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Synthonia • Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

I nostri "Miti"

Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby Support Synthonia » Sat Dec 27, 2008 10:39 am

Visto il thread sui tempi dispari mi sembra giusto spostare qui la discussione visto che ci potrebbero essere utenti interessati all'argomento tempi dispari e meno alla solite questione "SAGGETTIVE" sul gusto musicale.

Per me I DREAM THEATER sono stati il gruppo che mi ha fatto amare la tastiera ;) , su questo nulla da dire.
Sono il gruppo che ricorderò per sempre e probabilmetne il gruppo che mi ha formato più di tutti.

Ora, arrivato quasi ai 28 anni, e ci arriveremo tutti prima o poi :o , le cose ed i gusti cambiano di brutto.
Spesso ti viene da pensare che quelle che, in passato (Da ventenne), erano delle certezze ora sono "DUBBI" grossi come palazzi.

Il dubbio che ho io ora è questo, ma sti DREAM THEATER mi hanno preso per il culo per tutta una vita?

Ebbene si!!!!!!!!!!!!

Oggi comincio a pensare che mi sono perso realmente la musica che mi piace ascoltare, oggi mi ritrovo ad ascoltare il vero PROG, dai GENESIS ai PF, passando per gli ELP fino ad arrivare ai TOTO(il mio gruppo preferito al momento).

Uno dei motivi per cui sono arrivato a questa conclusione è semplicemtne 1: "I DREAM THEATER sono molto molto SEMPLICISTICI, sono un gruppo che ha fondato il loro successo sulla semplicità, sulla melodia e su un GROOVE METAL (sopratutto nel recente) molto METALLICA appunto :mrgreen: .
Nulla da dire, del resto, come ho detto, anche io sono stato attratto da questi aspetti e credo che siano comunque fondamentali per determinare quanto siano stati grandi.

In sostanza non stò sputando nel piatto dove ho mangiato, anzi, stò dicendo però che ora preferisco evitare di mangiare gli antipasti ed il primo e mi accontento di un BUON SECONDO :mrgreen:

Detto questo veniamo alla discussione in TOPIC.

Uno dei motivi per cui non riesco più ad ascoltarli è il fatto che i loro GROOVE e i loro TEMPI mi sembrino un tantino "MONOTONI", Portnoy è stato un GENIO ma a confronto di un S.Philips o di un V.Donati(sempre a mio parare), è diventato un tantino "piccolino"..


Uno dei tanti aspetti di cui si potrebbe parlare sono i TEMPI DISPARI.

Come avevamo detto in precedenza, be, un 9/8 di di Voices non ha nulla a che vedere con un tempo dispari Fusion, questo è il discorso.


Nella fusion, prendo i Planetx perchè li conosco meglio, ma potremmo parlare anche dei progetti solisti di V.Donati, visto che si parla di TEMPO, il batterista ha un ruolo di prima importanza e, che il risultato vi piaccia o meno, è palesemente un'altro tipo di GROOVE.

Quello che voglio dire non è MI PIACE LA FUSION non mi PIACE la FUSION, è che mi sembra davvero un tantino esagerato inserire nei DREAM THEATER dei caratteri di TECNICISMO, quando in realtà si parla di VIRTUOSISMO STRAPPA APPLAUSI condito con quello che la gente vuole, praticamente lo YEAAAAAA :evil:

Escudiamo quindi RUDESS e SHERINIAN dalla discussione perchè non si parla di LORO

Se si vuol dare ai DREAM un carattere di TECNICISMO, bisogna andare piano piano.
Sono un grandissimo gruppo, come lo sono i METALLICA e gli ACCD e gli IRON MAIDEN i G&R ma non sono stati un grande gruppo se li si accosta invece ai PF agli ELP ai TOTO ai GENESIS ecc ecc.

