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Synthonia • Quando anche i grandi ci deludono...

Quando anche i grandi ci deludono...

I nostri "Miti"

Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby universo_parallelo » Wed Dec 12, 2012 11:07 am

Mi capita spesso di scoprire che appunto un tal passaggio era molto più banale da realizzarsi che non come immaginavo.
Questo però non ha fatto altro che aumentare la mia stima per quel gruppo, perchè con una soluzione semplice è riuscito ad ottenere un effetto notevole: geniale!
Mentre la maggior parte delle volte nelle esecuzioni live evitano di suonare esattamente come in studio, per motivi tecnici, pratici, forse anche di tempo.
Quando proprio non possono evitare certi suoni o passaggi, capita di veder utilizzare campioni.
Ma neppure questo mi delude, perchè stanno cercando solo di rendere più bello il pezzo, non necessariamente di semplificare.
Altre volte ancora, semplicemente le mani in azione erano più di due : Wink :
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universo_parallelo
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby JM! » Wed Dec 12, 2012 11:14 am

g_five wrote:Vi è mai capitato di scoprire che un tale riff, giro di piano piuttosto che un assolo che ritenevate geniale o con un suono stupendo fosse in realtà registrato in maniera diversa da come ve lo aspettavate e meno 'bella'?


Ci crederesti che non ho afferrato il senso del discorso? Se ritengo un riff/solo/timbro geniale e/o stupendo (una mia passione fra le tante: le parti di tastiera di "Follow you follow me"), perché dovrei rimanere deluso nell'appurare che è stato ottenuto per mezzo di un procedimento meno "bello" di quanto mi aspettassi? La registrazione è soltanto un mezzo, non il fine; se rimango stupito nell'appurare come sia stata realizzata, è per congratularmi di quanto a volte la semplicità possa essere efficace.

... O ho frainteso quello che intendevi?

Ciao!
Jacopo
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JM!
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby TheGreyMaster » Wed Dec 12, 2012 11:33 am

TheGreyMaster wrote: Ha me


Ma che cazz...! : RedFace : Ehm avevo molto sonno ieri sera! : WallBash : : WallBash : : WallBash :

Comunque in effetti quoto JM...come si fa a rimanere delusi da un brano che già si apprezza? O uno subito non apprezza una determinata parte oppure è un po' strano che gli crolli il mito per il metodo con cui è realizzata...voglio dire, se una cosa funziona hai vinto, qualunque sia stato il processo creativo con cui l'hai generata! : Thumbup :
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby g_five » Wed Dec 12, 2012 11:38 am

forse il mio termine 'delusione' non è appropriato. Forse è più che altro semplice stupore. In effetti un bel riff di piano resta un bel riff di piano anche su un digitale. E' che non te lo aspetti. Se Alonso fa un bel sorpasso con una Ferrari (scusate il paragone motoristico) te lo aspetti. Se lo fa con una Toro Rosso te lo aspetti di meno, ma resta pur sempre un bel sorpasso. Uguale per quanto riguarda la semplicità. E in effetti questo valorizza. E' più facile ottenere un bel suono da un piano acustico che da un piano digitale, quindi ottenere un bel suono anche su un digitale è un valore aggiunto, non una pecca. O riuscire a far suonare un riff di semplice esecuzione è genio, non mancanza di creatività. Quindi avete ragione voi : Chessygrin :

Forse bisognerebbe cambiare il titolo del post in "quando i grandi ci sorprendono!"
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby fabio » Wed Dec 12, 2012 1:02 pm

a me non capita perchè anche nella semplicità trovo del bello, ma ho capito il senso il del discorso.
E' un po' il discorso che si faceva quando si parlava del freak lead / experice lead come se fosse un suono super figo/sperimentale e Gilles diceva che non era invece niente di geniale perchè di fatto solo un preset di fabbrica leggermente modificato partendo da un idea degli infected m.
Il punto di partenza fose è che spesso difficile = bello-geniale-innovativo-originale, è quando si scopre che invece è una cazzata riprodurlo viene meno quell'entusiasmo.
Anche il lead di beneath t. s. è praticamente un preset del kronos con due valori modificati, idem l'intro con quelle vocine strane di on the backs of angels, è un sample del motif XS, niente di suonato, basta premere un tasto.
Ma la genialità spesso sta nel riuscire a sfruttare la pappa pronta che sia ha, vedere oltre...ancheil leslie su il pianoforte è la cosa più stupida del mondo, ma io da quel suono non ricaverei granchè mentre qualcuno 41 anni fa ci ha fatto echoes : Lol :
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby Kenny » Wed Dec 12, 2012 1:44 pm

TheGreyMaster wrote:Cioè essendo semplice non la apprezzi più?! : Eeek :


No, non ho detto questo.
Ci rimango "male" nel senso che mi sarei aspettato una cosa molto più complicata e difficile.
Anche dopo aver scoperto che è più semplice di quanto mi immaginassi, rimane un gran bel pezzo e, per di più, sono contento di aver capito come l'artista ha fatto per riprodurre quel suono/riff; questo oltretutto arricchisce la mia cultura musicale.
Io lo vedo come una cosa positiva: sono gli episodi che attestano oggettivamente che quasi sempre più una cosa è semplice è meglio rende.

