by U-Gum » Fri Apr 30, 2010 12:34 pm
Io un po' di armonia modale qualche tempo fa l'ho studiata.
Secondo me il nodo principale non è tanto nel sistema modale, cioè l'attribuire ad ogni grado della tonalità un accordo e conseguentemente una scala. Questa cosa una volta capita è piuttosto facile da memorizzare. Alla fine sempre nella stessa tonalità stiamo suonando, sia che partiamo dal secondo grado, sia dal sesto o dal settimo.
Il nodo principale dell'armonia modale da cui poi deriva l'improvvisazione modale sta nella "modulazione". E' una cosa nel quale anche io ho difficoltà ad entrare e di fatto potrei dire delle cavolate, quindi correggetemi.
Immaginiamo di essere in una tonalità(mettiamo il Do Maggiore) e di star suonando l'accordo del secondo grado, il Dorico (Quindi Re- 7). Si può usare questo grado come perno per cambiare tonalità di riferimento. La prima sostituzione che mi viene naturale è quella di passare dal sistema modale di Do Maggiore a quello della relativa minore (La-) è quindi sostituire la scala Dorica su cui si sta improvvisando con quella diminuita relativa al quarto grado della tonalità per ricadere magari sul primo grado della relativa minore, cioè il La-.
Ora questa è una sostituzione abbastanza comune(III-IV-I -> Do magg - Re dim - La min) ma con questo giocetto si possono creare sostituzioni armoniche molto complicate e quindi sfruttandole nelle improvvisazioni inventarsi linee melodiche con sonorità molto jazzate e molto cangianti. Solo che i miei studi in materia si sono fermati un po' qui e il grande mondo della sostituzione armonica e della modulazione modale mi rimane un po' misterioso.
I believe that music, like spirit, is everywhere. It is work of the musician to break down the walls of ego and overcome physical limitation in order to capture that living music and translate it into a beautiful sound on his instrument.
Jordan Rudess