Quando anche i DREAM SUONERANNO al COLOSSEO o alle PIRAMIDI, allora cambierò idea su di loro :mrgreen:

Il tempo dispari nei Dream Theater è visto come un "GIOCO", un pò tutta la loro musica ha questo ANDAMENTO ormai.
Riff di qua, solo di la, passo la palla a RUDESS che la rigira e PETRUCCI che lancia LABRIE, e vai con "RISO PATATE e COZZE"
Vedetevi alcuni video su Youtube di quello che fanno in studio e poi ditemi se sembrano i METALLICA :mrgreen: :mrgreen:

Per carità, li amo ancora anche così, ma a 28 anni non si può sentire che mi ascolto ancora i METALLICA gli IRON MAIDEN e i DREAM THEATER :D


P.s.
Mi sembra di essere tornato ai tempi di Ytseitalia, ahahahah, vero Gilles, Alex, Keywiz :mrgreen:
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby gilles » Sat Dec 27, 2008 11:23 am

bhè guarda.....sai come la penso....ma ti potrei dire....han fatto la loro fortuna.
nel senso...chi se ne frega a fare ogni battuta in tempo diverso o far mille tecnicismi. han fatto la loro fortuna facendo quello che sanno fare.
sto parlando dei dream di una volta....quelli di ora son l'esatto contrario....un autoelogiarsi della loro bravura e "tecnicità"
basta guardare i vecchi concerti...o i vecchi cd per sentire che si divertivano a suonare. una take the time è una cosa stupenda per qualsiasi strumento. è divertimento puro senza che i vari cambi di tempo ti "inchiodino".
adoro i vecchi tempi dei dream.
ovvio non erano i più tecnici o chissà cosa...ma son diventati famosissimi facendo quello che gli piaceva fare....e vuoi o non vuoi...han cambiato la storia della musica soprattutto in ambito prog metal.
non conosco nessuno che suona..che non conosca i dream theater. potranno non conoscere il nome di ogni musicista....ma come nome del gruppo lo conoscono di sicuro..soprattutto image and word.
poco da fare.
nel loro semplice han fatto la storia.
ovvio c'è gente moltoo più tecnica...molto più preparata e brava a sto mondo....musicisti che fanno molta più scena in live. loro son 5 impalati che suonano con 3 luci sopra la loro testa. ma son quel che sono
ora però è l'esatto contrario.
è un auto elogiarsi....il fenomeno dream theater ha rotto le palle ora.
fanno un cd all'anno in 3 mesi....e un tour stratosferico con un miliardo di date....altre 7-8 collaborazioni in altri cd...e via di nuovo in studio.
han gia finito il pprox cd in meno di 2 mesi.
ovvio che le idee son quel che sono...in 2 mesi cosa vuoi che venga fuori.
molti cd si maturano in anni e anni di studio e di ricerche. è impensabile che in 2 mesi si faccia un cd con le palle.
ma ormai i loro fan comprano qualsiasi cosa venga fuori da portnoy quindi......
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby jasone1089 » Sat Dec 27, 2008 11:51 am

Beh, diciamo che comunque è anche comprensibile che ora dormano sugli allori...devono pensare anche alla loro vecchiaia dopotutto... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Comunque, proprio per inciso, anche la qualità sonora e audio è andata scemando parecchio...
L'ultimo Dvd è inascoltabile in certi punti...
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e futuro orgoglioso possessore di Minimoog model D...si spera...
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby Lord Xeddy » Sat Dec 27, 2008 1:03 pm

