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Organizzazione delle proprie patches sulle Workstation Korg in sede live


Written on Sunday, 11 January 2015 22:03
Written by  Synthonia

Organizzazione delle proprie patches sulle Workstation Korg in sede live

Quando si utilizzano delle cose in maniera impropria a volte escono fuori delle cose interessanti…

Questo articolo è rivolto a tutti gli utilizzatori in sede live di un’unica workstation Korg che si sono sempre arrovellati il cervello per organizzare i propri suoni al meglio.

Conosco molti tastieristi che saltano da una modalità all’altra (PROGRAM, COMBI, SEQUENCER) manualmente e senza troppo criterio e personalmente ritengo questo metodo scomodo e alle volte inefficiente ai fini della perfetta riuscita di un concerto.

Un metodo rapido ed efficace ma a volte restrittivo è quello dell’attivazione del pulsante chiamato “10’s hold” che si trova nel tastierino numerico. In tal modo suddetto tastierino funziona come richiamata rapida di 10 patch nella stessa modalità. Ad esempio, posizioniamo le nostre COMBI dalla locazione A000 alla A009 e attiviamo il pulsante: ora la nostra tastiera si comporta come se avesse creato un sotto banco A00- e i numeri da 0 a 9 richiamano con un solo clic le nostre COMBI. E’ utile per alcune situazioni ma non per tutte.

Il metodo che vi vado ad illustrare è invece relativamente più complesso ma efficacissimo e rapidissimo da programmare. Tale metodo è testato su Triton Extreme, M3 ed M50, mentre è solo teorico (ma sono sicuro che funzioni) per Triton classic, studio, LE, Karma e TR. L’importante è la presenza del SEQUENCER e delle CUE LIST nel relativo sottomenu, quindi ad esempio su X50 o sul Triton rack non è attuabile.

Sono più di 10 anni che uso le serie Triton in praticamente tutte le salse e da quando conosco il metodo che usa Jordan Rudess, ossia mettere in sequenza i suoni anche se ripetuti e scorrerli in avanti, ho usato sempre e solo le COMBI per organizzare il tutto, anche quando si trattava di un singolo suono. Ho sempre svuotato tutti i banchi per fare le mie COMBI personali e ho cambiato i nomi alle categorie sostituendoli con i nomi delle band o delle cover band che ho e che ho avuto. Inoltre ogni COMBI si chiamava con il nome della canzone e il numero di posizione del suono in base alla canzone stessa. Tanto per fare un esempio:

B043 – Hereafter

B044 – Hereafter 2

B045 – Hereafter 3

B046 – Hereafter 4

…..

Tutto questo ha sempre comportato alcuni problemi:

  1. Ogni volta che dovevo programmare un set di suoni per una nuova canzone, anche se avevo i miei suoni già settati dovevo andare a copiarmeli COMBI per COMBI e rinominare sempre tutto
  2. Il giorno che ho deciso di cambiare tipo di Hammond (ma poteva essere qualsiasi suono) ho dovuto modificare non so quante COMBI per beccare tutti gli Hammond sparsi nei miei suoni
  3. Con gli anni ho occupato praticamente tutti i banchi della mia Extreme, e per chi la conosce sa bene che si parla di più di mille locazioni, fate voi…
  4. Il giorno che ho voluto modificare una sequenza di suoni inserendo una COMBI in più in una canzone, Dio solo sa quanti spostamenti manuali ho dovuto fare per far slittare di una locazione tutti i suoni
  5. C’è voluto del tempo per livellare i volumi delle patch… tanto tempo
  6. Non è mai stato facile individuare il tipo di suono che stavo usando dal nome della COMBI perché non era identificativo dei PROGRAM che componevano la COMBI stessa

Qualche tempo fa ho avuto una folgorazione per risolvere questi problemi e credetemi, li ho risolti in maniera definitiva! Ho cominciato ad usare il modo SEQUENCER impropriamente, ossia pensando alle SONG come fossero delle semplici COMBI da suonare. Così ho creato i miei suoni una ed una sola volta copiandoli dalle COMBI che avevo già programmato nel tempo tramite la funzione “copy from combi”.

Dopodiché ho creato le sequenze di suoni tramite le CUE LIST, le quali non sono altro che liste dinamiche di SONG. Risultato? Eccolo qua:

  1. Ogni volta che devo programmare un set di suoni per una nuova canzone, non devo far altro che richiamarli in sequenza in una nuova CUE LIST. Al massimo devo creare qualche COMBI nuova nelle SONG ma è un lavoro velocissimo rispetto a prima
  2. Il giorno che voglio modificare uno dei miei suoni, lo faccio una volta sola e viene richiamata in tutte le liste
  3. Le locazioni delle COMBI non le tocco più, per cui anche chi volesse mantenere in memoria i preset di fabbrica lo può fare tranquillamente
  4. Il giorno che voglio modificare una sequenza di suoni perché voglio inserire o tagliare qualcosa lo faccio in 2 secondi netti
  5. Ci vuole poco tempo per livellare i volumi delle patch… molto poco tempo
  6. Ogni suono ora ha il suo nome esplicativo di cosa effettivamente sento quando suono (strings, EmA lead, choirs, piano+pad, Strings/Saw lead ecc…)

Ovviamente ci sono delle fregature di base ma sono facilmente aggirabili. I numeri qui sotto si basano su Triton Extreme:

  1. La memoria del SEQUENCER è volatile per cui spegnendo e riaccendendo si perde tutto: salvate su pendrive e all’accensione caricate tutto, ci si mette il tempo di bere mezzo bicchiere d’acqua
  2. Le COMBI /SONG memorizzabili sono solo 128: guardiamoci bene in faccia… SOLO???
  3. Le CUE LIST sono solo 20: vorrebbe dire solo 20 canzoni ma è un falso problema, in mezzo al concerto si carica la seconda ondata di CUE LIST nel tempo del rimanente mezzo bicchiere d’acqua
  4. C’è chi usa il pedale per andare avanti nei suoni: per i test che ho fatto solo M3 può farlo in questa modalità settando nel GLOBAL lo switch non come “program up” ma come “Data Inc”, il resto delle tastiere a mano!

Spero di essere stato chiaro ed esauriente, in ogni caso per delucidazioni tecniche più nello specifico non esistate a contattarmi, sarò ben felice di farvi passare lo stress.

Emanuele Casali http://www.myspace.com/emanuelecasali


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Published in Didattica
Last modified on Sunday, 11 January 2015 22:05