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Synthonia • La guerra dei poveri

La guerra dei poveri

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La guerra dei poveri

Postby Niki » Tue Oct 27, 2009 7:36 pm

Un documentario molto interessante sulla musica in Italia.

http://vimeo.com/2687833
Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. (w.s.)
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Re: La guerra dei poveri

Postby Support Synthonia » Tue Oct 27, 2009 9:21 pm

Visto tutto, trovo davvero molto interessante questo video, la cosa che però non mi convince tanto è che si siano interpellati solamente personaggi che sono rimasti nella musica in modo comunque non propriamente "importante".
Penso che uno dei drammi principali del fare musica in italia oggi sia proprio l'assenza di FENOMENI veri, nel senso che tutti vogliono suonare, tutti pensano di saperlo fare, ma di base il valore medio è molto molto basso perchè siamo davvero in tanti, forse anche troppi.
E' anche vero che questo è uno dei meccanismi che è alla base dell'innalzamento del livello, cioè più gente suona, più si creano i presupposti per la condivisione e lo scambio culturale.
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Re: La guerra dei poveri

Postby Xam » Tue Oct 27, 2009 9:22 pm

"...bloccati sui soliti canoni estetici..."

parole sante... : WallBash :
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Re: La guerra dei poveri

Postby Niki » Tue Oct 27, 2009 9:46 pm

Me lo sono sentito dire molte volte ma sentendo due o tre personaggi puntare l'accento sul fatto che la tecnica non sia una componente della musica fine a se stessa e, parole testuali, "narcisistica" ho riflettuto molto. Poi, qualche minuto fa ho ascoltato Wither in versione piano/voce: semplice, pulita e asciutta, e mi è piaciuta davvero molto. E ho pensato al documentario, quando ho sentito parlare di "emozione", "emozioni", "sentimenti": cose che forse ho tralasciato volutamente in nome della ricerca di un 'freddo professionismo', credendo che stia tutto nel 'meccanico'. Probabilmente non riesco a comporre pezzi miei proprio perchè tralascio l'umanità.

C***o ho scritto?.... : Wink :

L'umanità comunque è tornata alla grande, con una fila di 'saracche', 'madonne' o bestemmie che dir si vogliano: lunedì ho riaperto la kurzweil (per la terza volta) per rimuovere un pezzettino microscopico di cotton fiocco di cotone del cotolengo...pochi istanti fa...il FA diesis 2 reclama, anche lui, assistenza. Ormai conosco tutti i buchi della K.

Bene, molto bene. : Andry :
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Re: La guerra dei poveri

Postby Xam » Tue Oct 27, 2009 10:00 pm

Niki wrote:Me lo sono sentito dire molte volte ma sentendo due o tre personaggi puntare l'accento sul fatto che la tecnica non sia una componente della musica fine a se stessa e, parole testuali, "narcisistica" ho riflettuto molto. Poi, qualche minuto fa ho ascoltato Wither in versione piano/voce: semplice, pulita e asciutta, e mi è piaciuta davvero molto. E ho pensato al documentario, quando ho sentito parlare di "emozione", "emozioni", "sentimenti": cose che forse ho tralasciato volutamente in nome della ricerca di un 'freddo professionismo', credendo che stia tutto nel 'meccanico'. Probabilmente non riesco a comporre pezzi miei proprio perchè tralascio l'umanità.

C***o ho scritto?.... : Wink :

L'umanità comunque è tornata alla grande, con una fila di 'saracche', 'madonne' o bestemmie che dir si vogliano: lunedì ho riaperto la kurzweil (per la terza volta) per rimuovere un pezzettino microscopico di cotton fiocco di cotone del cotolengo...pochi istanti fa...il FA diesis 2 reclama, anche lui, assistenza. Ormai conosco tutti i buchi della K.

Bene, molto bene. : Andry :


naaaa...
ahaha : Lol :
mi spiace, davvero : Cry :
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Re: La guerra dei poveri

Postby Support Synthonia » Tue Oct 27, 2009 10:10 pm

Il saper comporre musica è una cosa, il sapere suonare e arrangiare un pezzo è un'altra.
Penso che per saper comporre musica ci sia bisogno di tanta tempo e tanta esperienza, anni e anni di musica suonata in giro con persone diverse e con mille influenze.

Per arrangiare un pezzo, per essere musicisti invece, non è detto che ci sia bisogno di tanta esperienza di GRUPPO, penso che basti molto ascolto, studio e molta molta improvvisazione.