Concordo in parte con quanto detto da Gilles...Sicuramente sono un gruppo che ha fatto storia e che ha saputo costruirsi uno stile molto accattivante, che secondo me trova il suo più ampio splendore appunto in Images and Words, ma anche in Scenes From a Memory. Ultimamente hanno però effettivamente fatto un po' troppo promoting di loro stessi, soprattutto con le ultime uscite sia in CD che DVD alcune cose sembrano davvero essere state messe li per il gusto di metterle, per fare gli sboroni. Non voglio dire che tutta quest'ultima produzione proposta dai DT sia assolutamente pessima, anzi ci sono canzoni nell'ultimo album assolutamente spettacolari come ad esempio In the presence of enemies, ma l'accostamento con parti assolutamente tirate a caso ne fa perdere la bellezza effettiva. Per quanto rigurda il discorso di Daniele DT/Tecnicismo sono completamente d'accordo, la musica dei dream cerca il virtuosismo certo non il tecnicismo stile fusion, stile planet x. Sono, a mio modestissimo parere, due cose completamente differenti anche per il pubblico a cui sono dirette le due sonorità, i DT ad un grande pubblico mentre la fusion in generale ad una piccola ristretta categoria di affezzionati. Poi vabbeh per il discorso batteristi non c'è nulla da dire...i poliritmi di V. Donati non hanno proprio nulla a che vedere con quello che fa Portnoy sono proprio due mondi diversi a mio parere. In ogni caso sono proprio curioso di sentire quest'ultimo CD come sarà...
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby dladio » Sat Dec 27, 2008 1:10 pm

Io sono sinceramente incapace di capire perchè ancora se ne parli.. cioè.. penso sia palese da parte di tutti coloro che un po' ne capiscono di musica, che apparte awake e I&W che sono capolavori perchè fatti con sincerità, impegno e ispirazione, tutto il resto della produzione Theateriana sia una grande manovra commerciale, anche perchè:

-aevoglia che fanno i cattivi, tanto il metal non sanno manco dove abita, a volte mi chiedo chi abbia scritto Awake dato che Petrucci con quella Music Man pulitina pulitina non riesce neache a cacciare una distorsione convincente (figuriamoci qualche riff Metal)

-è tutto di plastica! tutto costruito! L'ISPIRATION CORNER??? MA STIAMO SCHERZANDO??? ci sono tanti video gustosi sul tubo che confrontano tantissimi pezzi dei Dream con i pezzi che sono stati d'ispirazione.. PRATICAMENTE COPIATI PER INTERO.. :thumbdown:

-sono tutti INGABBIATI.. Rudess sono convinto che quando si mette al piano la sera caccia fuori cose carine, Myung sarebbe una risorsa da sfruttare e invece lo tengono in punizione nell'angolino, SGOZZATE LABRIE!!! Labrie dovrebbe fare il cantante Heavy Melodico/ Power, davvero quando tenta di fare l' Hetfield dei poveri mi fa proprio vomitare.. Portnoy ha smesso di crescere da Awake.. tra I&W e Awake ci sono notevoli miglioramenti, poi praticamente si e' ridotto a consacrare i suoi ritmi/rullate preferiti (consideriamo che in grandissima parte sono copiati da Simon Philips dei Toto e Neil Pert dei Rush, nonchè da Genesis, KC e un mucchio di altri gruppi che han fatto la storia).. Petrucci e' totalmente privo di ispirazione.. è stato preso a schiaffi al G3, non ha più un'identità che non sia quella dello pseudo-virtuoso.. mah..

il mio consiglio? dovrebbero scrollarsi di dosso l'immagine che si sono creati, Rudess dovrebbe tornare a usare il K2600 perchè quello è il suo synth e fosse per lui suonerebbe ancora con quello, Portnoy dovrebbe farsi un grande bagno di umiltà e ammettere la sua cafoneria/ignoranza lasciando agli altri di esprimersi come vogliono, Labrie dovrebbe cantare melodico come sa fare (conoscete The Human Equation degli Ayreon? Lì per me canta bene) e Petrucci dovrebbe cercare nuovi stimoli e decidere se tornare quello aggressivo di Awake oppure quello melodico di LTE.. basta che non rimanga l'ibrido orribile e privo di senso che è adesso..
E SOPRATTUTTO DOVREBBERO PRENDERSI TUTTO IL TEMPO CHE VOGLIONO PER FARE UN CD!!! MA SCHERZIAMO? UNO ALL'ANNO?? CHE E', GIUSY FERRERI???

