pm

alee wrote:
gilles wrote:allora prima cosa bisogna distinguere il mondo vst dal mondo tastieristico.
se vuoi una ws ti compri una ws e ti fai i live.

i vst son nati e continuano a venir fuori per un uso in studio...che poi ci sia gente che li utilizza live è affar loro ma l'obbiettivo primario di un vst è lo studio.


Ecco. Il punto è questo qua. Ho capito perfettamente il discorso instabilità/inaffidabilità del piccì dal vivo, però a questo punto come si fa a rendere live tutto quel sound ricercato che uno può riuscire a tirar fuori con vsti in studio? Tu usi Vsti, vero? Dal vivo come fai? Campioni tutto riducendone pesantezza e accuratezza e carichi su tastiera o crei nuove patches su kurz che si avvicinano al sound del vsti?


Anche io sconsiglio l'uso dei VST nei live, anche perché i suoni dei VST sono fantastici e ricchi di sfumature che però in un concerto con batteria e chitarra a palla non si possono apprezzare... Quindi potresti ricreare un suono simile, con la tua tastiera, da usare nei live : Wink :
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby vaivavalo » Mon Oct 25, 2010 1:26 pm

carlitos wrote:Anche io sconsiglio l'uso dei VST nei live, anche perché i suoni dei VST sono fantastici e ricchi di sfumature che però in un concerto con batteria e chitarra a palla non si possono apprezzare... Quindi potresti ricreare un suono simile, con la tua tastiera, da usare nei live : Wink :


Concordo pienamente con questo discorso, però aggiungo anche che utilizzare esclusivamente VST in studio non mi piace molto, penso che si debba registrare, almeno nella maggior parte dei casi, con ciò che si utilizza anche in live, quindi in hardware. Posso accettare VST che possono migliorare o arricchire magari un po' il suono, dei plug-in, ma non librerie di suoni intere, con suoni tutti loro.
Ovviamente, tutto IMHO : Thumbup :
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby gilles » Mon Oct 25, 2010 2:43 pm

alee wrote:
Ecco. Il punto è questo qua. Ho capito perfettamente il discorso instabilità/inaffidabilità del piccì dal vivo, però a questo punto come si fa a rendere live tutto quel sound ricercato che uno può riuscire a tirar fuori con vsti in studio? Tu usi Vsti, vero? Dal vivo come fai? Campioni tutto riducendone pesantezza e accuratezza e carichi su tastiera o crei nuove patches su kurz che si avvicinano al sound del vsti?



allora...dipende sempre da quanto utilizzi i vst in studio. io lavoro...metà e metà a grandi linee.in live...o riadatto i suoni con la mia strumentazione...o più semplicemente metto in base. noi utilizziamo le basi molte volte perchè abbiamo parecchie parti che io definisco alla "chroma key"...cioè con parti di batteria elettronica..loop...arpeggiatori ecc...parti parlate...suoni ecc.. cose impossibili da fare live...oppure qualche parte con orchestre "vere". ovvio...non ci saranno mai asssoli o cmq parti principali in base...quelle le faccio io...ma avendo 2 mani...e registrandone per 20....mi affido alle basi. facciamo un tipo di metal in cui a nessuno interessa fare lo sborone e farsi vedere ma puntiamo più alla resa finale del concerto quindi se c'è bisogno di utilizzare delle basi perchè il concerto sia perfetto...le utilizziamo. idem per lo studio...non ci limitiamo a scrivere parti tali e quali che suoneremo in live. molte volte ho 4/5 linee di synth in studio. ma non vado a pensare a poi in live cosa farò...ci penserò quando preparo il live:D

diciamo che se faccio dei suoni principali con vst...poi li riadatto con la mia strumentazione. certo che se ho una orchestra da 130 elementi (vst:P) che suona...di certo non vado a rincretinirmi o a sfoltire la cosa...butto in base togliendoci che ne so..qualche parte di strings che farò io live.

se proprio proprio creo qualcosa di troppo particolare su vst che poi dovrò riutilizzare in live..allora carico su kurz..ma capita di rado.


Ok, quindi si parte da vsti classici (ovvero uno strumento per vsti, con tutte le regolazioni del caso), si passa dai campionatori (kontakt, gigastudio, vienna ecc) che caricano librerie (ovvero più suoni con tutte le regolazioni del caso) e si finisce ai sequencer tipo cubase in cui si possono caricare sia vsti sia librerie di vsti, giusto?