Poi ripeto, ci sono i talenti, persone che nascono Artisti, non musicisti.
Un esempio è il cantante dei MUSE o per esempio personaggi del calibro, anche più piccolo se vogliamo, di Giuliano dei Negramaro....
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Re: La guerra dei poveri

Postby Donald » Tue Oct 27, 2009 10:48 pm

L'italia purtroppo è decadente sotto molti aspetti questo è uno di quelli purtroppo un'altra cosa molto importante come si dice anche nel video è che i gestori dei locali preferiscono cover band...... purtroppo non dico che non dovrebbero esserci cover band anche perchè uno dei nostri cari amici (Alex Didonna) è il tastierista dei white queen...... però almeno secondo me ci dovrebbe essere la volorizzazione dei gruppi underground e non si parla solo di rock o metal ma tutti i generi.... chiaramente sempre nei limiti della decenza.
E un secondo punto sempre importante che secondo me ha grande peso nel giudicare bravo un musicista è la giusta fusione tra tecnica o virtuosismo con l'espressione e la trasmissione di emozioni... : Builder :
Donald
 

Re: La guerra dei poveri

Postby alexandros » Wed Oct 28, 2009 8:54 am

Donald wrote:
E un secondo punto sempre importante che secondo me ha grande peso nel giudicare bravo un musicista è la giusta fusione tra tecnica o virtuosismo con l'espressione e la trasmissione di emozioni... : Builder :


Giustissimo!
Sempre secondo il motivo "la potenza è nulla senza il controllo" che è stato il marchio di fabbrica del mio maestro di pianoforte. Io penso che l'emozione faccia l'80% della musica, e la tecnica il rimanente. Ma è una percentuale fasulla, perchè la tecnica è anche quella che ci permette di trasmettere in note le nostre emozioni...insomma, deve esserci sempre cooperazione tra le 2 cose.
Sinceramente non sopporto tanto quelli che definiscono i virtuosi dei giocolieri"...ovvio, nella musica leggera i virtuosismi sono inutili se messi così a caso (basterebbe metterli con giudizio per evitare sempre le solite parti musicali fatte di 3 note, magari tirate bene, ma che palle oh!), ma bisogna spaziare anche un po' comke visuale. Giusto epr fare un esempio ricordo anni fa un video live di Sting di "Sacred love"....da paura!!!ed è musica leggera/pop (ovviamente anni luce dal pop italiano)

Siamo gremiti di canoni "estetici" a cui sottostare, in tutto il mondo, ma quello che fa rabbia è vedere/sentire come le produzioni americane/nordeuropee siano anni luce superiori alle nsotre...l'Italia rimarrà sempre il paese delle canzonette, e siccome le nuove leve tardavanoa d arrivare, ecco buttarsi a peso morto sui reality musicali, dove fan cantare cover a dei ragazzini (magari con una bella voce) per mesi, e per questo poi incoronarli musicisti...ma per favore!!! e infatti ecco solo per noi Marco Carta, che poi dal vivo nonr iesce a prendere uan nota che sia una!!! (video del telegiornale quando suonò a Torino questa primavera)... son tutti dilettanti fondamentalmente, col culo di essere personaggi e quindi poter funzionare in televiosne (e così abbiamo il maledetto, il bravo ragazzo, la bonona, etc.... ma la voce? la musica? le emozioni?). e comunque sia rimangono sempre dei pivellini rispetto a quelli che escono dai vari reality stranieri (anche se i contenuti rimangono sempre gli stessi)

Questo nel mondo musicale grosso. Nel mondo undergorund, nel metal e nel rock invece è ancora peggio (e ne posso parlare visto che son dentro il music bussiness da quando avevo 18 anni...son 11 anni che cerco di farne un lavoro a fasi alterne), perchè c'è proprio disinteresse da parte dei media , ostaggi dei canoni che la televisone detta. Se a questo aggiungiamo che il metal è la "musica dei satanisti"...la frittata è fatta!!!!

Un esempio divertente: nel 2000 vincemmo con gli Highlord unìintervista radio su Radio 105 (canale nazionale) perchè un nostro brano apena pubblicato era stato uno dei più scaricati su un loro sito. Ovviamente era il nostro lento, scelta paracula, ma sapevamo anche che era l'unica maniera. Quando entrammo in radio la gente chiese dov'erano gli Highlord e quando dicemmo che eravamo noi ci rimasero male vedendoci tutti e 5 capelloni e vestiti con pantaloni di pelle e chiodo "ah, vi credevamo diversi"...uahauiha, non al dimenticherò mai......