ovviamente questo significa una cosa principalmente: rinunciare a una buona metà dei soldi che si fanno ora..
e purtroppo si sa, il soldo, in questo mondo, ha corrotto l'anima di tutti, figuriamoci di questi 5 umanissimi musicisti..
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby mellotron » Sat Dec 27, 2008 1:27 pm

d'accordissimo con claudio...anche per il discorso labrie, con gli ayreon è piacevolmente irriconoscibile!secondo me dovrebbe cantare in quella maniera, senza tentare malamente di fare il cattivo, perchè ciò che gli riesce meglio, e in questo devo sicuramente riconoscergli un merito, è cantare pezzi melodici, con una voce pulita e soprattutto sulle frequenze medie...in quei frangenti lo apprezzo come cantante e credo che anche lui possa aver ancora qualcosa da dire...poi, non so voi, ma io quando prende gli acuti ed inizia a spalancare quella mascella non riesco a capire una parola di quello che dice apparte quel suono semi-nasale...e sempre con quella linguetta in bellavista :D
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby david » Sat Dec 27, 2008 1:36 pm

Possibile che a me non sono mai piaciuti, tranne Images & Words, Awake e Falling into Infinity? :eh:
Mi pare solo che in quei dischi si faccia un uso dei tempi dispari finalizzato alla bellezza della canzone, non a strappare l'applauso da qualche idiota del pubblico, mentre negli altri :sick:
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby mellotron » Sat Dec 27, 2008 3:05 pm

guarda sicuramente i dischi che sono stati elencati sopra(I&W e Awake) a cui io aggiungerei anche when dream and day united sono quelli che più hanno rappresentato la vena progressive "spontanea" dei dream...lì sicuramente si vede una linea evolutiva nella composizione e nella tecnica..partendo dall'immaturità di when dream and day united che ha sicuramente il suo perchè..si sente che ancora ci sono tantissime influenze esterne(rush in primis, soprattuto nello stile di portnoy), ma cmq c'è un'innovazione, qualcosa di buono..i dischi successivi sono delle pietre miliari del progressive metal e si sente sempre un'evoluzione...poi kevin lascia la band: secondo me questo momento rappresenta il motivo centrale del cambio stilistico dei dream theater che da allora non sono più stati gli stessi.
Arriva derek: esce "a change of seasons", ma bisogna dire che lui fa una minima parte del lavoro; a change of seasons era viva già ai tempi di moore..nella versione del disco è stata modificata, ma il pezzo era già una bomba, nonostante petrucci non usasse ancora la 7 corde( guardate la versione live del '92!).Questo pezzo è per me un capolavoro, dove la tecnica, i cambi di tempo e la melodia si fondono magnificamente e non ci si stanca mai di ascoltarla..
per quanto riguarda falling, secondo me è un disco transitorio che non ha niente di particolare, con qualche ballata carina, ma nulla di trascendentale a livello tecnico e compositivo..un album a tratti pop, commerciale..
ecco quindi che fa il suo ingresso giordano, allora capellone: esce SFAM, da molti ritenuto un capolavoro, anche per i contenuti dei testi, ma soprattutto per questa nuova vena musicale, frutto a mio avviso dell'arrivo di rudess...sicuramente, il nuovo assetto del gruppo si riflette molto sulla composizione dei brani: molta tecnica, molta velocità, ma anche introduzioni interessanti(ad es. il pezzo di honky-tonk); il risultato è un suono più moderno, sicuramente meno caldo e più metallico rispetto ai primi album, ma idee ancora valide, cosa non da poco!
SDOIT: questo doppio album bisogna ascoltarlo molto per apprezzarlo. Il primo ascolto sinceramente ha deluso le mie aspettative, soprattutto il primo cd...solo col tempo ho capito che anche qui c'è qualcosa di buono, a partire da "the glass prison" che è un pezzo spaccone con riffoni di chitarra e cambi di tempo(molto fico è il tratto scratchato, un bell'esperimento)fino all'ultimo brano, estremamente malinconico,che a me piace moltissimo. Dunque anche in SDOIT c'è un'evoluzione, una sperimentazione: certo oramai non sono più i dream di una volta, ma cmq non si può negare che ci siano delle idee apprezzabili...certo poi il rinnovamento è un discorso soggettivo, ad alcuni può piacere, altri preferiscono la "tradizione".
Il resto della carriera dei dream theater per me è buio, non sono più loro: si sente che i nuovi prodotti non sono frutto di una ponderata composizione, si sente che non c'è più un'idea di musica, ma, come è stato detto negli altri interventi e come ha sottolineato claudio, una ricerca delle vendite per fare soldi , una produzione di dischi comandata e una mostra dello "Pseudo-virtuosismo" fine a se stesso...
La riflessione che mi viene da fare è: i dream theater sono cambiati ogni volta che è cambiato il loro tastierista, nel senso che il modo di suonare dell'ìintero gruppo riflette molto lo stile del tastierista di turno..prima petrucci non faceva i soli a 300 all'ora all'unisono con moore per 3 ore sulla stessa scala..adesso, la scarsità generale di idee porta i dream a mettere in mostra unicamente la loro tecnica,con i magnifici unisono/armonizzati petrucci-rudess; questa non è bravura, non è completezza: ci sono migliaia di altri gruppi, meno quotati, ma sicuramente più validi...c'è un'ipervalutazione generale della tecnica dei dream theater...ognuno ovviamente potrà smentirmi, ma questa è l'idea che mi sono fatto!
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby mc2000ex » Sat Dec 27, 2008 4:30 pm