Grazie mille ancora


non c'è proprio una scala gerarchica. diciamo che tu dal tuo cubase ( o logic che sia..o nuendo)...puoi aprire i vst...quindi tutti quei programmi che ti permettono di fare/creare suoni...che siano i classici (b4 pro 53 absynth ecc) o quei programmi che caricano campioni
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby alee » Mon Oct 25, 2010 7:41 pm

gilles wrote:...o più semplicemente metto in base. noi utilizziamo le basi molte volte perchè abbiamo parecchie parti che io definisco alla "chroma key"...cioè con parti di batteria elettronica..loop...arpeggiatori ecc...parti parlate...suoni ecc.. cose impossibili da fare live...oppure qualche parte con orchestre "vere". ovvio...non ci saranno mai asssoli o cmq parti principali in base...quelle le faccio io...ma avendo 2 mani...e registrandone per 20....mi affido alle basi.


Hai detto niente...uno dei miei gruppi preferiti...sono stracurioso di sentire il nuovo album degli Ashent allora : Wink :
Per il discorso basi, questo implica il click continuo durante tutto il live però, giusto? Non lo trovi un po' "castrante" per il discorso espressività/coinvolgimento del pubblico etc? E soprattutto...il batterista non ti ha ancora maledetto? : Chessygrin :
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby alee » Mon Oct 25, 2010 7:50 pm

vaivavalo wrote:
carlitos wrote:Anche io sconsiglio l'uso dei VST nei live, anche perché i suoni dei VST sono fantastici e ricchi di sfumature che però in un concerto con batteria e chitarra a palla non si possono apprezzare... Quindi potresti ricreare un suono simile, con la tua tastiera, da usare nei live : Wink :


Concordo pienamente con questo discorso, però aggiungo anche che utilizzare esclusivamente VST in studio non mi piace molto, penso che si debba registrare, almeno nella maggior parte dei casi, con ciò che si utilizza anche in live, quindi in hardware. Posso accettare VST che possono migliorare o arricchire magari un po' il suono, dei plug-in, ma non librerie di suoni intere, con suoni tutti loro.
Ovviamente, tutto IMHO : Thumbup :


Secondo me invece si può pensare ai vsti come un'arricchimento della propria wavetable. Se la tua ws è scarsa su determinati timbri (oppure come nel mio caso c'è una scarsezza nel saper programmare certi timbri : Chessygrin : ) perchè non integrare i timbri mancanti con qualche vsti? Altrimenti compriamoci tutti una M1 ed andiamo avanti a programmare su quella, perdendoci la testa perchè non ci viene un hammond paragonabile a clavia o un lead paragonabile agli analogici o ai VA...oppure sveniamoci di volta in volta ad acquisire l'ultimo arrivato con i supersuoni programmati alla superpotenza da gente coi super..., riempiendoci la casa di tastiere incomplete e svuotandoci le tasche...in teoria un po' di vsti (se ne trovano anche un universo FREE), dovrebbero rappresentare il compromesso ideale delle due situazioni descritte prima.
tutto, rigorosamente, IMHO :)

In questo senso il nuovo Motif Xf, con un giga di flash rom (un giga!!!flash!!!) è un'ottima soluzione da "tastiera aggiornabile a vita", ma per le mie tasche costa troppo.

Comunque, grazie ancora a tutti per i consigli, davvero! : Thumbup :
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Re: Consigli per imparare a padroneggiare l'universo vsti

Postby gilles » Mon Oct 25, 2010 8:26 pm

bhè...il click ai batteristi andrebbe sempre messo.si sentono di quelle cose oscene.
si può esser espressivi anche andando a tempo:P anzi...sarebbe il minimo quello ahah.
attualmente sto lavorando con un multitraccia akai. è un 4 tracce. su 2 le basi ( left right )...su uno il click al batterista diretto...e l'altro jolly. momentaneamente ci sono dei cori.
noi per decisione suoniamo tale e quale al cd. non facciamo ne jazz ne fusion quindi cerchiamo di riproporre tale e quale ciò che si sente nel cd.
il coinvolgimento del pubblico lo fai con buona musica e una buona scena in palco...e soprattutto...andando a tempo ahaha.

per dscorso vst....allora come dici te...uno si comprerebbe una master da 100 euro e un pc pieno di vst ed è apposto per i live.
purtroppo ( o per fortuna) i vst son nati e continuano a nascere per un uso in studio. hanno dei suoni equalizzati per un uso in studio. in studio sentirai i vst sempre perfetti.....ma se utilizzi vst in live...veramente....si perdono.

si preferisce utilizzare vst in studio ( ormai per il 90% si utilizzano quelli) e in live tastiere rack ecc
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