Il discorso delle cover band è invece più delicato... una volta suonavano tantissimo le band con repertorio originale, e c'era davvero tanto interesse.. solo che comicniò anche ad abbassarsi il livello medio a unc erto punto, troppi emulatori, troppi dischi uno uguale all'altro. tu prima agognavi un palco, lo ritenevi importante...poi ci vedevi salire sopra delle scarpe e pensavi "allora sto palco tanto importante non è!" e i locali comicniarono a perdere il loro nome. Poi arrivò la mazzata dell'Empals, e i gruppi iscritti avevano a quel punto un minimo di cachet che i locali non volevano(potevano permettersi. E quindi sotto a far suonare gli amici che nont i chiedevano nulal e dichiaravo nulla.. scarpe su sacarpe, pure 2 volte nel giro di 2 mesi e comicniò la diserzione in massa della musica dal vivo. A quel punto l'unico metodo per i locali di avere un po' di puibblico era tirare dentro delle cover band, almeno si abndava un po' sul sicuro.... peccato che siamo in Italia, il paese delle esagerazioni, e ora ci troviamo sommersi da queste cover band senza più uno sbocco epr la musica originale.

Poi oh, anch'io suono in 2 cover band e occasioanlemnte collaboro con altre, perchè so benissimo che è l'unico modo per suoanre un po' di più dal vivo. Con i gruppi in cui facciamo roba originale ormai ci siam buttati in cose più grosse (avendo però alle spalle dei buoni contratti discografici), perchè ormai suonare nel pub, nel locale non serve più a nulla ...p per farsi consocere bene bisogna agganciarsi in tour a qualcuno di più grosso, è l'uncio metodo per fare il primo salto.
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Re: La guerra dei poveri

Postby dladio » Wed Oct 28, 2009 9:29 am

da noi è ancora peggio, per suonare in un pub DEVI PORTARTI un tot numero di persone, sennò non ti pagano.. tristezza..


Daniele io invece remo contro la tua affermazione.. Siamo POCHI e tutti uguali... In America, MTV guadagna tanto da Madonna quanto dai Metallica, perchè fra tutte quelle persone ci sono sia i fan della prima che dei secondi.

In Italia c'e' una specie di bigottismo musicale. Puoi anche far Rock (o pseudotale) come i Negramaro ma devi essere sempre melodico alla maniera italiana. Sennò la gente non ti sentirà mai.

Es. : Chi in Italia conosceva i Vanadium di Pino Scotto? Nessuno! Quanti li conoscevano fuori Italia? Eh.. un bel macello di gente..

Eppure, siamo proprio degli idioti noi italiani.. siamo degli ignoranti che badano solo al loro orticello e al loro piatto di pasta.

Però quando gli italiani vanno fuori, allora poi c'è da incazzarsi davvero. Qualche nome?
Michele Paciulli (in Italia non lo cacò nessuno, ora se Korg è leader lo devono a lui)
Steve Vai? Joe Satriani? Virgil Donati? Piu o meno un migliaio di musicisti fra i più forti nel mondo hanno origini italiane, diciamo che Italians do it better ma solo se li fai scappare prima che si "italianizzano".

per non entrare poi in altri ambiti (ricerca in primis ecc)

quell'altro nel frattempo dice che c'ha la febbre (si prima la neve, poi la febbre, ma tanto il Ministro lo aspetta alla fine del tunnel e stavolta non si scappa)

(l'avete notato che sto nero? : Chessygrin : )
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Re: La guerra dei poveri

Postby alexdrastico » Wed Oct 28, 2009 7:42 pm

Visto il video per intero!
Purtroppo siamo in questa scomoda situazione in Italia, e nessuno potrà mai cambiare nulla, a meno che non cambino i "comandanti" della musica italiana.
Uno su tutti...Mogol.
Concordo con chi dice che la musica in italia è schiava della TV. Le radio ormai non hanno più la funzione di "proporre" al loro pubblico la musica, ma passano solo prodotti che garantiscono un tot di ritorno economico!
Le produzioni del nord-europa e dell'america sono troppo avanti...l'Italia come al solito è sempre parecchio dietro!
Quindi: se non fate canzonette alla marco carta, fanculo l'italia e tentate la fortuna all'estero!! : Angle :
La vita è un pentagramma...fatto di righi e spazi! Incontrerai diesis che ti porteranno avanti e bemolle che ti porteranno indietro. Il musicista ora sei tu...fai della musica la tua vita...e della tua vita una musica.
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