Ragazzi io ascolto ,suono di tutto e non sono razzista dal punto di vista musicale........dopo tante riflessioni, esperienze, studi e studi penso che la vera musica sia la classica e il jazz e lo dico per esperienza personale, sono laureato in pianoforte classico e ora mi sto perfezionando in piano jazz e posso dire avendo suonato un pò tutti i generi che le difficoltà tecniche, ritmiche , armoniche ed espressive.......che ho incontrato nella classica e ora nel jazz non le ho incontrate in nessun genere. Come daniele, tutt'ora sono un appassionato della musica dei dream theatre ma non passo le ore a studiarla preferisco studiare una sonata di Rachmaninov, Chopin,Scriabine oppure un brano di Thelonius monk, Bill evans, Count basie. Purtroppo la musica è sacrificio e non tutti sono disposti ad affrontare questo sacrificio.......... e vi giuro che dietro a brani di musica classica e jazz passano gli anni.

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p.s. era solo un mio punto di vista sulla tecnica e tutto quello che vi gira attorno
Gli artisti sono, soprattutto uomini che vogliono diventare inumani.
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Re: Dream Theater (i tempi dispari ed il tecnicismo)

Postby david » Sat Dec 27, 2008 4:32 pm

mc2000ex wrote:Ragazzi io ascolto ,suono di tutto e non sono razzista dal punto di vista musicale........dopo tante riflessioni, esperienze, studi e studi penso che la vera musica sia la classica e il jazz e lo dico per esperienza personale, sono laureato in pianoforte classico e ora mi sto perfezionando in piano jazz e posso dire avendo suonato un pò tutti i generi che le difficoltà tecniche, ritmiche , armoniche ed espressive.......che ho incontrato nella classica e ora nel jazz non le ho incontrate in nessun genere. Come daniele, tutt'ora sono un appassionato della musica dei dream theatre ma non passo le ore a studiarla preferisco studiare una sonata di Rachmaninov, Chopin,Scriabine oppure un brano di Thelonius monk, Bill evans, Count basie. Purtroppo la musica è sacrificio e non tutti sono disposti ad affrontare questo sacrificio.......... e vi giuro che dietro a brani di musica classica e jazz passano gli anni.


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