Ma quando provo a suonare l'intro di Erotomania non provo meno entusiasmo, anzi, azzeccando pure il suono di organo ho quei 10 secondi di Moore Style... : Wink :
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby TheGreyMaster » Wed Dec 12, 2012 2:00 pm

Kenny wrote:
TheGreyMaster wrote:Cioè essendo semplice non la apprezzi più?! : Eeek :


No, non ho detto questo.
Ci rimango "male" nel senso che mi sarei aspettato una cosa molto più complicata e difficile.
Anche dopo aver scoperto che è più semplice di quanto mi immaginassi, rimane un gran bel pezzo e, per di più, sono contento di aver capito come l'artista ha fatto per riprodurre quel suono/riff; questo oltretutto arricchisce la mia cultura musicale.
Io lo vedo come una cosa positiva: sono gli episodi che attestano oggettivamente che quasi sempre più una cosa è semplice è meglio rende.

Ma quando provo a suonare l'intro di Erotomania non provo meno entusiasmo, anzi, azzeccando pure il suono di organo ho quei 10 secondi di Moore Style... : Wink :


Si, ma leggendo il primo post si parlava proprio di delusione...mi pare di capire che invece non ti ha affatto deluso, allora! (per fortuna! : Razz : ) hai solo scoperto come si suonava...oltretutto un conto è che una parte sia semplice da suonare, un conto è se è anche semplice da concepire...io credo che quei due accordi piazzati in quel modo, assieme all'arrangiamento del pezzo, siano una delle cose più innovative e phighe scritte in ambito rock in tutti gli anni '90! : CoolGun :
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby g_five » Wed Dec 12, 2012 2:41 pm

fabio wrote:Ma la genialità spesso sta nel riuscire a sfruttare la pappa pronta che sia ha, vedere oltre...ancheil leslie su il pianoforte è la cosa più stupida del mondo, ma io da quel suono non ricaverei granchè mentre qualcuno 41 anni fa ci ha fatto echoes : Lol :


Beh se cominciamo a scomodare i pink floyd potremmo passare una vita a parlare di questi 'colpi di genio', perchè questo sono! Se rimaniamo su echoes, quel suono strano alla fine che assomiglia a un vento (non so come descriverlo : RedFace : ) sono le voci di Gilmour e Wright passate dentro a un delay velocissimo : Thumbup :
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby Paga » Tue Jan 15, 2013 8:51 pm

g_five wrote:
fabio wrote:Ma la genialità spesso sta nel riuscire a sfruttare la pappa pronta che sia ha, vedere oltre...ancheil leslie su il pianoforte è la cosa più stupida del mondo, ma io da quel suono non ricaverei granchè mentre qualcuno 41 anni fa ci ha fatto echoes : Lol :


Beh se cominciamo a scomodare i pink floyd potremmo passare una vita a parlare di questi 'colpi di genio', perchè questo sono! Se rimaniamo su echoes, quel suono strano alla fine che assomiglia a un vento (non so come descriverlo : RedFace : ) sono le voci di Gilmour e Wright passate dentro a un delay velocissimo : Thumbup :


È passato un po' di tempo ma devo fare una precisazione: non si tratta di voci in un delay, ma di un nastro sul quale sono state registrate le voci, con volume crescente, che tocca il picco a metà della registrazione e ridiscende a zero alla fine, e con pitch leggermente sempre il crescita. Il nastro è stato a sua volta registrato in un nastro multitraccia almeno dieci - quindici volte, ritardando sempre la partenza dello spezzone, in modo che a metà del primo spezzone, quando il volume inizia a calare, parte quello successivo, che invece aumenta. Il pitch non cambia in continuazione ma sembra che non si fermi mai. È un'illusione acustica meglio conosciuta come scala di Shepard : book : : book :
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Re: Quando anche i grandi ci deludono...

Postby g_five » Thu Jan 17, 2013 1:13 pm

Paga wrote:
g_five wrote:
fabio wrote:Ma la genialità spesso sta nel riuscire a sfruttare la pappa pronta che sia ha, vedere oltre...ancheil leslie su il pianoforte è la cosa più stupida del mondo, ma io da quel suono non ricaverei granchè mentre qualcuno 41 anni fa ci ha fatto echoes : Lol :


Beh se cominciamo a scomodare i pink floyd potremmo passare una vita a parlare di questi 'colpi di genio', perchè questo sono! Se rimaniamo su echoes, quel suono strano alla fine che assomiglia a un vento (non so come descriverlo : RedFace : ) sono le voci di Gilmour e Wright passate dentro a un delay velocissimo : Thumbup :


È passato un po' di tempo ma devo fare una precisazione: non si tratta di voci in un delay, ma di un nastro sul quale sono state registrate le voci, con volume crescente, che tocca il picco a metà della registrazione e ridiscende a zero alla fine, e con pitch leggermente sempre il crescita. Il nastro è stato a sua volta registrato in un nastro multitraccia almeno dieci - quindici volte, ritardando sempre la partenza dello spezzone, in modo che a metà del primo spezzone, quando il volume inizia a calare, parte quello successivo, che invece aumenta. Il pitch non cambia in continuazione ma sembra che non si fermi mai. È un'illusione acustica meglio conosciuta come scala di Shepard : book : : book :


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