Il Grande Mur wrote:Tornando a parlare di Keybduo, volevo chiederti Marco quale sia la filosofia dell'azienda per il futuro di questo prodotto.
Nel senso, rimarrà sempre un prodotto per "CULTORI" o potremmo assistere ad una produzione più "MASSIVA" e con conseguente abbassamento dei prezzi e forse anche della qualità?

ciao!
grazie della fiducia, io sono solo un amico di Elvio, non so come possa svilupparsi la filosofia produttiva nei prossimi anni.
fatto sta che da quando ha cominciato ad oggi tante cose sono cambiate.
prima tra tutte l'ingresso di Joey DeFrancesco "In famiglia", e ciò ha portato una grande apertura all'estero.
so che per un ragazzo giovane il prezzo può sembrare un ostacolo insormontabile.
è anche vero che io stesso ho dovuto arrivare quasi ai 30 per capire COSA fosse veramente un hammond!!!!!
e solo ora che sono ai 40 ho finalmente le idee chiare.
in buona sostanza se qui parliamo di "cloni" digitali, sappiamo che la storia comincia anni e anni fa.
e probabilmente andrà avanti ancora per un bek pò, prima di raggiungere il risultato perfetto (se MAI lo si raggiungerà). ci sono troppi fattori anche FISICI che portano a "QUEL" suono....
fino a soli 4 o 5 anni fa c'era tutto un mondo di prodotti che, in maniera anche parecchio fantasiosa, ricreavano (o, più che altro, tentavano di ricreare) l'effetto da noi tanto amato....
parlo di roland, korg e hammond suzuki, ma anche di viscount, oberheim e altri prodotti meno noti....
tutti prodotti di natura "industriale". grandi case (o meno grandi, ma sempre di nome famoso) che proponevano il loro modo di interporetare il suono dell'organo elettromeccanico.
oggi, anche grazie alla rivoluzione di un clone che sembra arrivare dal nulla (piccolo nome italiano che in origine è noto solo al pubblico degli appassionatissimi), il mondo degli emulatori di organi elettromeccanici si è spaccato nettamente in due categorie.
restano, da una parte, i prodotti industriali delle grandi case (korg, roland, ecc. ecc.) che sembra (ma spero di essere smentito in futuro) non abbiano alcun interesse a sviluppare questo tipo di strumento. questa tipologia di cloni suona ancora più che onestamente dentro un vero leslie.
dall'altra parte c'è il KeyB, strumento di fattura artigianale, con all'interno una tecnologia apparentemente banale, che a parità di leslie suona esattamente (o quasi, se consideriamo particolari da "malati mentali") come l'organo vintage da cui è stato clonato. ma ora la sfida è anche di far suonare "uguale" all'originale il keyB anche senza un vero leslie, ma solo col simulatore di leslie interno.
in questa seconda categoria poi arriva anche il VB3, altro prodotto italianissimo, che pur con filosofia differente (nasce come plug-in VST) raggiunge livelli impensabili fino a poco tempo fa (tanto è vero che su hamichord ormai tutti non vogliono nemmeno sentir parlare del B4 Native Instruments

).
tra le due categorie appena descritte c'è un abisso.
fino a poco tempo fa un clone era un clone, e basta.
ora grazie ai nuovi sviluppi (la seconda categoria descritta sta aprendo scenari impensabili!) stiamo a discutere di particolari da veri malati mentali.....
tutto ciò (e chiedo perdono per la lungaggine) per dire che probabilmente, finchè il keyb sarà il solo strumento sul mercato di
quel genere, sì, resterà uno strumento per cultori, per coloro che vogliono qualcosa che il più possibile suoni come un hammond, avendo la stessa solidità, il calore del mobile in ciliegio, i comandi come l'originale, ecc. ecc. ecc., con 100 kg di differenza da trasportare.
per chi vuole spendere un pò meno (perchè questo mi sembra sia il problema fondamentale) esistono una serie infinita di alternative (parlando della prima categoria di cloni sopra descritta), compreso il clavia C1, alternative che però alla lunga (se ci si appassiona al suono hammond) finiranno per "stancare" l'orecchio di chi ha speso un pò meno, ma poi sentirà sempre la mancanza di
quel suono....
spero che il concetto sia chiaro, perchè poi arriverà la solita risposta di chi parla di costi, ecc. ecc.
per fare esempio dico che nel prezzo del keyb sono inclusi flight case su misura - se ve lo fate fare non spendete meno di 250 euro, forse 300 - e pedale d'espressione massiccio che non c'entra nulla con i pedali inclusi nel "pacchetto" dei concorrenti - lo si trova a circa 110 euro -.
poi le tastiere che sono le fatar classiche utilizzate da tutti gli altri "concorrenti" in realtà sono modificate su specifica di Elvio, e le trovate solo sul keyb (per ora, a meno che fatar non conceda la modifica anche agli altri in futuro). i drawbars sono fatti dal fornitore su specifica di Elvio.......
insomma tutta una serie di particolari che fanno di ogni keyb un oggetto unico, assemblato artigianalmente.
se pensate che il newB3 hammond suzuki (che in termini di suono è rimasto indietro....) viaggia sui 15000/20000 euro, ma è prodotto in maniera industriale.....
basta, per oggi vi ho annoiato anche troppo!
ciao!